Per anni mi sono tenuta alla larga da questa ricetta a causa del suo nome: “agliata” ha sempre evocato in me un piatto troppo impegnativo, arcaico e, non meno terrificante, causa di alitosi eterna. Poi un giorno sono andata oltre al titolo, ho letto bene la ricetta e mi sono ricreduta, scoprendo così una crema molto delicata, molto gustosa, e 100% piemontese.
L’agliata verde monferrina è freschissima, infatti si adatta perfettamente all’estate, e alle merende sinoire sotto la topia (la pergola) che allietano questa stagione, senza contare che con qualche accorgimento la si può preparare tranquillamente anche per chi non mangia l’aglio crudo.
Oltre a tutte queste virtù l’agliata mi è anche particolarmente simpatica per il fatto che DEVE essere preparata con largo anticipo rispetto al consumo (almeno un giorno prima), dettaglio che la inserisce di diritto tra i piatti che aiutano la cuoca nell’organizzazione di un bell’invito a cena con ospiti.
Purtroppo per lei è una specie di cenerentola per la ristorazione professionale (magari come è successo a me, il nome incute timore nei clienti), in ogni caso mentre l’agliata è parte di quei cibi freschi e leggeri amatissimi nelle cucine casalinghe, difficilmente la incontrerete in un menù. Insomma, prepararla in casa è il modo più rapido per assaggiarla e apprezzarla!
Ah, ovviamente è d’obbligo accompagnarla a un pane rustico, campagnolo appena appena tostato e strofinato di aglio e olio extravergine (consigliatissimo il pane integrale, il pane nero o il mio preferito: il pane barbarià o di montagna del cuneese).
AGLIATA VERDE MONFERRINA
Ingredienti:
250 g di robiola bianca d’Alba
250 g di “seirass”*
erbe aromatiche fresche (un mazzolino di prezzemolo, 4 foglie di salvia, 8 foglie di basilico, 2 foglie di mentuccia, 5 o 6 foglie di sedano oppure una costa tenera) le proporzioni sono personalizzabili a piacere!
4 spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva
mezzo limone (succo e scorza , quindi deve essere BIO)
sale pepe nero grattugiato fresco
* ricotta piemontese preparata con latte vaccino, ovino e con una generosa aggiunta di panna. Ha una pasta fine e molto omogenea, non granulare. É messa in commercio nei tipici coni di garza (tipo un sa-à-poche), dei quali assume la forma inconfondibile.
Procedimento:
-In una ciotola capiente sbriciolare con le mani la mezza Robiola Bianca d’Alba, unire poi il “seirass” ben asciutto e scolato dal siero, e mescolare i due formaggi con una forchetta.
-Nel minipimer frullare rapidamente le erbe aromatiche fresche (un mazzolino di prezzemolo, 4 foglie di salvia, 8 foglie di basilico, 2 foglie di mentuccia, 5 o 6 foglie di sedano oppure una costa tenera), due cucchiaini di succo di limone e circa mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva. Chi ama l’aglio crudo aggiunga qui nel minipimer anche 4 spicchi grossi di aglio.
– Frullare a impulsi sino ad avere una salsina piuttosto liquida di un bel verde brillante.
-Rovesciarla sui formaggi, unire sale, pepe nero macinato fresco e un’abbondante grattugiata di scorza di limone. Mescolare bene con una forchetta, rendendo omogeneo il composto. Regolare con attenzione di sale e di pepe.
-Mettere l’agliata in una ciotola o in un vasetto di vetro. Lisciare bene la superficie e bucherellarla con uno stuzzicadenti. Coprire con un dito d’olio (sempre extravergine d’oliva), e adagiarvi anche gli spicchi di aglio sbucciati, qualche grano di pepe nero e due foglie di basilico fresco. Chiudere il vasetto o coprire bene.
-Fare riposare per 24 ore in frigorifero prima di consumare.
Per servirla togliere l’agliata dal frigorifero almeno un’ora prima del pasto, rimuovere l’aglio, il pepe e il basilico mescolare con cura l’olio aromatizzato in superficie con il resto della preparazione. Portare in tavola trasferendo l’agliata in una ciotola graziosa, eventualmente decorare con foglioline di basilico fresco. Come già detto accompagnare con pane rustico (integrale, nero o barbarià) tostato e strofinato di olio e aglio.
Elena dice
Ohhh invece a me già il nome agliata mette un languorino, adoro l’aglio e questa preparazione mi sembra perfetta per i pani che sto sperimentando! Buon pomeriggio!
Betulla dice
Ciao Ely! Sì con i pani fatti in casa è davvero una meraviglia…consigliatissima ! quanto al nome non so pechè mi pareva tanto rerrificante, per fortuna mi sono ravveduta! eh eh! a presto, e verrò a curiosare tra i tuoi lievitati!
Mile dice
In effetti questa agliata con cotante erbe aromatiche e formaggi deve avere proprio un sapore da leccarsi i baffi. Devo chiedere ai nostri amici di Borgo San Dalmazzo se la conoscono.
Ciao Bea e buona continuazione di estate!
Betulla dice
Ciao Mile…è davvero un concentrato di profumi estivi, e a differenza delle più omologate creme spalmabili industriali questa non stanca il palato e mantiene una certa freschezza in bocca! Quasi sicuramente i tuoi amici l’hanno già assaggiata, anche se non tutti la chiamano così! Un abbraccio e a presto, buon Agosto anche a te!