
Side è un’antica città dell’Anatolia meridionale nella regione della Panfilia. Ma Side, secondo lo Pseudo-Apollodoro, è anche il nome della prima sposa di Orione, cacciata poi nell’Ade (e trasformata in una pianta di Melograno) da Era, per aver rivaleggiato con lei in bellezza. I miti sul melograno sono davvero tantissimi e vari, a seconda della cultura che li ha prodotti, ma questo di Side rimane tra i miei preferiti innanzitutto perché è uno dei più arcaici, e poco conosciuti, e poi perché nella traduzione inglese che Sir James George Frazer* fa nel 1921 del testo di Apollodoro, per Sidec’è una noticina che dice più o meno così: “Dato che Sidein greco significa Melograno, si è supposto che il matrimonio di Orione con Side sia una rappresentazione mitica della maturazione del frutto nella stagione in cui la costellazione di Orione è visibile nel cielo notturno” (cioè l’Inverno). Avete capito gli antichi? Noi siamo qui a inseguire la stagionalità del cibo sul calendarietto circolare di Eataly, mentre a loro bastava guardare le stelle (sig)! Torniamo però ai miti sul melograno… come ho detto sono innumerevoli, e nessuno è esente da una certa ambiguità o doppiezza, cioè gira e rigira c’è sempre un senso di morte-sacrificio da cui nasce la vita. Io sono convinta che questa ambivalenza sia presente anche nel sapore del frutto, così dolce e succoso, eppure asprigno e quasi amaro. In poche parole inclassificabile! Inclassificabile è anche il condimento tipico che ho ricevuto in dono dalla Turchia (a base di melograno naturalmente): una specie di profumatissimo aceto balsamico da mettere sull’insalata! Le note dolci erano talmente insistenti e aromatiche, che dopo aver visto in giro fior fiore di cioccolatini all’olio extravergine e all’aceto, mi è venuta voglia di trasformarlo in una piccola gelatina “amouse-bouches” da fine pasto (a metà strada tra il dessert e la caramella). E per il contest di Cristina di “Coccole di Dolcezza” intitolato“Contrasti” mi pareva calzasse a pennello…
*il celebre antropologo e studioso di storia delle religioni autore de “Il Ramo d’oro”, ha tradotto anche la Biblioteca di pseudo-Apollodoro.

Gelatine di melograno con cuore di ricotta e cioccolato fondente
Ingredienti (per circa 24 gelatine):
per le gelatine:
150 ml di “Sosu Pomegranate Souce” Nar Eksisi*
35 g di miele di Rododendro
5 g di colla di pesce
per il ripieno
125 g di ricotta
25 g di zucchero
la polpa di 3 cm circa di bacca di vaniglia
per servire:
-cioccolato fondente
-i chicchi di mezzo melograno (in Grecia e in Turchia la stagione dei melograni finisce, appunto, con la fine dell’inverno, quelli che si trovano ora sul mercato sono gli ultimi, oppure provengono dall’India).
*Questa salsa di melograno si può trovare anche nei negozi di cibo etnico ben forniti, in ogni caso contiene succo di melograno, sciroppo di glucosio e caramello, per cui penso sia sostituibile con del semplice succo di melograno dolcificato.
Procedimento:
-Mettete la colla di pesce in ammollo in acqua tiepida per qualche minuto. In un pentolino scaldate il miele e scioglietevi dentro la colla di pesce ben strizzata. Unite la salsa di melograno, mescolate bene spegnete il fuoco.
Trasferite la gelatina in stampini per cioccolatini (io ho usato quelli in silicone, ma ho avuto difficoltà a sformare le gelatine, dovuto molto probabilmente all’alto contenuto di glucosio della salsa di melograno, per cui consiglio delle formine in metallo infarinate di amido di mais, o più semplicemente una piccola teglia rettangolare in cui poi tagliare direttamente cubetti di gelatina). Coprite gli stampini con pellicola trasparente alimentare e riponete le gelatine in frigorifero per circa un’oretta.
Nel frattempo preparate il ripieno mescolando con una frusta la ricotta con lo zucchero e i semi di vaniglia (la crema non deve essere né troppo liquida né troppo dura, quindi, come dice sempre Buddy per la farcia dei cannoli siciliani, non vi resta che assaggiare!). Trascorsa l’ora di riposo avrete delle gelatine di melograno ancora semi-solide, per cui, con una sac à poche con beccuccio liscio (n.2 -Paderno-) “iniettate” un piccolo quantitativo di ricotta nel cuore delle gelatine. Fate in modo che il cuore di ricotta rimanga completamente avvolto dalla gelatina di melograno.
Lasciate riposare le gelatine farcite per tutta la notte. Il giorno successivo, poco prima di servirle, sformate le gelatine (non troppo in anticipo perché altrimenti le gelatine cominceranno a “sudare”, motivo per cui normalmente le gelatine di frutta vengono “rotolate” in zucchero semolato). Per servire questo curioso fine-pasto appoggiate delicatamente le gelatine su un piattino con qualche chicco di melograno, e decorate con cioccolato fondente sciolto a bagnomaria (sempre sac à poche con beccuccio liscio n.2 -Paderno-).
Con questa ricetta partecipo a:
Anche io le guardo le stelle… ma per esprimere desideri! 😀
Queste gelatine sono moooolto particolari e mi mettono una gran curiosità perchè non so immaginare che sapore abbiano! Vedo un mix di sapori per me nuovo, ma dove c'è la ricotta non si sbaglia mai! 🙂
Sei sempre unica e sorprendete nei tuoi post e nelle tue ricette senza eguali. E non finisci mai di stupirmi ! Grazie…grazie…grazie !
Ciao! Che bel racconto che hai fatto! Il melograno è uno dei miei frutti preferiti e fa pure tanto bene!Buona settimana! Giada
Ecco, questa è una ricetta degna di Cristina e del suo altissimo livello. Brava, bravissima!! Inutile precisare che ho apprezzato tanto l'incipit del post :-). Un bacio, cara. P.S.: visto che iniziano a fioccare foto di cucine ;-)))))?
Sono dolci, ma asprigne…proprio come le gelatine di frutta, solo che al posto del guscio di zucchero semolato qui c'è il cioccolato, poi il melograno e poi la morbidezza dolce e vanigliata della ricotta! Insolito ma buonissime (e non perchè le ho fatte io ;-))
buone stelle cara francesca
Oh Cri…grazie a te per questo bel contest…senza questo stimolo mica mi sarei messa all'opera!!!!
è vero, ha un sacco di virtù nutrizionali oltre ad essere buonissimo! Benvenuta sul mio blog! a presto…
è proprio un bocconcino sfizioso che sparisce in un attimo, subito dopo aver stupito il palato! Grazie Ale
No no, Cristina è irraggiungibile! hai visto le cose che fa lei? questa è solo una gelatina con riccioli di cioccolato (l'idea era di farne una praline, ma il temperaggio del cioccolatonella mia cucinina rosa non ci stava proprio…per cui le righine cioccolatose hanno egregiamente sostituito)! Rimaniamo con le antenne vispe per le cucine cara amica mia! 😉
Bell'accostamento !!!!!!!!
COmplimenti !!!!!!!!!!
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Ciao e complimenti ancora !!!