Ciao, mi chiamo Beatrice e nel 2012 ho iniziato a scrivere questo blog. Qui chiacchiero di cucina, di libri, e di vecchie cosucce dimenticate dei bei tempi andati (megliodette “bacuccate”)!
Ho chiamato questo sito Betulla perchè quando sono nata i miei genitori hanno piantato in giardino una betulla. Io&Lei siamo amiche da sempre, siamo diventate grandi insieme, e vegliamo l’una sui sogni dell’altra…
Sono cresciuta a Valdieri, un paesino di 800 anime nel cuore delle Alpi Marittime (nel basso Piemonte al confine con la Francia). Da giovincella ho lavorato come cuoca in taanti ristoranti della provincia di Cuneo, poi una tendinite cronica mi ha fatto cambiare strada e sogni, così mi sono trasferita a Torino per studiare all’università.
Mi piacciono le montagne e i boschi (meglio se con scoiattoli, volpi e e ricci). Sono sensibile al fascino del tempo, per cui cincischio volentieri nei mercatini delle pulci a caccia di carabattole da cucina e di vecchi ricettari. Infine, ovviamente, amo la cucina casalinga appagante e schietta, e anche le storie ben scritte!
Grazie per il tempo che hai trascorso qui con me, a presto …
Beatrice
N.B: salvo altra indicazione le immagini e i contenuti sono di esclusiva proprietà dell’autrice, ne è fatto divieto di riproduzione anche parziale secondo la legge vigente che regola i contenuti d’autore!
Sirenè Tatì dice
Molto bella questa poesia! 🙂
Cristina D. dice
Ma che bella presentazione ! Io sono nata sotto il segno del cancro ma anch'io…"non so mai bene da quale parte di me stessa stare !" (che felice espressione che hai coniato) . Io amo molto la betulla perché mi evoca levità (quella leggerezza interiore che a me manca ma che inseguo sempre). Ti leggerò molto volentieri.
admin dice
Grazie Cristina…sono contenta che tu abbia colto il mio modo di raccontarmi (anche senza elencare nomi, date, cani gatti, corsi e piatti)!Ogni tanto la vorrei anche io un po' di quella leggerezza di cui parli…direi leggerezza di calviniana memoria (quella dell'uccello che plana nell'aria, e non quella dellla piuma sbattacchiata dalle correnti)!!!
Piacere di averti incontrata!
angela bartolomeo dice
Una presentazione bella e un blog che parla bene di cucina! Ho fatto un bel giretto:)) Ti leggo molto volentieri…
A presto
Angela
lastufaeconomica dice
ecco, leggerezza ho trovato in questo blog, mi piace.
Del Pizzo Rosalinda dice
Ti sto guardando a geo sei bravissima
Anche a me piace cucinare sono di origine marchigiana e cerco di rifare impianti della mia nonna
Anch’io ho quei Quaderni neri con le ricette della mia nonna e bellissimo sfogliarlo, e quando lo faccio mi torna in mente la mia amatissima nonna accanto al fuoco ad arrostite polli
Io vivo a bergamo e sono riuscita ad aprire un piccolo agriturismo a fonteno sul lago d iseo se passi di qui ti offriro un caffè ciaoooo e auguri di buone feste
Fabrizio dice
Ciao Beatrice,
Un mio collega mi ha proposto questo sito è così ho curiosiato
Dalla tua presentrazione noto una forte armonia con la natura,il fatto di un albero che ti segue dalla tua nascita li dimostra
Dalle mi parti nei boschi di Rivoli hanno piantato un albero dedicandolo ad ogni bambino nato cin ka speranza che crescano insieme per lungo tempo ma sopratutto che le nuove generazioni siano sensibili della natura .un altro ringraziamenoi Va alle tue ricette fonte di ispirazione di mia figlia cha con passione sta studiando all’università scienze dell’alimentazione .E non ultimo un elogio ai tuoi articoli sulla montagna ambiente che frequento con ogni mezzo bici aria piedi , e sopratutto per gli incontri che faccio casualmente con le persone che la frequentano ma anche con chi la scelta come luogo di vita,la quale va rispettata per il sacrificio che impone vivere in questi ambienti.
Betulla dice
Caro Fabrizio, ti ringrazio di cuore per le belle parole: ogni tanto è complesso mettere nello stesso “contenitore/blog” cucina, storia dell’alimentazione e amore per la montagna, ma il tuo messaggio mi conferma che quel che voglio esprimere arriva ben oltre lo schermo! Quanto all’albero che mi accompagna l’idea è proprio quella di cui parli del comune di Pienerolo: mio papà era un maestro vecchio stampo, grande sostenitore della “festa degli alberi” che si celebrava il 21 novembre o il 21 marzo nelle scuole di montagna. Portava tutti i suoi alunni in un bosco dove, con l’aiuto del personale forestale e del comune, ogni bambino piantava un suo albero, che accudiva e andava a visionare durante l’anno. Ovviamente in queste occasioni festose non mancavano scoperte sorprendenti di sacchettini di caramelle e dolciumi, messi sottoterra o tra le radici nottetempo da un’anima pia, e questi episodi, uniti al senso di responsabilità che “germogliava” durante le visite periodiche, hanno lasciato un segno significativo e incredibile in tanti suoi allievi ormai adulti (e a loro volta genitori) che me ne parlano ancora oggi. Penso che il gesto di piantare un albero per la nascita di un bimbo, o comunque fargliero piantare durante l’infanzia, sia come regalargli un amico, e sono davvero felice che tu abbia colto tutta l’importanza che ha per me! Infine hai proprio ragione, le montagne, come tutti gli ambienti estremi, estremizzano un po’ tutto in noi esseri umani: le emozioni, le difficoltà, ma anche la solidarietà o la solitudine. Viverci è sicuramente una scelta non priva di sacrificio, pazienza e resistenza, viceversa non tutti coloro che ne frequentano gli aspetti “migliori e più godibili” se ne rendono conto riuscendo ad andare oltre allo stereotipo. Insomma, sono davvero contenta che tu mi abbia scritto (anche il tempo di 3 righe per una sconosciuta non è scontato!): grazie! e un caro abbraccio anche a tua figlia – il suo è un percorso interessantissimo che spero le regalerà grandi soddisfazioni!-
gianfranco dice
possso copiare la foto della lapide del colletto ?
(non ci posso andare perchè non guido più da tre anni)
grazie anticipate gianfranco
Silvia dice
Ti scopro casualmente solo ora, cercando materiale su quel folle, geniale nonchè divertente esperimento gastrosofico futurista.. e così mi sono imbattuta nel tuo godibilissimo articolo sulla Taverna Futurista.
Mi sono dunque incuriosita, che questa abilità nello scrivere non è affatto comune, e mi son letta la tua bella presentazione, scevra dalle solite banalità.
I miei complimenti, continuerò a seguirti con molto piacere.
Betulla dice
Grazie di cuore carissima Silvia: non sai quanto i tuoi complimenti così sinceri e affettuosi siano preziosi per me in questo momento! Pensa che inizialmente credevo di non avere nessun interesse verso la “cucina futurista”…poi in virtù del principio che nulla di ciò che è cucina mi è estraneo, e anche pungolata da mio fratello (che ha studiato e fatto una tesi sugli aspetti “grafici” del movimento), ho approfondito un pochino il discorso scoprendo un mondo interessantissimo, come dici tu folle e visionario…pura avanguardia (non sempre commestibile, ma sicuramenet altamente simbolica). Grazie a questo post poi ho avuto modo di assistere alle gare di Miscelazione Futurista che si sono tenute a Torino negli scorsi anni …e il mondo delle “polibibite” è altrettanto curioso che la cucina! Insomma alla fine mi sono ricretuta e ho letto abbastanza per vedere con occhi completamente diversi questa parte geniale del Futurismo! Sono davvero contenta che tu abbia trovato curioso il mio modo di raccontare la Taverna Futurista: grazie di cuore! Buona giornata …a presto
Romina dice
Ciao, sono capitata qui per caso. Credo di averti ritrovata.
Che bella presentazione.
Mi piace questo blog..
Betulla dice
Che bella sorpresa il tuo messaggio! Sono contentissima che tu sia capitata qui…a presto allora, abbiamo un po’ di anni da recuperare!
angela Gaetani dice
Ma che bella presentazione, cara Betulla! <3
Un percorso formativo seducente, il tuo! Diploma Alberghiero e Lettere, ottimi nutrienti!
Un caro saluto e complimenti per tutto quello che fai che apprezzo e mi piace molto!
Angela Gaetani dice
Ma che bella presentazione, cara Betulla!
Un percorso formativo seducente, il tuo! Diploma Alberghiero e Lettere, ottimi nutrienti!
Un caro saluto e complimenti per tutto quello che fai che apprezzo e mi piace molto!
tiziana dice
Mi incuriosiva la “Saporita” della quale non avevo mai sentito parlare e sono finita sul tuo blog. Complimenti! Ben fatto e ben documentato. Ti seguirò volentieri
TINA dice
SONO CAPITATA PER CASO SU QUESTO BLOG. FANTASTICO! ADORO LE RICETTE SOPRATUTTO QUELLE DI UNA VOLTA! HO 74 ANNI MA PER ME E’ COME SE NE AVESSI 14: RIESCO ANCORA AD INNAMORARMI DI UNA RICETTA
PURTROPPO NON RIESCO A SCARICARLE PER USO PERSONALE E QUESTO MI SPIACE. VORRA’ DIRE CHE OGNI VOLTA VISITERO’ QUESTO BELLISSIMO SITO
APPASSIONATA DEL PIEMONTE PER SEMPRE
TINA dice
BLOG FANTASTICO! ADORO LE RICETTE SOPRATUTTO QUELLE DI UNA VOLTA! HO 74 ANNI MA PER ME E’ COME SE NE AVESSI 14: RIESCO ANCORA AD INNAMORARMI DI UNA RICETTA
PURTROPPO NON RIESCO A SCARICARLE PER USO PERSONALE E QUESTO MI SPIACE. VORRA’ DIRE CHE OGNI VOLTA VISITERO’ QUESTO BELLISSIMO SITO
APPASSIONATA DEL PIEMONTE PER SEMPRE
Betulla dice
Cara Tina, sono davvero molto felice che il mio sito e le mie ricette un po’bacucche le piacciano tanto! Purtroppo ho dovuto bloccare la possibilità di copiare testi e immagini perchè un infimo giornaletto on line saccheggiava tutto il mio lavoro senza neanche citarmi come autrice. Ma se c’è qualche ricetta che le interessa particolarmente mi scriva, le manderò il testo via mail con piacere! Intanto grazie davvero per il messaggio…e a presto! p.s: le passioni non hanno età, specialmente le passioni golose! 😉