In vacanza leggo, e non cucino. Quindi, come già fatto a Natale, ecco cosa penso delle riviste di cucina che ho accumulato sul comodino in qualche giorno di relax. Dato che il viaggio era oltralpe, questo post riguarda i miei giornali (francesi) da vacanza.

Elle à table, n.87, 3,50 euro.
Già il loro sito è simpatico e ben fatto, ma il mensile è ancora meglio: belle foto, ottime idee e interviste/ricette preziose. Il giornale è diviso in tre grandi sezioni 1. Beau & Bon(dedicato alle diverse tendances, dagli oggetti di design, alle novità tra gli ingredienti, passando per le idee di una super foodblogger come Clotilde Dusoulier, per finire alle invenzioni di Christophe Felder che guida il lettore nella creazione di un magnifico uovo di cioccolato); 2. Côté cuisine (una parte di approfondimento sulla carne simbolo della Pasqua, 7 ricette di agnello, 3 salse e 6 possibili accompagnamenti del piatto; la presentazione di un libro molto stuzzicante “Quand Katie Cuisine”australiana di estro e di talento; e ancora scatolette di pesce, risotti e grandi classici al cioccolato alleggeriti in zucchero); 3. Évasion(reportage affascinante su Lyone -ovviamente lato gourmanddella città, cioè cioccolato, pasticcerie e delizie- e sul suo mitico cuoco, ovvero Paul Boucuse). Qualche difettuccio c’è anche qui, ad esempio i consigli sul risotto tipo: «questo è come andrebbe fatto un risotto, ma voi potete fare bollire il riso poi aggiungerci il burro», per un italiano sono un po’ ridicoli e collosi! Oppure l’idea di ridurre lo zucchero dei grandi classici al cioccolato non mi pare geniale (cioè sarebbe più furbo alleggerire sia grassi che zuccheri, no?). Nell’insieme però è un’ottima rivista di cucina: contemporanea, attenta all’attualità e anche alla tradizione. Ah, dimenticavo il gran finale finale, 16 fiches-recettesda staccare e conservare per avere il meglio del giornale sempre a disposizione (nelle librerie si trovano anche i contenitori appositi per le schede ricette). In una parola un classico: il Marieclairedella cucina.

Marmiton, n.10, mars/avril 2013, 3,90 euro.
Esiste da appena due anni, eppure è semplicemente adorabile. Dunque, per prima cosa carta riciclata, quindi opaca. Le foto comunque non ne risentono affatto, anzi molte sembrano più oneste e autentiche di quelle su carta patinata. Passando alla sostanza, si comincia con il Pepe di Kampot, reportage corredato dalle idee “piccanti” della redazione (tra le quali un vaso di limoni confit meraviglioso). Poi si incontrano 10 idee per dare al pane raffermo una seconda vita, un focus sulla chees-cake, uno sui pesci ricchi di omega3, e uno sulla maizena. Ed ecco che si arriva all’anima nera di questo numero: Très Très Chocolat, ci credete se dico che sembra di sentire il profumo di cacao sfogliando queste pagine? (molleux, macarons, soufflè, cookies, mousse, brownies…insomma tutto o quasi quello che vi può venire in mente al cioccolato). Segue l’altro dossier forte del giornale, cioè 45 ricette primavera (antipasti, primi e dessert). In mezzo Pasqua, conigli e ovetti, e anche un reportage sulla cucina d’altrove: il Giappone.
Per concludere non è un giornale che si lustra con collaborazioni e Chef à la mode, ma sinceramente la redazione sa il fatto suo, e le loro competenze bastano e avanzano. Le ricette si trovano anche sul sito, addirittura sul magazine pubblicano i commenti/varianti utili delle lettrici che hanno rifatto certi piatti. In una parola: indispensabile.

Régal, tous les plaisir de la table, n.51, févvrier/mars 2013, 3,90 euro.
Régal in francese vuol dire leccornia. E in effetti questo bimestrale è proprio uno spaccato di tutte le leccornie possibili e immaginabili che potete trovare in Francia: régalactu (ricette, ingredienti, libri, vini, appuntamenti e luoghi sulla cresta dell’onda); régalsaison (la stagione declinata in ogni variante, da quel che si trova al mercato, al sapere goloso degli artigiani dello zucchero); régalchef (tre chef e una giornalista svelano i loro segreti; uno dei tre è addirittura Christine Feber, maga delle confetture, che spiega il suo strudel); régalcuisine (cioè tutto il resto: crêpes, limoni, cibo corroborante…); infine régalerencontre (ristoranti, vitigni, vini e formaggi imperdibili completati dalla storia bizzarra di un raccoglitore di miele degli urali). Nell’ultima pagina della rivista delle carinissime Liste des courses,cioè delle piccole liste della spesa da tenersi nel portafoglio per ricordarsi cosa comprare per fare un certo piatto. In una parola: sguardo originale sulla France gourmande.

Cuisine Actuelle, Avril 2013, n.268, 2 euro.
Premetto che l’ho comprato solo per il prezzo molto basso rispetto alla media delle riviste di cucina francesi. In pratica è la versione un po’ scadente del nostro “Cucina Moderna”: un sacco di pubblicità, ricette abbastanza discutibili (tipo finte patatine con Ketchup = bastoncini di ananas con fragola), e consigli di questo o quella marca di cibo, coltelli o vino a ogni pagina. Non ci sono piatti strepitosi, e neanche collaborazioni o interviste importanti. Diciamo che più che un giornale di cucina è un giornale di prodotti moolto commerciali che gravitano intorno al mondo food. Con pochi euro in più si può avere di meglio. In una parola: inutile, da sfogliare mentre si guarda la tv, altra cosa inutile.
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