Decorare la casa, decorare i biscotti, decorare i regali, i biglietti di auguri e anche addobbare un po’ noi stessi. Questo periodo è tutto un’aggiunta, una miglioria, un lustrino in più che fa brillare anche le cose più piccole. Riflettevo su quale fosse per me la “decorazione” natalizia più bella…Volete saperlo? Non c’è pallina di vetro, luminaria, paillette, o ricciolo di ghiaccia reale che tenga: la decorazione più bella del Natale è il suo profumo di agrumi, neve, cannella, spezie, resina, biscotti, cera d’api, muschio e cioccolato…
Tutto insieme, tutto mescolato per rendere speciale questi giorni!
E per rimanere in tema di profumi del forno, e atmosfera da giorni di festa entriamo in punta di piedi in una bella cucina rustica, quella di una delle case più tetre e misteriose della letteratura. Da Cime Tempestose di Emily Brontë:
“ Dopo aver fatto da cameriera alla nuova venuta, e aver messo i dolci nel forno e aver rallegrato la casa e la cucina con una bella fiammata, quale si addice alla vigilia di Natale, mi disposi a sedermi per divertirmi da sola a cantare degli inni, indifferente alle osservazioni di Giuseppe che considerava quei miei canti di letizia nient’altro che canzonette. […] Intanto io ero rimasta da sola. Mi deliziavo al ricco profumo delle spezie nel forno e ammiravo gli utensili di cucina che splendevano, l’orologio a pendolo, lustrato e decorato con l’agrifoglio, i boccali d’argento disposti su un vassoio, pronti per essere riempiti di birra drogata e calda per la cena, e soprattutto l’immacolata pulizia di quanto era particolare oggetto delle mie cure: il pavimento ben scopato e sfregato. Rivolsi dentro di me un meritato applauso a ogni oggetto…”
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