Questo piatto avrebbe potuto anche chiamarsi “salsiccia cotta nel vino rosso”, o “salsiccia alla braidese”, o ancora “salsiccia di Bra ubriaca”, o “all’ortolana…” Ci sono diversi modi di nominare questa ricetta (e “intitolare” il cibo, come per il libri, non è cosa affatto facile). Ad ogni modo ha vinto “salsiccia brasata”, che puntando alla sostanza della tecnica di cottura mi sembrava rendesse in maniera più efficace l’idea generale. É un piatto tipicamente invernale, e molto rappresentativo della bella cittadina di Bra (provincia di Cuneo nel basso piemonte).
Oggi tutto il mondo gourmet (o quasi) conosce la celebre salsiccia di Bra, e anche la sua storia, ma pochi ricordano che un tempo il modo più comune per consumare questo insaccato particolare (preparato con carne di vitello, pancetta di maiale, spezie sale e vino bianco in budello piccolo di montone) era di farla annegare in un vino robusto, e non di mangiarla cruda come invece preferiamo in tempi recenti. Insomma un cibo da osteria, che ben si accompagnava all’altro fiore all’occhiello della città: l’orticoltura. Per l’occasione sono andata anche a ripescare nel mio archivio fotografico qualche immagine dei pannelli sull’argomento esposti a la Zizzola, la casa dei braidesi. Questi, meglio di quanto posso farei io, illustrano con cura entrambe le eccellenze agroalimentari che ormai da anni hanno valicato i confini della regione alla conquista dei palati esigenti e golosi di mezzo mondo.
Tutto ciò per dirvi che ricetta di questo post è l’unione felicissima tra salsiccia di Bra e ottimi ortaggi locali (certo il vino Barbera sigilla perfettamente il matrimonio d’amore). Però vi prego, non fermatevi alle apparenze: nonostante l’aspetto di cibo rustico (e poco fotogenico) si tratta davvero di un gran piatto, che io propongo spesso e volentieri in questa stagione, quando cioè il clima rigido chiama a gran voce piatti sostanziosi e corroboranti! Non da poco infine il vantaggio di poter preparare la salsiccia con largo anticipo (anche il giorno prima), perchè il riposo esalta la commistione dei sapori.
Almeno una buona idea per affrontare questo fantomatico Burian io ve l’ho data… 😉 per il resto Buona domenica amici di Betullablog!
Salsiccia di Bra brasata al vino rosso (Barbera)
Ingredienti per 4 porzioni (considerando di servirla come piatto unico con polenta):
500 g di Salsiccia di Bra
2 carote
2 cipolle
1 porro
1 gamba di sedano
3 spicchi di aglio
10 g di funghi porcini secchi
2 foglie di alloro
2 salvia
un rametto di rosmarino (5 cm circa)
2 bicchieri e ½ di vino Barbera
burro
olio extravergine di oliva
sale, pepe nero macinato fresco
servire con polenta
Procedimento:
-Mettere i funghi secchi a bagno in acqua fredda (scolarli e sciacquarli più volte in modo da frli rinvenire e pulirli da eventuale sabbietta). Mondare le verdure. Poi su un tagliere affettare sottilmente le cipolle, le carote il porro, il sedano e anche i funghi secchi opportunamente scolati dall’acqua. In un tegame basso e largo fondere burro e olio con gli spicchi d’aglio, non appena questi cominciano a sfrigolare unire le verdure e gli aromi (alloro, salvia, rosmarino) e farle rosolare dolcissimamente rimestandole con un forchettone di legno.
Dopo qualche minuto unire la salsiccia di Bra tagliata in tocchetti di circa 10 cm (volendo fare una presentazione un po’ più scenografica potete attorcigliare i pezzetti a ciambella e fissarli con gli stuzzicadenti). Incoperchiare e fare cuocere per circa quattro minuti sempre a fuoco basso. A questo punto sollevare il coperchio, rimestare le verdure e fare in modo di girare sottosopra ogni tocchetto di salsiccia, che nel frattempo starà cambiando colore. Coprire di nuovo e proseguire la cottura per altri 4 minuti circa sorvegliando attentamente che le verdure non brucino (la salsiccia deve rosolare leggermente fino a colorire).
Rimuovere gli spicchi di aglio, e aggiungere il vino (cominciare con due bicchieri), rimestare il tutto delicatamente in modo che la salsiccia sia immersa completamente nel liquido violaceo e fare cuocere sempre a fuoco basso (deve sobbollire) mescolando il tutto di tanto in tanto.
La salsiccia sarà pronta quando i liquidi saranno completamente consumati (circa 20 minuti di cottura, non di più perchè è comunque una salsiccia di vitello che se stracotta diventa eccessivamente asciutta). Rimuovere gli aromi e aggiustare di condimenti (sale e pepe nero secondo i gusti, senza esagerare perchè la salsiccia di Bra è già speziata).
Portare in tavola la salsiccia nell’intingolo di verdure caldissima e accompagnare con polenta (considerate però che è un piatto che con un po’ di riposo acquista in gusto quindi potete prepararlo con largo anticipo e addirittura il giorno prima, in modo che al momento del pasto dovrete occuparvi esclusivamente della polenta). Per fare davvero le cose alla “Vecchio Piemonte” servire nel “dianèt” ovvero nel recipiente in terracotta con il manico ornando il tutto con erbe aromatiche!
Silvia The Food Traveler dice
Come forse ti ho già scritto in un altro commento io sono di Bra, quindi sentir parlare di questa eccellenza gastronomica della mia città mi rende di orgoglio, quasi come se l’avessi inventata io 😉
Sai che non riesco a mangiare nessun altro tipo di salsiccia, perché ho sempre l’impressione che non reggano il confronto con quella di Bra?
Buona domenica!
Betulla dice
Cara Silvia, io purtoppo sono una vera lumaca nel rispondere, quindi per prima cosa scusa per il ritardo! Mi fa davvero piacere che tu mi abbia scritto, e capisco benissimo il tuo orgoglio: Bra è bellissima cittadina, forse riservata e poco appariscente,ma poco a poco ho imparato ad apprezzarne le qualità (ed i tesori nascosti). Inutile dirti che hai pienamente ragione: una volta assaggiata questa nessun altro tipo di salsiccia regge il confronto, è davvero un prodotto eccellente e unico! a presto…
Emanuela dice
Io non sono natia di Bra ma sono nata a Torino ed ora per ovvie ragioni vivo in Calabria. Ho assaggiato già la salciccia e so che è molto buona ma qui naturalmente non si trova ho assaggiato dell’ottima sa lciccia ma non è come quella di Bra. Vorrei farla in casa per me so che per 80% é di vitello e per il 20% è pancetta di maiale ma quale parte del vitello va utilizzata ? Quale budello va usato e di quale animale dato che la sa lciccia é fine ? Grazie a chi mi risponderà
Betulla dice
Buongiorno Manuela. Mi spiace moltissimo, ma non so come aiutarla: abitando in Piemonte trovo facilmante la salsiccia di Bra, quindi non ho mai pensato a come prepararla in casa!Spero trovi qualche altro sito con maggiori informazioni a riguardo, intanto in bocca al lupo per la sua ricerca!