Fammi vedere il tuo frigorifero e ti dirò chi sei! Non è una proposta indecente…è uno dei miei “metri” per valutare una casa e i suoi abitanti. Lo so, è un po’ assurdo… ma c’è chi guarda le scarpe delle persone, chi i calzini, chi fissa le unghie, chi valuta le borse, chi ispeziona il bagno, chi da i voti alla camera da letto…e io, se capita, sbircio il frigorifero.
Per prima cosa l’odore, che proprio non ci deve essere. Non posso sopportare il burro che sa di mela, la mousse di cioccolato bianco con nuance di peperone e la lattuga al Bleu di Capra. Non sto romanzando, sono cose che mi sono capitate davvero!
Seconda cosa: l’ordine e una rigida separazione in “caste alimentari”. Mi piacciono i frigoriferi rigorosi, con una divisione sensata degli alimenti che consideri sia le differenti fasce di temperatura sia la distinzione crudo/cotto (le uova tra i formaggi turbano i miei sonni quasi quanto la stratificazione di cibi modello “scavo archeologico”, con gli acquisti recenti a galleggiare su reperti antichi e scaduti).
Detto questo, come faccio io a essere contenta quando mi mettono nel piatto una “quiche svuotafrigo”? Non riesco proprio ad andare oltre all’espressione figurata…che già è brutta oltre ogni limite. Io quando la sento comincio a pensare cose acide come il latte scaduto, tipo: “tu comincia a tenere in ordine il tuo frigo, vedrai che non hai bisogno di buttare fossili alimentari in una torta. Ma poi perché tu devi fare ordine e io devo mangiare un’accozzaglia di sapori legati alla bell’e meglio da uova e panna?”
Alla fine oltre a trovare terribilmente brutto il modo di dire (non si può chiamare Quiche Fantasia? troppo semplice?), io nelle ricette svuota frigo non ci credo. Non mi capita mai di trovare “casualmente” nel mio frigo: pasta brisé, uova, latte, panna, prosciutto (pancetta o trita), verdure, Parmigiano, formaggi vari, olive, sott’oli….C’è un problema di approvvigionamento direi, perchè se sono nel frigo è perché voglio farci qualche cosa…o comunque voglio mangiarli in tempi ragionevoli, senza l’affinamento con aria forzata a 4°.
Insomma, dopo mezza pagina di tirata per sbugiardare questa “creatura mitologica” che è la tortasalatasvuotafrigo avrete capito che per me le quiche devono essere fatte con ingredienti freschi, buoni e ancora commestibili. Li compro addirittura apposta…e alcuni non passano neanche dal frigorifero e saltano direttamente nel forno!!!
p.s: per prevenire gli odori il mio trucchetto della nonna è una ciotolina piena di bicarbonato di sodio: è un assorbi-odori formidabile e super economico. Sull’argomento frigo esiste poi una miniera di informazioni a cielo aperto: il sito del Ministero della Salute. Certo il decalogo sulla sicurezza del frigorifero può sembrare un’ovvietà… quasi quanto usare ingredienti freschi per fare una quiche!
Ultimamente sono invaghita per queste bietole da costa rosse (esistono anche gialle/arancio, bianche e ogni tanto si trovano mazzetti di “Costine Arcobaleno”). Il sapore non cambia molto rispetto alla classica bieta verde, anche se il gambo risulta più consistente e croccante. La sostituzione dello yogurt al posto della panna nell’apparecchio(composto legante fatto di uova, latte e panna) cambia completamente la consistenza della quiche che rimane più soffice e leggera (sia nel sapore che nei grassi).
QUIQUE CON BIETE ROSSE, BRIE e YOGURT
Ingredienti:
un disco di pasta brisè (qui la ricetta per farla in casa)
2 mazzolini di biete rosse (200 gr circa)
125 g di yogurt intero (un vasetto)
100 g di formaggio Brie
100 ml di latte intero
2 uova
1 scalogno o una cipolla piccola
sale pepe bianco macinato fresco
Procedimento:
-Affettare sottilmente lo scalogno o la cipolla e tenerlo da parte, nel frattempo mondare le biete rosse,e tagliarle a pezzetti di circa 1 cm. In una padella antiaderente scaldare un cucchiaio di olio extravergine di oliva, farvi appassire lo scalogno e subito versarvi sopra le biete rosse. Ripassare il tutto molto rapidamente e fare raffreddare.
-Accendere il forno e portarlo a 180°.
-Stendere la pasta brisè fino ad ottenere un disco sottile adatto a coprire il fondo di una tortiera da 22 cm di diametro. Sistemare la pasta su un foglio di carta da forno e bucherellarla con i rebbi di una forchetta.
-In una ciotola capiente mescolare con una frusta lo yogurt, il latte e le uova. Salare e pepare secondo i gusti.
– Trasferire sul fondo della torta le biete cotte, poi distribuire le fettine di Brie in modo armonioso. Coprire il tutto con l’apparecchio allo yogurt.
-Infornare per circa 35 minuti, o comunque fino a che la crosta non sia dorata!
Marzia Allietta (MAllie) dice
Betullina, mi fai morire dalle risate 😀 il mio frigo non è ordinatissimo – avevi dubbi? – ma brilla di luce propria per quando lo lustro…eppure una crosta di formaggio avanzato ogni tanto la trovo lì che si nasconde…e allora, se è in sitonia con il resto, la butto in una torta salata 🙂 ma hai proprio ragione: se decidessimo cosa preparare e organizzassimo la dispensa di conseguenza, si eviterebbero un sacco di sprechi e anche certe torte salate fatte a casaccio. Betullina salva frighi, io ti adoro! 🙂 un abbraccio forte forte…ma sai che lo yogurt in una torta salata non l'ho mai messo?
Miss Mou dice
Betu mi hai fatto scoppiare a ridere e prometto solennemente di non farti mai vedere il mio frigo hahaha.
Buona questa quiche non svuota frigo :***
Cristina D. dice
Potrei sottoscrivere parola per parola ! Mi viene la pelle d'oca a pensare anche alle pietanze nate come "riciclo". Io cucino partendo da un'idea. E metto in tavola quanto serve per quel pasto. Ma sono una bestia rara da questo punto di vista. L'unica cosa che mi trovo a riciclare sono…i maledetti albumi ! Ciao Betulla ! Continua così !!
consuelo tognetti dice
Troppo simpatica la tua introduzione 🙂
Splendida quiche 🙂