
Vogliamo libri scritti per noi che dubitiamo di tutto, che piangiamo per un niente, che sobbalziamo per ogni minimo rumore alle spalle.
Vogliamo libri che al loro autore siano costati molto, libri in cui si siano depositati i suoi anni di lavoro, il suo mal di schiena, i suoi punti morti, qualche volta il suo panico all’idea di perdersi, il suo scoraggiamento, il suo coraggio, la sua angoscia, la sua tenacia, il rischio che si è assunto di sbagliare
Vogliamo libri splendidi che ci tuffino nello splendore del reale e lì ci tengano avvinti; libri che ci provino come l’amore sia all’opera nel mondo accanto al male e totalmente contro di lui, anche se a volte non si capisce, e che lo sia sempre, tanto quanto il dolore lacererà sempre i nostri cuori. Vogliamo buoni romanzi.
Vogliamo libri che non ignorino niente della tragedia umana, niente delle meraviglie quotidiane, libri che ci facciano tornare l’aria nei polmoni
E se anche ne uscisse uno ogni dieci anni (…), a noi basterebbe. Non vogliamo altro”
Da “La Libreria del buon romanzo”, di Laurence Cossé.
Argomento: Aiutanti magici. In cucina, nella vita e per la mente (rispettivamente: dado&C. , Amici e Libri). Così finisce che per strampalate associazioni in questo post ci metto tutto: la ricetta del dado umido, un pensiero per la mia amica Daniela e tutti quei bei libri che leggo, spero di leggere o devono essere ancora scritti.
Indispensabili tutti e tre. E preziosi…come una buona minestra, come chi ti offre la sua casa senza neanche conoscerti (e diventa un sorriso costante della tua vita), come un autore che scrive quello che tu non sei mai riuscito a esprimere.
DADO VEGETALE UMIDO
Ingredienti:
(Il peso si riferisce a verdure pulite)
-500 g di carote
-500 g di cipolle
-500 g di zucchini
-500 g di pomodori
-250 g di sedano
-250 g di prezzemolo
Aglio (qualche spicchio) e 5 o 6 foglie di basilico secondo i gusti
-625 g di sale fino
N.B: queste proporzioni tra le verdure sono puramente indicative e personali (caso, gusto e necessità). Questo vuol dire che se preferite aumentare il sedano e eliminare la cipolla, o aggiungere porri, peperoni… non c’è nessun problema, il dado verrà bene lo stesso e sarà ancora più vostro! Bisogna solo ricordare che occorrono sempre 250 gr di sale fino ogni 1kgr di verdura pulita (qualunque essa sia).
Procedimento:
-Lavare* e mondare bene le verdure intere. Asciugarle con cura, poi tritarle finemente con mezzaluna/trinciante e pazienza (guardate i pezzettini della foto). Per il pomodoro eliminate buccia e semi (sbollentarli qualche minuto facilita l’operazione). Man mano mettere le verdure tritate in una terrina capiente, pesate il tutto e infine aggiungete il sale fino in proporzione. Mescolate bene . Allargate il composto così ottenuto su un tagliere da cucina (o su alcune teglie da forno). Fate riposare circa 24 ore prima di riporre in vasi già sterilizzati.
Questa quantità di sale dovrebbe garantire la conservabilità del dado a “crudo”… io però ho preferito mettere il tutto in vasetti piccoli (150 gr) e sterilizzare**! Altre soluzioni sono distribuire il composto in vaschette per fare i cubetti di ghiaccio e congelare il dadi in pratiche mono-porzioni pronte all’uso, oppure ridurre decisamente le dosi e conservare i 2 o 3 vasetti ottenuti in frigorifero!
Ah, ancora una cosa: ricordatevi di non aggiungere altro sale alle minestre o ai sughi che preparate con questo dado!
*Dato che questo dado si può anche conservare “a crudo”, meglio lavare la verdura con acqua e bicarbonato (1 cucchiaino per ogni litro d’acqua), che aiuta a eliminare le particelle di terra, cere e residui sulla superficie degli ortaggi.
**Sterilizzazione: procedura che consiste nel sottoporre ad alte temperature un composto già invasato ed ermeticamente chiuso . Occorrono una pentola capace e alcuni vecchi strofinacci necessari ad avvolgere i vasetti perché non si rompano durante la lunga bollitura. L’acqua usata per la sterilizzazione deve essere già calda se il contenuto da sterilizzare è caldo, altrimenti, come per il dado, sia l’acqua che i vasi chiusi vanno messi sul fuoco a freddo. L’acqua deve sempre superare di almeno 3 cm il coperchio dei barattoli immersi nella pentola (se durante la bollitura il livello dovesse abbassarsi provvedete ad aggiungere altra acqua bollente). A partire da quando l’acqua comincia a bollire calcolate il tempo per la sterilizzazione (30 minuti circa, per vasetti piccoli). Una volta trascorso questo tempo spegnete il fuoco e lasciate i vasi a bagno fino al completo raffreddamento dell’acqua.
Prima di riporre in dispensa o cantina controllate che la sterilizzazione sia avvenuta con successo (la capsula che chiude il vasetto non deve fare “clik clak”, ma rimanere ferma e concava). Etichettate e riponete i vasetti (che così sterilizzati si conservano anche per 1 o 2 anni).
E son preziosi sì! 🙂
Come son preziose le tue spiegazioni per il dado fatto in casa 🙂
Grazie!
Il dado fatto in casa…utile oltre che sano, visto che i dadi in commercio sono glutammato e poco altro!! Bravissima, tesoro!! Un bacino