Una delle mie curiosità ricorrenti di fronte a chi si diletta egregiamente ai fornelli è racchiusa nella fatidica domanda « Come hai imparato a cucinare? ». La questione per me è irresistibile, e non avete idea della sua energia: di solito scatena una matrioska di storie e aneddoti davvero spassosi e molto significativi per comprendere davvero la cucina della persona che ho davanti. Aggiungeteci che una sera, durante un ramingo giretto notturno in quel di Torino, ho scovato in una libreria un libro con lo stesso identico titolo (in centro ci sono alcune librerie aperte fino a mezzanotte), e capirete come la “questione privata” sia diventata l’idea per scrivere questo post. A volte qualcuno mi scrive chiedendomi consigli su libri per principianti, o chiedendomi una ricetta “semplice semplice” da cui cominciare. Bene, io ho pensato che la cosa più utile alla “cucina for dummies” sia un solenne, poderoso incoraggiamento. Le storie di questo libro (e di questo post) lo sono…quindi dopo l’ispirazione (a base di « bella vita e guerre altrui ») si può anche cominciare davvero a cucinare!
Naturalmente vi consiglio di tutto cuore il libro “Come ho imparato a cucinare” di Kimberly Witherspoon e Peter Meehan: quaranta chef di fama mondiale hanno raccontato ai curatori il loro esordio ai fornelli. Ne deriva un’antologia esilarante (dovuta anche alla bravura di chi ha raccolto i ricordi degli chef: l’una agente letterario e l’alto giornalista del New York Times). É uno di quei libri che ti tieni in cucina e che vai a leggere a mo’ di consolazione quando il soufflè si sgonfia insieme ai tuoi sogni di gloria, l’arrosto diventa gomma, e il mix di amaranto quinoa e grano saraceno cucinato seguendo ricetta famosissima fa venire la colite a tutta la famiglia. Insomma, è un libro copertadilinus: « ci rassicura svelando che la via per il successo in cucina a volte è lastricata di incendi e pentole che esplodono ». Ma soprattutto è un monito: imparare a cucinare è un percorso, o una storia, che davvero non ha mai fine.
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Ora, con la mia domanda « Come hai imparato a cucinare? » non potevo che cominciare dalla mia mamma. Al tempo in cui pensavo che da grande avrei avuto bisogno del Bimby per campare in cucina, e scoprivo il mondo a suon di dubbi, già mi chiedevo da dove arrivasse la magica capacità di cucinare di mia mamma. A questo punto vi aspettereste leggende di famiglia, grembiuli di lino, avi cuochi, trisavole che orchestrano banchetti…bhe, queste chiacchiere ci sono, come in ogni famiglia. Peccato che mia mamma non abbia materialmente imparato quasi nulla da loro. Alla fatidica domanda « Come hai imparato a cucinare? », la risposta è sempre stata: dal Guida Cucina. Era il 1982. Mia mamma, nel bizzarro, amoroso trasferimento Milano-Alpi Marittime, non aveva accanto parenti o amici che potessero darle buoni consigli. Così neo sposa, neo casalinga e neo cuoca, ha utilizzato i 9 mesi di dolce attesa (c’ero io nella pancia) per imparare a cucinare da un giornalino settimanale da 300 lire. Inutile dirvi che per me (e per taaanti altri) lei è la cuoca migliore del mondo. Inutile anche sottolineare che il Guida Cucina è stato la porta d’accesso a un universo che poco a poco è diventato senza segreti. Inutile, infine, sottolineare che, dati i risultati, c’è speranza davvero per tutti!
Così, in memoria di quella particolare forza di volontà che ci spinge verso l’ignoto (come in Toys Story: «verso l’infinito e oltre… » ), oggi sul blog trovate la ricetta delle Lasagne al forno Guida Cucina 1982. Che poi sono diventate le lasagne di casa…il cui profumo inconfondibile risveglia la famiglia nei giorni di festa, e da ben 35 anni, delizia i pranzi della domenica. Non sono SOLO lasagne, sono il simbolo della voglia di imparare, che spero non abbandoni mai la mia cucina.
LASAGNE al FORNO
tempo: 1 ora e 30 min
costo: 4000 lire circa (nel 1982)
Ingredienti per 4 persone:
Una confezione di lasagne da 250 g, 300 g di polpa di manzo tritata, 100 g di salsiccia, mezza cipolla, una carota, una costola di sedano, 4 cucchiai di olio, 30 g di burro, un mestolo di brodo, un bicchiere circa di latte, basilico, formaggio grana (90 g.), 400 g di pomodori pelati.
Per la besciamella: 50 g di burro, ½ litro di latte, noce moscata, 2 cucchiaiate di farina, sale, pepe.
Come si prepara:
Fate rosolare la cipolla, la carota e il sedano tritati col burro e l’olio; aggiungete la carne, la salsiccia sminuzzata, sale, pepe e un pizzico di noce moscata. Dopo 10 minuti unite il pomodoro, due foglie di basilico, coprite e fate addensare un po’ la salsa. Incorporate il brodo, poi il latte e continuate la cottura per 1 ora. Intanto preparate la besciamella con 50 g di burro, la farina e il latte bollente, versandolo poco alla volta. Continuate la cottura a fuoco basso per 10 minuti senza smettere di rimestare. Spegnete il fuoco, salate e insaporite con una grattatina di noce moscata.Fate cuocere le lasagne, poche alla volta, in abbondante acqua salata. Scolatele e stendetele su un telo da cucina bagnato e strizzato. Ungete una teglia con burro, e fate uno strato di lasagne. Copritelo con un po’ di ragù, un po’ di besciamella, un po’ di grana e qualche fiocchetto di burro. Fate altri strati di lasagne e ragù, terminate con grana e fiocchetti di burro. Infornate a 200° per 30 minuti.
(io copro la teglia con l’apposito coperchio o con carta alluminio e cuocio a 180°).
Welda dice
4000 lire non era poco! Io nel 85 compravo il gelato con 500 lire!
A parte questo le lasagne sono bellissime!
Io ho imparato a cucinare da mia madre che però non faceva MAI dolci. Ed io per compensare…faccio solo quelli!
Alice dice
Anche la mia mamma ha quei quadernini di Guida Cucina! Tutti in uno (o più, non ricordo) raccoglitore…che nostalgia! E che bella questa rubrica…mi hai fatto venir voglia di chiedere anche alla mia mamma come abbia imparato. Ma mi sa che la risposta già la so… ;-.)
Fr@ dice
Anche mia madre tra le tante riviste di cucina, alcune ancora le conservo, comprava Guida Cucina. 🙂
Lei aveva imparato da sua madre, ma non aveva solo lei come punto di riferimento, era sempre alla ricerca di nuove ricette.
Io ho cominciato tardo rispetto a lei, ma è tutta un’altra storia.
Bella la tua rubrica come il blog.
Le lasagne… una bontà.
Giuseppe dice
Ho perso il giornale di Giuda cucina. Dove c’era la ricetta crocchette di zucchine qualcuno mi puoi aiutare grazie Giuseppe la mia mai giuseppezito52@gmail.com
Giuseppe dice
Per favore vorrei sapere gentilmente se lei ha ricetta Giuda cucina se non ricordo male degli anni 80 crocchette di zucchine . Mi fa sapere denti ente le sono grato Giuseppe
Betulla dice
Gentile Giuseppe, al momento ho con me solo tre numeri di “Guida Cucina” dell’autunno del 1982. Ho visionato attentamente gli indici, ma ho trovato solo delle “Palline di zucca al forno”(tra gli ingredienti zucca, emmental, amaretti e mostarda). Non credo che siano le crocchette che cerca lei. Avevo già dato un’occhiata veloce quando mi aveva scritto lo scorso anno, ma tra qualche settimana tornerò da mia mamma: mi sono fatta un appunto e proverò a cercare con più attenzione tra i suoi vecchi numeri di Guida Cucina. Se trovo qualcosa le scrivo! Mi spiace, per il momento, di non poterla aiutare di più!
Monica dice
Buongiorno, complimenti per il blog, qualcuno mi può aiutare per il “tiramisù” della rivista guidacucina?…non trovo più la ricetta! Grazie.
Betulla dice
Gentile Monica, ho tardato a risponderle per controllare anche i numeri di Guida Cucina di mia mamma. Mi dispiace molto non poterla aiutare, ma non abbiamo il numero che le interessa con la ricetta del Tiramisù!