Buongiorno bacucchini cari! Anche quest’anno faccio parte del “team di promozione” dei prodotti Qualità Parco APAM. Vi ricordate? Ve ne avevo già parlato lo scorso dicembre: l’Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime, che gestisce due parchi (Parco Naturale Alpi Marittime e Parco Naturale Marguareis) e ben otto riserve naturali (grotte del Bandito, Grotte di Aisone, Ciciu del Villar, Crava-Morozzo, Benevagienna, Sorgenti del Belbo, Grotte di Bossea, Rocca San Giovanni-Saben) ha ideato il marchio APAM per promuovere e mettere in risalto i prodotti dell’agricoltura, della zootecnia, dell’attività forestale e dell’artigianato, provenienti dai comuni che fanno parte del suo vasto territorio (il camoscio stilizzato è il simbolo di questi prodotti realizzati seguendo precisi criteri di qualità e sostenibilità).
Qui trovate le due ricette che ho realizzato l’anno scorso: Trippa con porcini e Patate di Entracque e Cracker al formaggio con miele di rododendro!
Insomma, anche quest’anno non appena ho ricevuto il bellissimo megapacco “Gipeto” mi sono messa all’opera in cucina (il gipeto è un maestoso avvoltoio barbuto dall’apertura alare di ben tre metri che negli ultimi trent’anni è tornato a volteggiare sulle Alpi Marittime grazie a un importante progetto di reintroduzione). Il pacco Gipeto è il più grande dei due disponibili, ed è veramente ricco di golosità adatte alla tavola delle festività in arrivo. Come sempre però io ho preferito dedicarmi a un ingrediente base, in maniera da guardare un po’ oltre alla “cucina del Natale” del mese di dicembre e lasciare qui una mia ricetta sempre valida (i prodotti Qualità Parco APAM sono disponibili tutto l’anno).
Nello spirito del Betullablog ho utilizzato le mitiche Patate di Entracque per una ricetta tipica della Valle Gesso (e più in generale di tutte le vallate alpine del cuneese): l’insalata di patate e cipolle, o meglio una versione aggiornata della classica “bodi e sciule”. Per realizzarla ho usato le cipolle al forno che nella stagione invernale si trovano tranquillamente già pronte sul banco del fruttivendolo al mercato. La loro cremosità caramellata rende unico il sapore di questa “insalata” che è semplice e modesta solo in apparenza! Non fatevi ingannare dall’aspetto rustico dell’abbinamento, perché questo contorno è una spalla perfetta per “sostenere” i secondi più importanti e celebri della grande cucina piemontese (arrosti, brasati e “civet” di selvaggina).
Sul sito dedicato ci sono tutte le informazioni sui prezzi e sul contenuto dei pacchi, oltre che l’elenco dei negozi dove è possibile acquistarli www.qualitaparcoapam.it
INSALATA PATATE&CIPOLLE
Ingredienti per circa 6/8 persone:
1 kg di patate di Entracque*
1 kg di cipolle cotte al forno (pari a circa 4 cipolle con la buccia)
Olio extravergine di oliva + burro
Sale
Pepe nero macinato fresco
Prezzemolo (una quindicina di foglie)
Salvia (2 foglie)
Alloro (2 foglie piccole e tenere)
Timo (le foglioline di due rametti di circa 10 cm)
* La ricetta è realizzata con le patate di Entracque dell’Azienda Agricola Fabrizio Gerbino presenti nel pacco regalo APAM “Gipeto”.
Procedimento:
-Lavare le patate sotto l’acqua corrente, eventualmente spazzolarle delicatamente per rimuovere ogni residuo di terra. Disporle in un tegame, coprirle d’acqua fredda. Salare con un cucchiaino di sale grosso. Avviare la cottura e considerare circa 40 minuti (se le patate sono piccole potrebbero bastare anche 30/35 minuti, per cui controllate con uno stuzzicadenti che deve raggiungere il cuore delle patate senza difficoltà quando sono cotte).
-Quando le patate saranno cotte scolarle, attendere qualche secondo poi cominciare a pelare e, su un tagliere, ridurle in dadi grossolani. Trasferire man mano le patate tagliate in una ciotola capiente.
-Preparare le cipolle: rimuovere entrambe le estremità, poi sbucciare le cipolle al forno eliminando le bucce più esterne, tagliare quindi a metà le cipolle infine affettarle sottilmente sul tagliere.
– Preparare condimenti ed erbe aromatiche tenendole a disposizione accanto ai fornelli (lavare e mondare salvia, alloro, timo e tritare le foglie di prezzemolo). In un pentolino antiaderente scaldare un paio di cucchiai da minestra di olio e un bel pezzettino di burro. Unire le cipolle affettate e condire con sale, pepe nero macinato fresco, prezzemolo, salvia, alloro e timo (scorrere le dita controsenso sui rametti di timo per fare cadere le foglioline sulle cipolle). Fare rosolare bene le cipolle rimestando con un forchettone di legno (tenderanno a caramellare un poco). Quando saranno ben calde e di colore ambrato e omogeneo rovesciarle sulle patate in dadi nella ciotola. Rimestare rapidamente e con delicatezza, aggiustare i condimenti (eventualmente aggiungere olio e sale). Servire tiepida come contorno o con pane nero di segale.
-L’insalata di patate e cipolle si può preparare anche in anticipo, l’importante è intiepidirla sempre prima di servirla ripassandola in una padella antiaderente (in frigorifero ben coperta con pellicola alimentare si conserva anche due giorni).
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Post realizzato in collaborazione con Aree Protette Marittime utilizzando prodotti #qualitamarchioapam messi a disposizione dai produttori e ricevuti in #regalo nel pacco Gipeto 2024 che contiene: Tagliatelle di segale (500 g, Il farro); Conserva di trota iridea affumicata sott’olio (170 g, Agritrutta); Castagne al rum (260 g, Omero Agroalimentare); Ariund delle Alpi (400 g, Caseificio Valle Gesso); Cacciatorino di cinghiale (200 g, Macelleria Gola), Tüma ‘d Petü (300 g, Còc Ner Agriturismo); Patè di campagna (200 g, Macelleria Parracone); Confettura di mirtilli (200 g, Bodi Bon); Miele di rododendro (250 g, Luca Quaranta); Polline di castagno (formato degustazione, Api e Vita); Miele di castagno (formato degustazione, Api e Vita), Patate di Entracque (1 kg, Gerbino Fabrizio). A sorpresa nel pacco c’è anche uno dei due oggetti (in ceramica o in vetro) realizzati rispettivamente dalla ceramista Aurora Vena e dalla maestra vetraia Patricia Lamouroux.
Stupendo! Che fame!
Sono molto contenta che questa insalata “ingolosisca” anche attraverso lo schermo!;-)
Cara Beatrice sono stata bambina negli anni 50 e l’insalata “patate e cipolle ” era una specialita’della mia mamma Questa mattina leggendo il tuo articolo sono ritornata ai Natali della mia infanzia ,natali poveri ma quanto calore in casa ! Non solo per la stufa o il camino accesi ma soprattutto per le grandi tavolate dove c’erano tutti dai nonni ai nipoti. Grazie per le informazioni riguardanti i prodotti che gia ‘vedendoli in foto danno l’idea di quanto siano buoni. Ci farò veramente un pensierino. Ti auguro gioiose festività. Ciao!
Carissima Roselva, che piacere leggere il tuo messaggio. E pensare che io mi sono chiesta se un’insalata così semplice non fosse fuori luogo in questo periodo! tutti per Natale vanno a caccia di prelibatezze, gusti complessi e cibi costosi. Invece sapere che questo abbinamento così rustico e schietto ha evocato un ricordo tanto bello e caro mi fa capire che per fortuna la mia “bussola dei sapori e del buon senso” funziona ancora! Grazie di cuore per le tue parole e per quell’immagine dellla tua infanzia calda e avvolgente! Ti abbaraccio forte…