
Una ricetta e un libro per passare dall’anno vecchio a quello nuovo. Gli attraversamenti, si sa, vanno fatti in buona compagnia, quindi ho pensato alla Confettura di cipolle di Tropea come abbinamento goloso per un bel piattone di formaggi misti (Piemontesi e Lombardi). Mentre tanti cuociono lenticchie e cotechini io riassumo Cenone e superstizioni “rosse” per la notte di San Silvestro in un unico piatto semplice e felice. Siccome poi, questa confettura l’ho fatta quest’estate ispirata da un libro meraviglioso mi piace parlarne stasera perchè è insieme un regalo graditissimo, una lettura stuzzicante e una fonte d’ispirazione continua che voglio portare con me nel futuro che inizia domani.
Buon 2013 dunque, con l’augurio essere un po’ come la confettura di cipolle: capace di trasformare quel che fa piangere in una delizia agrodolce.
Manuela Vanni, Fatto in Casa, Come produrre quello che mangiamo, Ponte alle Grazie, Milano 2010, 18 euro.
– Questo libro comincia così:
Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo quando potevi e non hai voluto
Mao Zedong
“Il desiderio di farsi le cose in casa è un’estensione naturale della passione per la cucina. Può essere un piacere connaturato al vostro DNA, dopo generazioni di nonne e mamme provette cuciniere, oppure può cogliervi di sorpresa quando meno ve lo aspettate, magari dopo aver assaporato un pane appena sfornato da voi. Sono cose che capitano quando si compra per curiosità della pasta di pane già pronta al supermercato, sappiatelo. Una volta imparato a cuocerla al meglio, passerete alla fase due: prepararsi direttamente in casa il pane partendo dai suoi ingredienti base. Ormai contagiati dal fuoco del fare da sé, in breve tenterete nuovi impasti, cercando poi anche qualcosa che possa accompagnarli degnamente. A questo punto per arrivare a farsi da soli le confetture e, perché no, anche i formaggi o i salumi il passo è breve. Superato il « punto di non ritorno », scoprirete quante preparazioni casalinghe sono alla vostra portata (appetitosi sottolio, stuzzicanti sottaceti, golose terrine, eccezionali aiuta cuochi, ecc.).”
È andata proprio così…un po’ oltre alla passione per la cucina c’è quella di preparasi in casa tutto (o quasi) quel che di solito siamo abituati a comprare già pronto. Manuela Vanni è la maestra ideale per fare questo passo in avanti: competente, curiosa, chiarissima nelle spiegazioni e soprattutto infaticabile (ha provato a fare in casa davvero tutto quel che potete immaginare, comprese preparazioni dell’Oriente estremo). Ho sbocconcellando a caso le pagine senza un ordine, finché non ho avuto un colpo-di-fulmine (cipolle rosse, appunto). Poi non sono più riuscita a smettere…
Ecco la mia personale versione liberamente ispirata al libro
CONFETTURA DI CIPOLLE ROSSE
Sbucciate e affettate 2 kg di cipolle di Tropea e mettetele quindi in una casseruola di alluminio insieme con 1,6 kg di zucchero, 200 g di uva sultanina precedentemente ammollata, 2 chiodi di garofano, 3 cm di cannella, 2 foglie di alloro e 1 cucchiaino di sale. Mescolate, coprite e lasciate insaporire per un’oretta.
Trascorso tempo mettete nella casseruola 5 dl di vino bianco secco e 4 dl di aceto bianco: sul fuoco fatela andare per 5 minuti a fiamma viva. Portate a bollore, abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura per circa 70 minuti, fino a quando il composto acquisterà una consistenza “caramellosa” (di schiumare di tanto in tanto).
La confettura di cipolle rosse è pronta: invasatela, bollente, in vasetti di vetro puliti, chiuderli ermeticamente e procedere alla sterilizzazione secondo la consueta procedura. In ambiente fresco la confettura di cipolle rosse si conserva perfettamente per molti mesi.
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