Benchè la Fontina sia un formaggio esclusivamente valdostano, in Piemonte non mancano preparazioni tradizionali che la vedono come protagonista assoluta. Sì, è molto curioso che ci siano ricette tipiche piemontesi fatte con il formaggio simbolo dei vicini di casa, ma se oggi siamo abituati a pensare Piemonte e Valle d’Aosta come due regioni ben distinte, occorre considerare che un tempo non lo erano, e spesso accade che la gastronomia non registri affatto i confini prettamente amministrativi/burocratici. Detto ciò ho una cara zia che, nata e cresciuta in Valle d’Aosta, di tanto in tanto torna in visita sulle sue amate montagne. Naturalmente la zietta non torna mai dalla Vallée a mani vuote, e il mio dono preferito è da sempre una gialla profumatissima fettona di Fontina DOP, che pur “appestandomi” il frigorifero per qualche giorno, mi regala piatti superbi.
Vi ho già parlato qui di questo libricino bacucco (Laura Gras Portinari “Cucina e vini del Piemonte e della Valle d’Aosta”) giunto la scorsa primavera, attraverso sentieri impervi e improbabili, nella mia bibliotecagolosa. Come vi avevo raccontato il testo è ricco di ricette interessanti, ma del tutto privo di aneddoti e storia; ciò non ha impedito che leggendo semplicemente gli ingredienti di questa crostata mi si accendesse la lampadina della curiosità.
Woow, una torta salata senza pasta sfoglia come base e senza panna nell’apparecchio? (“appareil” nella gastronomia francese indica il legante di uova, panna, latte formaggio e spezie che si usa sulle torte salate). Insomma la crostata era in lista da tempo, e per essere realizzata nella betullesca cucina aspettava soltanto la gitarella della zia alla Fiera di Sant’Orso, la bellissima e millenaria fiera dell’artigianato che ogni anno il 30 e il 31 gennaio anima il centro della città di Aosta (vi allego qualche foto di Aosta e delle edizioni passate della fiera cui ho partecipato).
La crostata (di cui vi scrivo la mia versione) è un antipasto perfetto, sia caldo che freddo…e quasi quasi visto il cielo terso di questi giorni io già me la immagino sulla tovaglia da pic-nic…;-)
Crostata di Fontina alla piemontese
Ingredienti:
200 g di farina (io ho usato quella di tipo 1 per rendere la pasta un po’ più rustica)
120 g di burro
Fontina DOP (circa 200 g)
2 uova
100 ml di vino bianco secco
100 ml di brodo
un cucchiaio di formaggio grana grattugiato
sale, pepe nero macinato fresco, noce moscata, prezzemolo
Procedimento:
-Accendere il forno impostandolo a 180° ventilato.
– Sulla spianatoia impastare il burro a temperatura ambiente con la farina setacciata, aggiungere il brodo lavorando la pasta sino ad amalgamare gli ingredienti.
– Imburrare una tortiera (o due piccole come ho fatto io), stendere un disco di pasta e rivestirne il fondo e i bordi.
– Tagliare la fontina a fettine e disporla sul fondo della torta (200 g sono indicativi, abbondate tranquillamente).
– Sbattere le uova in una ciotolina con il vino bianco, un pizzico di sale, il pepe nero, una grattata di noce moscata e il prezzemolo (fresco o secco come preferite). Rovesciare questo “apparecchio” sulla fontina. (io ci ho fatto le striscioline modello crostata per non sprecare una pallina di pasta avanzata, ma come si vede dalle foto la fontina tende a inglobare tutto).
– Cuocere in forno per 30 minuti circa, servire tiepida o fredda.
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