Di recente #lamiabibliotecagolosa si è arricchita di una curiosa sezione “manoscritti”! Tutto è iniziato molto tempo fa, quando ho ricevuto in custodia come dono di nozze il piccolo “ricettario della Tota Bice”, signorina della buona borghesia cuneese che aveva vergato a mano un piccolo promemoria culinario per la sua cameriera/governante (ne ho parlato in diversi post, e l’ho anche portato a “Geo&Geo”). Mettere il naso nei vecchi ricettari domestici mi è sempre piaciuto tantissimo: a partire dall’agenda della banca blu della mia mamma trasformata nel “sacro librone della memoria culinaria di casa”, e che ogni famigliare consulta prima di mettersi ai fornelli. Insomma per me quadernetti, fogli, carte e ritagli, silenziosi testimoni di una cucina casalinga e quotidiana, hanno un fascino davvero irresistibile. Così mi sono fatta coraggio e nei miei girovagamenti per mercatini delle pulci e librerie antiquarie ho iniziato a chiedere espressamente: “per caso ha anche qualche quaderno di cucina, cose scritte a mano, piccoli ricettari”? La maggior parte dei librai vede questo genere di carte come del ciarpame: spesso acquistano in blocco intere biblioteche, o svuotano solai, magazzini e cantine ritirando tutto quel che è “di carta”, ma “le carte di cucina” le prendono solo per accontentare il cliente. Di certo il loro obiettivo non sono quei miseri manoscritti a tema gastronomico che poi rimangono in qualche scatola a prendere altra polvere. Io invece cerco proprio loro…e in questi anni ne ho trovati e studiati davvero tanti, accumulando una discreta esperienza in “paleografia culinaria” (disciplina inesistente che io pratico con gioia).
A onor del vero non ho mai trovato nulla di eclatante o di estremamente originale: dico sempre che prima o poi mi capiterà tra le mani il ricettario di cucina di Nostradamus (la leggenda vuole che il celebre astrologo sia passato in quel di Torino), e diventerò finalmente famosa, ma per ora ancora niente. 😉 La maggior parte dei “manoscritti” che possiedo sono solo quadernetti, fogli, lettere cartoline con appuntata sopra una ricetta copiata da un giornale, assaggiata a casa di amici, o imparata durante un viaggio. Esattamente quello che facciamo tutti noi quando ci segniamo da qualche parte (magari oggi su un blog) una ricetta riuscita che ci è piaciuta tanto. Tutta questa luunga premessa per dirvi che proprio tra queste vecchie carte ho trovato questa bella ricetta. La cosa che mi ha colpito di più è la divertentissima “traduzione” dal piemontese all’italiano: segno che lo/la scrivente pensava e parlava principalmente in dialetto. Così quelli che in piemontese erano “euv” (uova è maschile), hanno mantenuto lo stesso genere anche nella trascrizione italiana della ricetta generando un piemontesismo buffissimo: “gli uovi”. L’ho mantenuto nel titolo del piatto a discapito di ogni logica di indicizzazione (nessuno cercherà mai su internet “gli uovi farciti al verde”). Ovviamente di queste dinamiche non me ne importa un fico secco, e preferisco che si conservi la memoria di questo delizioso antipasto freddo, piemontese nel titolo e sino al midollo (o meglio al cuore del tuorlo).
A presto bacucchini cari…
UOVI FARCITI AL VERDE
Ingredienti per 10 mezzi “uovi farciti”:
5 uova
30 g di prezzemolo
25 g di pane
2 cucchiai di aceto rosso
1 cucchiaino di senape
10 g di capperi sott’aceto
70 g di tonno
1 spicchio di aglio (facoltativo)
10 filetti di acciughe sott’olio per decorazione + 3 filetti per la farcitura
Procedimento:
-Spezzettare grossolanamente il pane e bagnarlo con un cucchiaio di buon aceto di vino rosso.
-Preparare le uova sode: le uova devono essere rigorosamente a temperatura ambiente, altrimenti il guscio rischia di rompersi compromettendo la forma dell’ovetto sodo. Portare a bollore un pentolino pieno d’acqua con un cucchiaio d’aceto per evitare incrinature del guscio, immergere le uova con un cucchiaio e cuocerle per i classici 10 minuti dalla ripresa del bollore. Dato che il tuorlo dovrà essere usato per la preparazione della farcitura è bene che l’uovo sia ben sodo. Raffreddare subito le uova sotto l’acqua corrente fredda e sgusciarle (se si superano i 10 minuti di cottura, o se si lasciano raffreddare le uova in acqua calda il tuorlo sodo avrà un terribile colore più scuro, oltre che antiestetico questa patina verdognola -data dai composti solforati dell’albume che si legano al ferro del tuorlo- è anche indigesta).
-Mentre le uova cuociono lavare e mondare le foglie di prezzemolo, poi asciugarle con cura tra qualche foglio di scottex. Sciacquare i capperi sotto l’acqua corrente, poi tamponare bene anche loro. Scolare infine le acciughe, asciugarle nella carta scottex e tenerle a disposizione.
-Tagliare a metà le uova sode, togliere il tuorlo tenendolo da parte. Disporre i mezzi gusci di albume in un piatto da portata.
-In un piccolo robot da cucina mettere i tuorli delle uova sode, il prezzemolo mondato e ben asciutto, i capperi, il tonno scolato, l’aglio, il cucchiaino di senape, infine tre filetti di acciughe e il pane bagnato ben strizzato. Eventualmente aggiungere anche un filo d’olio extravergine e azionare il cutter per ridurre il tutto in una bella crema verde, liscia e omogenea. Assaggiare la farcitura e regolare secondo i gusti (considerare che le uova verranno decorate con un filetto d’acciuga, quindi la farcitura non dovrà essere eccessivamente sapida). La dose di farcitura che si ottiene con queste dosi è abbondante rispetto ai 10 mezzi gusci da farcire. In ogni caso si conserva molto bene per diversi giorni in un contenitore di vetro in frigorifero, e si può usare in molti altri modi interessanti, come in accompagnamento a fettine sottilissime di girello o magatello (lo stesso taglio usato per il “vitel tonnè”), con carni e verdure bollite!
-Con un cucchiaino farcire di crema ogni mezzo guscio di albume rassodato, infine decorarlo con un filetto d’acciuga arrotolato. Servire subito, con una spolverata di pepe nero macinato fresco.
Roselva dice
Originalissimi e dovranno essere anche gustosissimi! Mi cimentero’ alla loro messa in tavola nei prossimi giorni. Grazie! Sei sempre originale e provvida di simpatiche notizie. Ciao!!!