LA VERA CUCINA MESSICANA, di Felipe Fuentes Cruz e Ben Fordham, Milano, Guido Tommasi Editore, 2020, p.144, 23 euro.
Dei quattro libri di cucina messicana di cui vi ho raccontato nello scorso post, “La vera cucina messicana” di Felipe Fuentes Cruz e Ben Fordham è senza dubbio il mio preferito. Oltre alla bellezza oggettiva di questo volume (le foto sono del mitico Peter Cassidy, che, specializzato in cibo e viaggi, coglie come pochi altri l’essenza più autentica dei sapori), mi piace molto anche la storia di amicizia e imprenditoria che c’è dietro.
Ben Fordham e Felipe Fuentes si sono conosciuti nel caldo appiccicoso delle cucine di un ristorante messicano dove entrambi lavoravano. Insieme hanno deciso di trasformare in realtà il sogno di portare a Londra il cibo messicano più genuino, fresco e sincero, e nel 2008 hanno aperto Benito’s Hat (che oggi ha ben quattro sedi). Il nome del ristorante si ispira a Benito Juárez, (1806-1872) ventiseiesimo presidente messicano (primo autoctono a ricoprire questo ruolo), leader moderno e riformatore amatissimo dal suo popolo che ancora oggi lo celebra come eroe nazionale. Come Benito Juárez con la sua politica pensava al benessere e all’unione della sua gente, così Ben Fordham e Felipe Fuentes si sono resi conto che non c’è niente di meglio del buon cibo per unire e per fare stare bene le persone (almeno intorno al tavolo!). Ecco quindi burritos, tacos, margarita, zuppe, insalate e agua fresca preparati al momento e liberamente ispirati al cibo di strada di Puebla (città di origine di Felipe) e un po’ anche a tutti i ristoranti del mondo dove i due amici hanno lavorato!
Apre il volume una comoda “dispensa messicana” ovvero tutti gli ingredienti che occorre avere a portata di mano per preparare le ricette del libro, di contro in conclusione c’è una paginetta con i rivenditori più forniti dove reperire (on line) gli ingredienti più difficili. Visto che questi miei sproloqui libreschi vogliono essere anche una specie di “Carnet d’adresses” io aggiungo questi due indirizzi di negozi fisici in Torino centro che mi permettono felicemente di cucinare messicano con ingredienti autentici:
– “Tlaloc” delizioso e fornitissimo negozietto di artigianato e sapori messicani in via Palazzo di Città 24/E, 10122, Torino (attenzione il negozio è aperto solo il sabato dalle 11 alle 18).
– Il Market latino “Cahuachi”, Via Claudio Luigi Berthollet, 37, 10125 Torino.
Le numerose ricette del libro si dividono in:
Antojitos (snack e antipasti)
Sopass y ensaladas (zuppe e insalate)
Platillos Fuertes (piatti principali)
Para acompañar (accompagnamenti)
Salsas (salse)
Postres(dolci)
Bebidas (bevande)
Visto il caldo esagerato degli ultimi giorni io mi sono incantata sulle “Bebidas”, sezione costellata di variopinte “aguas frescas” le cui foto di per sé sono già refrigeranti. Così ho preparato questa “Agua del flor de jamaica”, ovvero “acqua di fiori di ibisco”, che è una bevanda buonissima così com’è, oppure può essere usata come ingrediente nella preparazione di fantasiose “aguas frescas” (ad esempio ho bagnato il bordo del bicchiere nel succo di limone, poi l’ho passato un piattino dove avevo mescolato zucchero e cannella in povere…infine ho aggiunto una fetta di limone, oppure ho mescolato l’agua de flor de jamaica con un delicatissimo sciroppo di rose damascene… insomma, preparatela, assaggiatela e vi verranno in mende mille modi per usarla con grande soddisfazione).
AGUA DE FLOR DE JAMAICA
ACQUA DI FIORI D’IBISCO
Questa bevanda si prepara con i calici dei fiori d’ibisco, che le danno un meraviglioso rosso intenso. È molto rinfrescante ed è particolarmente buona appena tirata fuori dal frigo in una giornata calda!
Ingredienti:
20 g di calici di ibisco secchi
60 g di zucchero semolato
Procedimento:
-Mettete i fiori, lo zucchero e 2 litri di acqua in una pentola capiente sul fuoco alto e portate a ebollizione.
-Bollite per 5-7 minuti. Togliete dal fuoco e fate raffreddare per un’ora.
-Filtrate con un colino.
-Servite con ghiaccio.
Note: anche se una bibita a base d’ibisco (il Karkadè) era già comparsa su questi schermi, questa “agua” mi sembra completamente un’altra cosa. La proporzione è perfetta ed esalta il gusto acidulo e fruttato dell’Ibisco permettendo di ottenere una base lieve, che si può benissimo utilizzare anche calda come tisana!
Come sempre tutto ciò che appare in questo post (libri, cibi e carabattole) me lo sono comprato di tasca mia, per cui NON è frutto di alcuna collaborazione/sponsorizzazione con i marchi e i negozi citati. #noadv
Silvia dice
Meravigliosa, as usual
Betulla dice
Cara Silvia, come sai sono sempre troppo lenta nel rispondere ai commenti, però ci tenevo tantissimo a ringraziarti per la presenza e l’incoraggiamento. Queste mie esplorazioni di cucine del mondo non sono un po’ particolari, e sono felice che tu le apprezzi! Grazie! Un abbraccio Beatrice