«Ma dove trovi tutte queste belle bacuccate che si vedono sul Betullablog?». Mi sono sentita fare questa domanda moltissime volte, specialmente quando pubblico post un po’ particolari, che raccontano di libri antichi e ricette desuete con taante ciance e foto suggestive…finalmente mi sono decisa a trasformare quella che è la mia solita risposta in un post pieno zeppo di foto curiose. Ebbene sì quasi tutte le bacuccate di carta che vedete qui su www.betulla.eu (libri, stampe, cartoline, ma anche antichi ricettari, e piccoli oggetti di antiquariato/modernariato…) provengono da questo delizioso, storico, mercatino di Torino che si chiama (nomen omen) “Il Libro Ritrovato”! Ogni prima domenica del mese sotto i portici di Piazza Carlo Felice (esattamente davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova) va in scena questa mostra/mercato interamente dedicata alla carta e al piccolo collezionismo. Gli espositori non sono sempre gli stessi, in ogni caso a seconda delle edizioni ci sono più o meno un centinaio di bancarelle strabordanti di libri usati, fuori catalogo, nuovi a metà prezzo, pubblicità, fumetti, francobolli, vinili… Insomma tutto quel che è di carta, preferibilmente attempato e fuori moda, ma anche molto di più: la regola aurea di ogni mercatino delle pulci (come di ogni libreria indipendente) è quel che Mark Forsyth ha definito come “L’ignoto Ignoto”, ovvero il piacere di trovare quel che non sapevi nemmeno di cercare. Ecco, ovviamente il mercatino del “Libro Ritrovato” è esattamente così: non c’è una volta che io ci vada con l’idea ci trovarci qualcosa di preciso. Eppure non c’è una volta che io torni a casa a mani vuote! Nella sua anima da bazar c’è un qualcosa di babelico, decadente e misterioso, che sfugge al rigore ordinato di un luogo di compra vendita tradizionale. Un qualcosa che affascina le persone come me, che una volta ogni tanto hanno bisogno di andare a zonzo con quello che io chiamo “lo spirito del safari”, e cioè con la voglia di farsi sorprendere dai libri che, per caso, fortuna o destino incontreranno sulla loro strada.

Definita l’attitudine richiesta (guai ad aspettarsi qualcosa), direi che è utile passare “all’ambientazione”, ovvero i portici intorno a piazza Carlo Felice. Oltre a rendere il mercatino unico, i portici fanno in modo che “il libro ritrovato” si svolga con qualunque condizioni meteo: grazie a loro la carta è al riparo dalle intemperie in inverno e all’ombra in estate (e lo stesso dicasi per “les flâneurs” che vi si aggirano a caccia di tesori in ogni stagione). Ufficialmente il mercatino dura dalle 8 del mattino sino alle 17. Ora la verità è che i collezionisti duri e puri, ci vanno comunque prestissimo, e a volte cominciano a frugare mentre gli espositori stanno scaricando la merce; d’altro canto molti banchetti iniziano a sbaraccare tutto già intorno alle 14 (soprattutto in autunno/inverno). Quindi, se siete persone normali e come me la domenica mattina dormicchiate volentieri, e un po’ di più che in settimana, vi consiglio le ore centrali della mattinata: tra le 9,30/10 e le 13 farete avrete tutto il tempo di fare un bellissimo giretto rilassato e fruttuoso.
Io mi porto sempre uno zainetto ultra leggero e compatto con dentro una borsa di stoffa piegata come eventuale extra: molti dei venditori non sono librai professionisti, cioè nella vita fanno tutt’altro, e non sempre sono ben organizzati nel fornirvi la borsa più adatta per trasportare fino a casa il vostro bottino di libri. Siccome non c’è niente di peggio che essere in giro in centro a piedi tutto il giorno, o sui mezzi con borse di libri pesanti e ingombranti, io preferisco sempre organizzarmi in anticipo. Le altre due cose che ho sempre in borsa sono uno spray/gel disinfettante da usare sistematicamente dopo aver sfogliato, rovistato, ispezionato e girato montagne di libri&C., e poi un po’ di contanti. Lo preciso perché ormai sono talmente abituata al denaro elettronico che solo davanti ad acquisti di pochi euro mi rendo conto di essere a tasche vuote (comunque sono davvero tanti i banchi che accettano bancomat/carte o Satispay).

Per quanto riguarda gli acquisti veri e propri io ho una serie di “buone pratiche” che ho messo a punto con il tempo (e a mie spese). Scritte fanno molto ridere, non vorrei finire col fare l’Aranzulla dei libri bacucchi, ma ormai sono in ballo, e vi racconto proprio tutto con dovizia di stramberie!
1. È bene chiedere SEMPRE al libraio se è possibile dare un’occhiata e prima di prendere in mano i libri. Sembra una quisquilia, ma la buona educazione non lo è mai!
2. Se un libro mi interessa chiedo chiaramente il prezzo (sì anche se era sotto al cartello “TUTTO A 1 EURO”! o se il libro aveva un’etichetta specifica: è sempre meglio chiedere, non si sa mai se il libro è stato spostato, o magari ha un prezzo in scudi, in rupie o ancora in lire)! Se sotto i 10 euro lo prendo a cuor leggero, se sopra preferisco fare un rapido controllino ai prezzi che si trovano on-line, in modo da rendermi conto se è o meno un buon affare (in media ad un mercatino si trovano prezzi molto più bassi -sino a un terzo- che sulle piattaforme più comuni, e sulla bilancia considerate anche che non avrete spese di spedizione e rogne di posta, corrieri e ritiro pacco). Dipende anche dal venditore e dall’entità della spesa, ma a volte chiedo un po’ di sconto! Mia mamma dice: «tu tenta, mal che vada ti dicono no!», ma io non sempre sono disinvolta con il “mercanteggio” da suq, quindi ascolto l’atmosfera del momento prima di sbilanciarmi…
3. Ispeziono con cura il volume, sfogliandolo e controllando pagine, rilegatura, bordi, copertina per controllare se è integro. Eventualmente chiedo conferma, se manca qualche parte/pagina ovviamente chiedo uno sconto eclatante: questo vale solo per libri che non sono di lettura, ma che prendo per altri scopi tipo collage, pittura, illustrazioni&C. (sempre meglio tenere a mente il guazzabuglio generato da “Gli incantesimi di Astoroth” magico libro diviso a metà di “Pomi d’ottone e Manici di scopa”)!
4. Annuso il libro. Ora prendetemi anche per matta, ma chi acquista libri vecchi e vuole anche conviverci non può portarsi in casa libri che sanno di cantina, ammuffiti o maleodoranti. I libri, anche usati, vecchi e centenari, devono sapere di buono, di carta, di legno, al massimo di polvere: in caso contrario rimarranno lì. Se il venditore mi guarda perplesso mentre annuso il libro io lo dico chiaramente: «abbia pazienza, ma non posso tirarmi dietro roba che puzza». Fine.
5. Fare quattro chiacchiere. I librai sono una risorsa preziosa e inestimabile. Prima di essere venditori, sono quasi sempre grandi appassionati. Hanno in testa il nostro stesso tarlo: la carta, le parole! Amano i libri e spesso sono felici di parlarne, di condividere storie, avventure ricerche. Ho imparato moltissimo da tanti di loro solo sforzandomi di andare un po’ oltre a quella che all’inizio vivevo come un semplice, timido, acquisto. Come mi disse una volta un espositore: «chi viene a curiosare tra i libri non ha mai fretta»!
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Dopo tutti questi passaggi, più lunghi a dirsi che a farsi, se sono convinta acquisto il mio bel librino e già mi gusto il piacere di tornare a casa, dargli una spolverata e trovargli un posticino accogliente nella mia biblioteca, in attesa di leggerlo, studiarlo o cucinarlo…😉 Qui di seguito vi faccio vedere un po’ di foto per farvi capire il genere di cose che si possono trovare a “il libro ritrovato”. Spero di avervi raccontato al meglio e “con incanto” questo appuntamento mensile con la carta che ispira moltissimo il mio piccolo blog… e magari anche di avervi dato qualche buon suggerimento per una bella giornata (a Torino oltre a “il libro Ritrovato” la prima domenica di ogni mese c’è anche “Piazza Vittorio” mercato del piccolo antiquariato, e “San Salvario Emporium” in Piazza Madama Cristina…l’ideale per una dolce lunga passeggiata domenicale tra mondi bellissimi).
A presto amici, augurandovi sempre, tante buone letture!
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Come sempre NON ho alcun legame commerciale con i marchi e le attività citate: #noadv significa che questo post NON è sponsorizzato o realizzato in collaborazione. Questo è un post di ciance e di opinioni personali e lunatiche, io NON vendo quello che vedete in foto, né so darvi i nomi degli espositori: l’unico modo per provare a trovare queste cose è frequentare assiduamente e con infinita pazienza ed entusiasmo il mercatino! 😉


















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