Non è la prima volta che mi metto a raccontarvi di quanto la nomenclatura popolare del regno vegetale sia scarsamente globalizzata. I nomi comuni delle piante seguono criteri fantasiosi e bizzarri, oppure seguono l’ironia, o più spesso la spicciola osservazione. Così cambiano di regione in regione, o meglio, di paese in paese e di testa in testa…e capita ad esempio che un’ erba spontanea primaverile sia chiamata in tre modi diversi addirittura nella stessa famiglia (dialetto piemontese: Lüvertin; dialetto milanese: Lovertís; dialetto abruzzese: Tenne -in senso lato di tenero germoglio).
Insomma per fortuna c’è il latino, lingua universale dei tempi andati e lingua designata dal buon Linneo per dare un “nome e cognome” certo ad ogni specie di passaggio su questa terra (sempre nome generico maiuscolo ed epiteto minuscolo mi raccomando!). Al momento mi viene anche da dire che per fortuna c’è internet, e con esso la possibilità di scovare testi interessantissimi e gratuiti, come questo adorabile Dizionario botanico che per ogni piantina indica il nome latino, quello italiano, piemontese, francese e inglese. Da qui apprendo che l’ Humulus lupulus, ovvero luppolo selvatico, che tenta le mie papille vagabonde ogni primavera, è chiamato in ben 15 modi diversi solo in Piemonte!
Il luppolo che ho usato in questo piatto è l’equivalente vegetale di certi bambini pestiferi… finchè sono piccoli tutti ridono divertiti del loro carattere selvaggio, bizzoso, e delle loro marachelle…ma quando crescono, gli stessi aspetti non domati sono praticamente insopportabili! Dico questo perchè il luppolo selvatico è veramente delizioso in germoglio, ma è detestabile quando, crescendo, si attorciglia su pali elettrici, reti, muriccioli e staccionate. Sono sicura anche tra di voi c’è qualche anima pia che ha dovuto bonificare un giardino abbandonato di recente…Guardate bene quelle foglioline tra i fusilli. Le riconoscete? Sembrano innocue, ma possono diventare gigantesche, lianose, urticanti e sospinte da una una forza straordinaria (come quella del fagiolo magico della fiaba, perché in primavera il luppolo cresce dai 15 ai 30 cm al giorno). Sarete ancora più contenti di mangiarle! Vero?
FUSILLI INTEGRALI CON LUPPOLO E CURCUMA
Ingredienti (per due persone):
300 ml di brodo vegetale
180 g di fusilli integrali
80 g di luppolo selvatico (pulito)
2 uova
mezzo cucchiaino di curcuma in polvere
olio extravergine di oliva
Procedimento:
-Lavare con cura e mondare il luppolo selvatico, poi pesatene circa 80 g. In una padella tipo wok scaldare i 300 ml di brodo vegetale, aggiungere il luppolo e procedere nella cottura sino al quasi completo assorbimento del liquido (6/7 minuti). Nel frattempo con una forchetta sbattere le uova in una ciotolina stemperandovi mezzo cucchiaino di curcuma in polvere. Quando il luppolo sarà quasi completamente asciutto versare nella padella le uova e rimestare velocemente con un forchettone di legno. Fare rapprendere le uova e spegnere il fuoco.
-Cuocere i fusilli integrali per sette minuti in acqua bollente salata. Scolarli e rovesciare i fusilli nel wok sul condimento di uova e luppolo. Ripassare rapidamente la pasta su fuoco vivace, impiattare e condire con un filo di olio extravergine di oliva a crudo. Servire subito.
Batù Simo dice
quest'anno non sono ancora riuscita ad andare per luvertin e piove che Dio la manda adesso… vengo a cena da te quasi quasi…
Giulia dice
Il fenomeno del variare dei nomi delle erbe spontanee a seconda dei luoghi ha sempre fatto sorridere ed incuriosito anche me. Un po' come le bugie di Carnevale: praticamente hanno tanti nomi quante sono le regioni italiane, se non di più.
I luvertin li conosco bene e ad ogni primavera non manco di andare a raccoglierli nei miei soliti posti. Oltre a quelli che citi, so che vengono anche chiamati bruscandoli (Toscana), vartis, e in certe zone della Granda perdono la "L" iniziale e diventano "uvertin".
Ed ora corro a sfogliarmi il dizionario botanico, perché la storia della lingua e dei suoi affascinanti percorsi mi appassiona al pari della cucina. Grazie!
Mila dice
Luvertin=bruscandoli… Io li vado a raccogliere lungo l'argine del fiume che costeggia casa mia…
Molto bella la tua preparazione