
Ciclicamente vengo accusata di nutrire una insensata passione per quei dolci dimenticati, inghiottiti dal tempo e dalle produzioni industriali. La dolce metà sostiene che se sono caduti nell’oblio è perché non si sono meritati la sopravvivenza. Secondo lui sono Perduti semplicemente perché non facevano leccare i baffi a nessuno… e piano piano si è smesso di farli. Io invece sono convinta che fin che c’è memoria c’è speranza! Certo, mi rendo conto di avergli propinato una serie di immangiabili ma fedelissime “suole zuccherate”, poi finalmente ho capito che nella gastronomia la versione “filologicamente corretta” non è sempre la migliore, o almeno quella che ci piace di più!



Per me questi dolci antichi e perduti hanno un fascino irresistibile e accolgo con entusiasmo il tuo nuovo angolino. Molto bella e ricca questa torta. Ma dove le trovi le ricette?
belli da fare forse con le opportune modifiche ma è bello farli vivere in un tempo non più loro,bravissima e grazie
Ecco, io sarei spesso in vacanza nella tua isola dei dolci sperduti, ci starei tanti giorni, mi metterei lì ad assaggiare ogni ricetta, sentendo la storia che porta con sè, rapita dai tuoi racconti…
Adoro questo approccio vintage alla cucina, fatto di polvere che si soffia via e (ri)scoperte… spesso quello che è nascosto tra le pieghe del tempo sa stupire e grazie per averlo ricordato qui! Intanto taglio una fetta… 🙂
Mi piace da impazzire il tuo angolino dei dolci sperduti e quello che proponi oggi è qualcosa di strepitoso..non sai che darei x poterlo assaggiare, quasi quasi chiedo alla tua dolce metà di fare a cambio ^_^
Secondo me quello di riabilitatrice di dolci dimenticati è un bellissimo mestiere!
Pensa che il mio compagno è originario di un paese a 10 Km da Bra (Santa Vittoria d'Alba), e a Bra ci passiamo spesso, eppure non conoscevo questo dolce. Quindi grazie per avermelo fatto scoprire. La prossima volta che vado a trovare gli suoceri provo ad indagare…
Buona serata
Ma che bel dolce, dev'essere davvero buono! Non lo conoscevo quindi mi segno la ricetta e mi procuro gli ingredienti per provarla 😉
Secondo me è bellissimo recuperare i dolci dimenticati, del resto mica ciò che si dimentica è sempre poco importante, anzi!
Complimenti per questo dolce particolare!
Grazie Natascia, il tuo entusiasmo mi fa molto piacere. Per le ricette: eh eh…sono un topo di biblioteca, leggo tantissimo, così mi segno sempre nomi e storie curiose. Se c'è l'occasione approfondisco, mi documento (in interneter, ma soprattutto tra la carta) e infine passo alla cucina! I libri sono sempre una risorsa incredibile!
Grazie a te per essere passata di qui!
Grazie Francesca…ci capiamo in fatto di storie, nuvole, fantasie e vecchi libri dalle pallide copertine! un abbraccio dall'isola dei dolci sperduti!
Super Consu…anche tu non scherzi in fatto di dolci!! un bacione!
Ma davvero Giulia? Anche la mia dolce metà è della zona…Piemontesini doc!!!Prova a chiedere ai suoceri, poi fammi sapere…è poco conosciuto, ma è tipicissimo di Bra (da almeno un centinaio di anni!). Un abbraccio
Dai Valeria…sono sicura che non ti deluderà, poi è davvero versatile…nel senso che il ripieno puoi modificarlo in tantissimi modi: la sua forza è lo scrigno di pasta! Aspetto tue notizie allora!
Grazie Cristina…la penso come te: tante volte cadono nel dimenticatoio proprio le cose migliori! a presto!
Tesorino, ciao. Vorrei, anche in affitto, un casetta sulla tua isola :-). Io ho un libro stupendo di ricette della mia terra, dove l'autrice ne riporta parecchie risalenti addirittura ai primi dell'800. E le ha provate tutte…meraviglioso. Come potrebbe questa delizia non far leccare i baffi? Ahi, ahi, dolce metà betullesca ;-). Comunque, grazie alla tua ispirazione (quanto ti adoro, mia musa ispiratrice <3 <3 <3!!!) ho scritto un nuovo post :-*. Un bacino, amica carissima <3
che bella la tua isola! mi piace scoprire il mondo e la storia attraverso i dolci: continua a rispolverare ricette!
PS: credo proprio che la tua dolce metà non possa non aver apprezzato questa brioche così profumata 😉
Mi piace questo approccio ai dolci dimenticati. Bellissima la tua idea dell'isola dei dolci sperduti. Verrò a visitarla ad ogni post. E se se caso ti interessano quelli sperduti del vicentino, ho un librino che farebbe la caso tuo e se ti interessa te lo fotocopio. Ciao Betulla !
Siiiiiii davvero mi manderesti il librino??? accoglierei volentierissimo i dolci sperduti vicentini sulla mia Isoletta! Grazie per le tue belle parole: questi dolci dimenticati sono quasi sempre imperfetti e bruttarelli (penso alle tue magnifiche torte e arrossisco), ma mi piace salvarne memoria e sapore in questo angolino di blog! a presto carissima
Ciao Valentine, questa volta la dolce metà non si è lamentata troppo! eh eh…A presto dolce Valentine!
Ciao, io sono proprio di Bra e il mio bisnonno era un pasticcere: il salot era uno dei dolci che lui preparava, mia mamma me ne parlava giusto ieri, e io x la curiosità ho cercato questa torta in rete e così ti ho trovata… Grazie! Proverò a prepararla x la mia mamma!
Cara Laura…che reponsabilità: spero davvero che la mia ricetta possa assomigliare, almeno vagamente a quella che ricorda la tua mamma! Per esperienza so che è sempre molto difficile azzeccare un "sapore della memoria"…soprattutto se di mezzo c'è il tempo e tante emozioni!!! Avrai visto anche tu che le ricette di questo dolce non sono molte (neanche in rete)…e quelle che ci sono sono molto differenti tra loro. Per fare un Salot più fedele ti consiglio la confettura di albicocche, e poi mi farebbe davvero piacere se tu mi dicessi com'è andata…Ci tengo moltissimo! Intanto Buon Salot, sono contenta che tu mi abbia scritto (e trovata) grazie a questo adorabile dolce! a presto…
Sono inBra nata ma il Salòt dell’Epifania non l’ho mai sentito nominare,mia mamma era un’ottima cuoca
ed io ho ereditato la passione per la cucina e per i dolci in particolare,proverò a fare questo dolce appena ho tempo. Solo oggi ho scoperto il tuo Blog che mi “intriga “parecchio,vorrei tanto conosceti ,sei una persona speciale.Buon llavoro
Cara Agnese, grazie mille per i complimenti…Io sono un topo di biblioteca anche per i libri di cucina, lo scorso anno ne ho trovato uno che parlava dei vecchi dolci regionali tipici delle festività…c’era questo Salot e ho deciso di farlo. La pasticceria che ancora lo produce dovrebbe essere Converso…ma io non sono molto pratica di Bra città, per cui non so neppure se esiste ancora! Spero che il dolce ti venga bene (è buonissimo anche con semplice confettura di albicocche). A me era piaciuto molto, e come hai visto ho un po’ la passione per questi dolci dimenticati…spero anche io di conoscerti presto! Sarebbe sicuramente molto interessante chiacchierare di cucina con te!