L’albero nel cortile
(Di Luigi Pirandello)
Un albero era nato, non si sa come,
in un angusto cortile presso una brutta
via affollata di vecchie case.
Quel povero albero s’era levato dritto dritto
sul magro stelo cinereo, con evidente sforzo,
con evidente pena, quasi angosciato nel
desiderio di vedere il sole e l’aria libera, dalla
paura di non avere in sé tanto rigoglio e
arrivare oltre i tetti delle case che lo
circondavano. E c’era arrivato!
21 Novembre, Festa degli Alberi.
Festa americana che arriva in Italia alla fine dell’Ottocento. Lasciamo da parte per un momento l’efficacia o meno di educare la popolazione al rispetto e all’amore del patrimonio boschivo attraverso una celebrazione istituzionale. Rimane il ricordo di un giorno di sole, di una gita fuori dalla scuola, di bambini che corrono giocano e scavano piccole buche con le guardie forestali. Oggi mi sono chiesta: chissà se esiste ancora l’Arbor day ? Chissà come sta quel pino piantato tanti e tanti anni fa durante la festa degli alberi in una minuscola scuoletta di montagna? Sarà arrivato al sole all’aria libera? Sarà cresciuto? Potrei andarlo a trovare un giorno…
Intanto, per celebrare nel mio piccolo questa giornata ecco una ricetta con quanto di più simile ad un albero ho trovato tra le mie foto/ricette: rosmarino sott’olio. O meglio: olio d’oliva extra vergine aromatizzato al rosmarino. Lo so, a vederlo così sembra più una di quelle palme tropicali intrappolate dentro alle serre del Jardin des Plantes parigino, ma accontentatevi.
Dunque si tratta di un vero aiutante magico in cucina, perchè è un condimento utilissimo per molte preparazioni (senza contare che è anche un’idea simpatica per realizzare un regalino fatto in casa). Io l’ho fatto in piena estate, per catturare e mettere sott’olio i profumi migliori, ma un rametto di rosmarino non è difficile da trovare neanche adesso. Dunque, molto semplicemente ho preso uno o due rametti di rosmarino li ho sciacquati sotto l’acqua e li ho asciugati con molta cura (se il rosmarino proviene da un orticello di casa lontano da auto e smog questo passaggio si può saltare), li ho messi dentro una bottiglietta da mezzo litro e ho ricoperto il tutto con del buon olio extra vergine d’oliva. Bisogna fare in modo che l’olio copra bene tutto il rametto. Poi ho chiuso la bottiglia e l’ho lasciata in dispensa per 15/20 giorni. Dopodichè ho tolto il ramoscello (se rimane troppo in infusione tende ad rendere amaro l’olio), e mi sono trovata con il mio buon olio aromatizzato pronto.
Io lo uso principalmente per fare un velocissimo “ragout piemontese“. La ricetta viene dritta dritta da un simpatico ristoratore, uno di quelli che fanno le cose per bene, e che quindi non hanno nessuna paura a spiegare le ricette…perchè appunto non ci sono segreti.
RAGù di Salsiccia con OLIO EXTRAVERGINE AL ROSMARINO
Ingredienti:
25 cm di salsiccia
2 pomodori
2 spicchi d’aglio
olio extra vergine d’oliva
olio al rosmarino
sale q.b
formaggio grattugiato
Procedimento:
-Disfare la salsiccia (farla uscire dal budello e schiacciarla con una forchetta). Scaldare un filo di olio d’oliva in un padellino anti aderente con due spicchi d’aglio, fare cuocere la salsiccia mescolando con un forchettone di legno fino a che non è ben rosolata.
-A parte sbollentare per due minuti in acqua bollente i pomodori. Privarli della buccia e dei semi e tagliarli a dadini (concassè).
– Fare cuocere la pasta che si vuole servire (l’ideale sarebbero i “Tajarin” piemontesi fatti a mano…cioè pasta all’uovo, ma come vedete io ho provato con delle caserecce ed è ugualmente buonissimo).
– In una ciotola capiente mettere un cucchiaio di pomodoro concassè,la pasta scolata, aggiungere la salsiccia calda e ben cotta. unire il resto del pomodoro. Mescolare delicatamente. Condire con olio al rosmarino e formaggio grattugiato secondo i gusti. Impiattare.
Anonimo dice
Non sono un'esperta di cucina.. l'unica cosa che posso dirti è che olio deve essere strepitoso (adoro l'odore del rosmarino) e.. la foto è bellissima! 🙂
Tatì
Daniela Sarale dice
ciao mi hanno regalato i paccheri dell'associazione "Libera", se li riempio di questo ottimo ragù e li inforno?
buona giornata cara betulla e anche a tutti gli altri
daniela
Betulla dice
Ahh che belli quei paccheri giganti. Con questo ragout saranno buonissimi … solo lo farei un po' più "pomodoroso"per renderlo più umido e morbido!Poi magari qualche fiocchetto di burro e una passatina sotto al grill del forno migliorerebbero il tutto!fammi sapere come vengono! un abbraccio
Betulla
Diego Jagod dice
Bella foto!