La scorsa settimana sono stata qualche giorno ad Amsterdam. Per prepararmi al viaggetto ho letto due guide cartacee, guardato innumerevoli video e consultato decine di siti/blog/profili di travelnonsochè dispensatori di perle e consigli. Niente. Non uno di questi espertissimi dava l’unica informazione che volevo io, ovvero dove trovare ad Amsterdam dei veri stampi in legno per Speculaas, con relativa miscela di spezie originale!!! Mi capite vero? Cosa me ne faccio di sapere “tutto quel che c’è da sapere su Amsterdam”, i 10 luoghi imperdibili della città, cosa fare o non fare nel quartiere a luci rosse, quale barca scegliere per la crociera dei canali, dove vedere i tulipani fioriti, i mulini a vento in funzione, il migliore formaggio olandese da assaggiare prima di morire, come consultare un menù di cannabis in un coffee shop… se poi si tralascia un discorso serio come “i dolci olandesi” e io rimango senza l’indicazione fondamentale sull’unica carabattola che voglio ASSOLUTAMENTE portare a casa?
Questo è il post che avrei voluto leggere prima di partire: una specie di mini “carnet d’adresses” che forse non ha né capo né coda nel mondo dei viaggiatori normali, ma per me rimane qui come traccia curiosa di una leggiadra “strada panoramica” in quel di Amsterdam (quello che ho fatto oltre i soliti “luoghi comuni” e molto turistici)! In pratica le cose importanti cercatele altrove, ci sono centinaia di posti/pagine più o meno validi dove racimolare informazioni davvero utili a cogliere lo spirito della città (o meglio uno dei suoi tanti, cangianti, spiriti). Io qui trascrivo semplicemente gli appunti della mia Moleskine da viaggio e ci aggiungo qualche fotografia dei souvenir che ho messo in valigia e tra i miei ricordi… (come sempre senza alcuna presunzione didattica, di senso logico o di completezza 😉 ).
Questo elenco di souvenir è squisitamente personale, umorale ed emozionale: non ho alcun rapporto commerciale con i marchi e con le attività citate (#noadv significa “NO advertising” cioè non scrivo per pubblicità, guadagno e tornaconto, ma per ciancia libera).
1. STAMPI per SPECULAAS (speculaasplank, ovvero stampo di legno intagliato)
Gli Speculaas sono biscotti speziati tradizionali dei “Low Countries” ovvero della grande regione storica che un tempo comprendeva Olanda, Belgio, Lussemburgo e Fiandre francesi. Gli “speculaas” che oggi identifichiamo come tipici olandesi hanno origini davvero antiche, probabilmente sono dolci al miele medievali che nel ‘600, con l’espansione delle rotte commerciali della Compagnia delle Indie orientali, si sono arricchiti ulteriormente di preziose spezie esotiche. Il nome speculaas, sembra derivare dal latino speculum (ovvero specchio), proprio perché si realizzano comprimendo la pasta in stampi di legno intagliati a mano. Il dolcetto che si ottiene avrà una forma speculare a quello dello stampo. Si trovano speculaasplank di moltissime forme diverse (basta guardare la foto bellissima tratta dal Il libro di Regula Ysewijn “Dark Rye and Honey Cake, Festival baking from the heart of the low Countries”), ma quelli cui miravo io erano proprio i classici stampi di legno a forma di mulino. Non mi dilungo oltre sugli Speculaas, perché a tempo debito pubblicherò la loro ricetta con tutte le ciance del caso… Quel che mi preme dire qui è che ho trovato gli speculaasplank ad Amsterdam da “Dille & Kamille” delizioso negozio di casalinghi che ha molti punti vendita in tutta in città (e in tutta l’Olanda). Contrariamente a quel che si crede hanno un prezzo più che abbordabile (tra i 7 e gli 8 euro) e sono veramente ben rifiniti, con le scanalature incise e profonde. Credo che in era amazon/Etsy& ciaciacià non sia difficile trovarli anche on-line, e farseli recapitare comodamente a casa. Ma io aspettavo di incontrare il mio “Mulino a Vento” dalla prima volta che, da bambina, ho letto “Pattini d’Argento”: insomma questo post è per accumulatori di carabattole dall’animo romantico…e per cercatori di souvenir autentici! 😉



2. SPEZIE per SPECULAAS
La miscela delle spezie per speculaas è argomento assai insidioso, nel senso che non esiste un elenco di spezie standard che partecipano alla composizione, né una proporzione codificata. In generale dovrebbero esserci cannella, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, coriandolo, macis, pepe lungo, cardamomo e pimento, ma ogni fornaio ha la sua miscela segreta, e in commercio esistono moltissime miscele già pronte all’uso. L’unico modo di scoprire la miscela perfetta è provarne il più possibile, giusto? 😉
Non so ancora dirvi quale sia la mia preferita (presto partiranno i test comparativi con degustazione), ma quelle che vedete in foto le ho trovate da “Dille & Kamille” (nel barattolino di latta), da “Erica” (negozio Bio nel passaggio della Stazione “Amsterdam Centraal”), nella catena di supermercati “Jumbo” e “Albert Heijn” (i loro punti vendita sono davvero ovunque in città). Ne ho approfittato anche per prendere una miscela apposita per altri dolci da forno (in particolare mi auguro di replicare prestissimo la super Torta di mele olandese). Infine, piccola curiosità a tema spezie: l’Olanda è il paese migliore in Europa per trovare spezie e ingredienti indonesiani. Visto il passato coloniale del Paese, il cibo indonesiano è amatissimo, e piatti come il Nasi Goreng o il rijsttafel (banchetto indonesiano) sono molto diffusi.
3. MIFFY
Miffy, conosciuta nei Paesi Bassi come Nijntje (diminutivo di konijntje, lett. “coniglietto”), è una piccola coniglietta bianca protagonista di una fortunatissima serie di albi illustrati per bambini. Dick Bruna l’ha inventata per il figlio Sierk «Era l’estate del 1955. Avevamo affittato un piccolo appartamento in riva al mare e molto spesso vedevamo un coniglio che scorrazzava, così ho iniziato a raccontargli piccole storie su quel coniglio prima che andasse a dormire. Dal momento che ero un’artista, ho pensato che sarebbe stato bello disegnarlo». E così l’illustratore, ispirandosi a Matisse e al movimento artistico “De Stijl”, creò Miffy e tutta una serie di buffi personaggi che la affiancano nelle sue avventure (il cane Snuffy, l’orso Boris e il maiale Poppy…). Oggi Miffy è la protagonista di ben 155 libri, ha una casa museo a lei dedicata, ed è conosciuta in tutto il mondo. È uno dei simboli dell’Olanda intera: è in ogni negozio di souvenir e la si trova in ogni dimensione, materiale e colore, e ovviamente è sempre tenerissima (al Rijksmuseum ho visto persino una Miffy tricot abbigliata come la celebre “lattaia” di Veermer). In foto vedete la linea dedicata a Miffy da Hema (catena olandese con un reparto di casalinghi e oggettistica per la casa dal design supercoccoloso). Visto che ci avviciniamo alla Pasqua, potevo io rinunciare allo stampo per Speculaas e ai cookiecutter a forma di Miffy coniglietta bianca? Per fortuna Hema è una catena abbastanza economica!
4. VLIEGER PAPIER
Quando vado alla scoperta di una città sconosciuta cerco sempre di visitare una bottega storica (in genere una cartoleria o un negozio di “Belle Arti”). Cercandola finisco spesso per fare passeggiate bizzarre, magari per strade defilate, ma autentiche e vissute. Vlieger ad Amsterdam è un’istituzione: da 150 anni, con alterne fortune, ristrutturazioni, rovesci, è comunque il negozio n.1 della carta (con qualche fornitura artistica per belle arti). La cosa più estasiante di questo negozio è il profumo… un soave, delicatissimo, avvolgente profumo di carta. Poi certo, chi ama stampe, buste, notes, fogli…qui andrà in sollucchero, ma io sono mi sono innamorata di questo odore e lo conserverò tra i miei ricordi. Come detto si trovano stampe e cartoline bellissime, e anche una discreta selezione di “album” di “The Pepin Press” casa editrice nativa proprio di Amsterdam. Io amo “Pepin Press” davvero da tanti anni perché pubblicano sempre cose di qualità altissima legate al mondo dell’arte e del design (libri, set di cancelleria, carte regalo, albi illustrati, libri da dipingere…). Hanno uno stile unico e inconfondibile: praticamente carta extralusso d’alto bordo! Da Vlieger sono tutti estremamente gentili e molto competenti anche in fatto di materiali artistici, infatti oltre alla carta ho preso diverse cose della “Royal Talens” (celebre azienda olandese di colori – sono loro le mitiche “Ecoline”, gli acquerelli “Van Gogh”, e anche le “Sakura”). Ho trovato articoli che in Italia non arrivano (come queste tempere solide nella latta con tulipani), e in genere i prezzi sono leggermente più bassi che da noi.
5. SCHELTEMA BOOKSHOP
Nei miei girovagamenti non potevo evitare una bella libreria. Certo, non so una parola di olandese, ma io sono dell’idea che ovunque nel mondo una libreria è sempre una buona idea. Infatti “Scheltema” è bellissima: tre piani di libri e una caffetteria adorabile. La sezione cookbook è ricca, luminosa e aggiornatissima: ha addirittura al centro un enorme bancone attrezzato in acciaio per cooking show da fare invidia a Masterchef. Siccome possedevo già il libro di Regula Ysewijn tutto dedicato ai dolci dei Paesi Bassi (“Dark Rye and Honey Cake, Festival baking from the heart of the low Countries”), cercavo qualcosa di più generico, e con l’aiuto del libraio del piano alla fine ho trovato anche un bel librino di cucina olandese (in inglese) per la mia “Biblioteca golosa”…Sì, un libro di cucina olandese mi era assolutamente necessario: se siete qui a leggere il Betullablog di certo non date retta ai luoghi comuni sul cibo fuori dall’Italia. E infatti anche la cucina olandese merita di essere esplorata e assaggiata con grande attenzione… Inoltre nella sezione notes ho trovato un favoloso “About: Blanks”. Questo è un altro marchio con un progetto che mi manda in visibilio (ed è super local perché loro sono di Rotterdam). In pratica prendono libri vecchi bacucchi destinati al macero, ne riutilizzano le copertine e li rilegano nuovamente come taccuini con dentro carta di qualità adatta alla scrittura a mano. Fuori “old fashion”, dentro nuova vita e carta bianca. Non è geniale??? C’erano mille copertine bellissime, ma alla fine ho scelto questo con la copertina rossa, consunta e vissuta, sia per il formato curioso che per il titolo: era un libro di dolci poesie d’amore che ora forse custodirà le mie.
Vi saluto bacucchini cari, mi auguro che il mio squinternato carnet di indirizzi per souvenir assurdi e betulleschi da Amsterdam possa in qualche modo esservi utile, o che almeno vi abbia almeno fatto sorridere! Ah, rassicuro chi mi conosce bene e di persona: ad Amsterdam non sono andata in cerca di una piastra in ghisa per “Poffertjes” (mini pancakes olandesi) solo perché ce l’ho già (e occupa anche uno spazio molto importante nel mio babelico armadio delle carabattole)! Vaarwel e a prestoooo….
Come sempre TUTTE le foto sono mie!
Grazie
Magari non andrò in Olanda ma tra le righe ho fatto un bel viaggio!😊
Cara Thea, sono davvero molto contenta del tuo messaggio, perchè le mie ciance servono proprio a questo: le informazioni utili sono ovunque e altrove, a me interessava solo raccontare nel migliore dei modi qualcosa di suggestivo di questa città. Unn giro ad Amsterdam nel mio zainetto, e che si vada o meno in Olanda a breve non è rilevante… Un abbraccio grande!
E lo sapevo…. Io, che non mi sono mai filata prima la cucina olandese, so già che adesso mi precipiterò a cercare online gli stampi per gli speculaas!!! Effetti collaterali della lettura di blog troppo troppo avvincenti. Grazie comunque, anche se nella mia cucina non ci si sta più.
Cara Bruna, mi hai fatto proprio sorridere! D’altronde ho specificato nel post che “l’istigazione alla carabattola non è reato” (anche se di questo sono in genere i mariti delle lettrici ad accusarmi). 😉 In ogni caso mi sento meno sola: la cucina satolla e quella voglia irrefrenabile di andare a caccia di nuovi strumenti dopo ogni lettura mi appartengono…Grazie di cuore per il messaggio, sono felicie che le mie chiacchiere abbaino stuzzicato la tua voglia di cucina!A presto…
Ottimo servizio.
L’ho condiviso con mia moglie.
Noi ci muoviamo pochissimo, ma, mi rendo conto che girando l’ Italia , l’Europa e … il mondo ci sono migliaia di cose belle da vedere e da imparare.
In compenso mi piace cucinare soprattutto cibi e piatti e dolci con le varie farine.
Sei sempre molto chiara ed esaustiva nel saper esporre quello che vedi e racconti e ci fornisci.
COMPLIMENTI !!!
Grazie
Grazie Mario, che bel messaggio. In fondo il senso delle mie chiacchiere è proprio quello condividere le mie piccole grandi scoperte per viaggiare insieme a chi mi legge…e poi non serve muoversi tanto per “assaggiare il mondo” no? Grazie di cuore per le care parole, sono davvero molto contenta che il mio post vi sia piaciuto! A presto (ho in programma qualche bella ricetta di dolci olandesi…)!