
Approfitto della giornata uggiosa per proporvi un piatto che sembrerebbe richiamare brume autunnali e primi freddi, non la quasi estate a cui ci affacciamo. In realtà io sono una grandissima fans delle minestre estive (sostengo che la freschezza delle materie prime migliori incredibilmente le ricette). Dopo aver quasi ucciso ladolcemetà con con minestrone bollente il mese di agosto del nostro primo anno di vita insieme ho capito che basta farle intiepidire per adattarle al clima subtropicale delle nostre estati! Il fatto che bisogna anche cuocerle sul fornello, surriscaldando la cucina è un altro problema: tra me e me accarezzo l’idea di un “fornelletto sul balcone”… ladolcemetà giustamente fa orecchie da mercante, sottolinea l’ottima areazione della nostra cucina e insiste sul fatto che una sauna ogni tanto -magari aromatizzata al finocchio- fa anche bene!!!

Ritorno sull’argomento delle erbe aromatiche (fresche e secche). Qualche tempo fa mi sono incantata su un libro di Jamie Oliver in cui le prime pagine erano dedicate a una sorta di “dispensa minima” che è bene avere a disposizione per spaziare nel mondo dei sapori. Con questo progettino condivido la mia dispensa di sapori e ingredienti, e dopo il Basilico, passo ai Semi di Finocchio. Devo dire la verità, l’Anetolo (olio essenziale contenuto nella droga), va maneggiato con cura e parsimonia. Non amo molto quelle salsicce ai semi di finocchio o quei biscotti “anicini” dal sapore troppo marcato (l’anetolo è talmente forte che potrebbero mescolarci il cartone pressato e nessuno si accorgerebbe di mangiare una cosa non commestibile!). Detto questo i semi di finocchio sono un alleato prezioso per la mia cucina e per il tratto gastroenterico mio e di chi si siede alla mia tavola. Sì, questo è uno di quei casi in cui utile e dilettevole vanno a braccetto: le caratteristiche aromatiche di questa droga sono le stesse che la rendono amica del nostro intestino.
Insomma, semplifico ma la storiella è: la natura ci ha dato certi buoni alimenti, che però arrivati nel nostro intestino diventano pabulum per batteri produttori di gas, così ci ha dato anche i semi di finocchio che contengono anetolo e fencolo, dalle caratteristiche batteriostatiche, capaci cioè di contrastare disturbi dispeptici, metereoismo e spasmi intestinali.
Quindi alimenti come cavoli, cipolle, legumi, cereali, cavolfiori, castagne che producono una maggiore quantià di gas nel colon non daranno problemi se nei dintorni del pasto c’è qualche seme di finocchio… Sotto forma di infuso (freddo o caldo), oppure direttamente come aroma nella preparazione/cottura del piatto.
La ricetta di oggi è fatta con un prodotto che mi è molto caro, il “Fagiolo Cuneo I.G.P” : coltivato in 183 comuni della provincia Granda ai piedi delle Alpi Marittime, dove la forte escursione termica lo rende molto pastoso e con un sapore delicatissimo.
ZUPPA DI FAGLIOLI CON SEMI DI FINOCCHIO
Ingredienti per 2 porzioni:
250 g di Fagioli Cuneo I.G.P lessati (sostituibili con borlotti, cannellini)
brodo vegetale (600/800 ml circa)
uno scalogno
½ gambo di sedano (meglio se con foglie verdi)
2 spicchi di aglio
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
sale pepe nero
Procedimento:
– Se partite dai fagioli secchi occorre cominciare a pensare a questa ricetta la sera precedente: mettere a bagno i fagioli in acqua fredda e lasciarceli tutta la notte. Il giorno seguente sciacquare i fagioli, metterli in una casseruola capiente, coprirli d’acqua e farli sobbollire dolcemente per circa 50 minuti. Se usate i fagioli freschi (meglio appena sgranati), coprirli di acqua fredda (senza aromi e senza sale) e dal momento dell’ebollizione farli cuocere dolcemente per circa 45 minuti (devono essere teneri ma non sfaldasi). Se usate i fagioli in scatola presto fatto: aprire, scolare e sciacquare bene i fagioli 😉
-Mettere i fagioli bolliti in una pentola (meglio se di coccio smaltato), insieme a uno scalogno diviso a metà e a mezzo gambo di sedano. Coprire il tutto con un buon brodo vegetale caldo (io lo faccio con il mio dado veg che trovate qui). Occorreranno tra i 600 e gli 800 ml di brodo. Iniziare con 600 ml, poi eventualmente se ne può aggiungere altro dopo. Accendere il fornello a fuoco dolce.
– Nel frattempo in un mortaio (o in una scodellina) pestare due spicchi d’aglio pelati e tagliati a metà con mezzo cucchiaino di semi di finocchio. Bisogna ottenere una pasta verdina e profumatissima.

-Aggiungere questo “pesto” aromatico ai fagioli, mescolare bene con un cucchiaio di legno e fare sobbollire per circa 20 minuti (o comunque sino a che i fagioli non siano ben cotti). La zuppa deve essere sempre piuttosto liquida, quindi eventualmente aggiungere brodo caldo.
-Condire con sale, e un pizzico di pepe nero e servire in piccole scodelle con un filo di olio extravergine d’oliva. É ideale anche tiepida, mentre facendola asciugare più si ottiene un buon contorno, ottimo accompagnamento per spezzatino di maiale.
(Volendo rendere più sostanziosa il piatto si può mettere nella scodella una fetta di pane rustico appena tostato e strofinato con aglio).
Ah la zuppa di fagioli …..se poi fatta secondo i dettami dei miei nonni veneti, una vera prelibatezza!
peccato che in casa Fiordisambuco la apprezzi solo io…E l'idea di una scodella di zuppa, profumata con le erbe aromatiche, in una di queste sere bagnate dai temporali non è da scartare.
Claudette