
Lo sapete perchè si dice “essere uno zimbello”?? In provenzale “cembel” era il fischio. Spesso gli uccellatori medievali utilizzavano un uccello prigioniero il cui fischio serviva da richiamo per attrarre altri uccelli e catturarli facilmente. Il “cembel” da richiamo era uno sprovveduto uccello usato come espediente.
Cosa c’entra tutto ciò con le barchette al cioccolato??? Niente, semplicemente in questi giorni io sono un mega zimbello (sprovveduta ed espediente, immaginatemi come un bel Titti giallo in gabbia), e alla fin fine anche i miei biscotti sono diventati lo zimbello della dispensa… Li chiamano “gli insolubili”… solo perché, poveretti, non hanno nulla da spartire con quei “mollaccioni” industriali che si sciolgono appena vedono un caffè latte…
Tzè, incompresi, gli zimbelli e i miei biscotti…
BISCOTTI MANDORLE CACAO
Ingredienti:
Per la Frolla (circa 30 biscotti ovali da 6×4 cm):
155 g di farina 00
120 g di burro
80 g di zucchero di canna integrale
70 g di mandorle pelate
20 g di cacao amaro in polvere
20 g di fecola di patate
1 uovo
i semini di 1,5 cm di bacca di Vaniglia (o una bustina di vanillina)
1 pizzico di sale
Per la decorazione:
-un vasetto di Confettura (mezzo cucchiaino per ogni biscotto).
Procedimento:
-Riducete le mandorle pelate in polvere con l’aiuto di un robot da cucina (procedete a impulsi per evitare la fuoriuscita dell’olio dalla frutta secca). In una ciotola lavorate con un cucchiaio di legno il burro ammorbidito con lo zucchero, l’uovo i semi di vaniglia e un pizzico di sale. Mescolate bene, poi aggiungete la farina setacciata, la fecola e il cacao in polvere. Infine amalgamate anche la farina di mandorle. Una volta ottenuto un impasto omogeneo avvolgetelo nella pellicola per alimenti, e fatelo riposare in frigorifero (al riparo di odori forti) per un paio d’ore. Trascorso questo tempo trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e, con un mattarello, tirate una sfoglia dello spessore di circa 7 mm. Con un taglia-biscotti della forma che preferite ricavate dei biscottini (circa una trentina), che sistemerete su una o più teglie rivestite di carta da forno.

Ricordate di creare al centro di ogni biscotto una fossetta premendo lievemente la frolla con il dito o con il dorso di un cucchiaino. Cuocere in forno caldo (180°ventilato) per 15-18 minuti (attenzione a non eccedere con la cottura altrimenti i dolcetti saranno eccessivamente duri). Sfornate e lasciate raffreddare i biscottini.
Finitura:
-Al momento di servire decorate facendo scivolare mezzo cucchiaino di confettura sulla “fossetta” di ogni biscotto. Queste fragranti “barchette di cacao” allieteranno il vostro tè delle cinque (e la vostra merenda) con il loro cuore dolcissimo.
Ecco no non lo sapevo, quindi grazie! :)))
Buonissime le barchette!
Un bacione
ahahah…lo zimbello della dispensa..mi hai fatto sorridere! Questi biscotti devono essere favolosi..altro che incompresi ^_^
la zia consu
Io diventerei subito amica di questi biscotti! 🙂 Amo i prodotti equo e solidali, la marmellata di mango mi sono sempre ripromessa di assaggiarla…
Ma no dai non possono essere uno zimbello questi biscotti ! La percentuale di burro è il 50% delle polveri per cui sono pure friabili.
Mi fa sorridere il commento di Cristina perché io, da rusticona quale sono, ho solo pensato che erano bellissimi e che il biscotto "scrocchiarello" lo preferisco a quello che "si scioglie in bocca" :-). Cristina è una maga dei dolci e ha l'occhio esperto. Comunque non ho dubbi che siano già finiti i tuoi biscotti dal cuore esotico :-). Ti bacio, cara
si sono buoni…ma zimbellatissimi, sig!
Oh Cara Francesca…sono sicura che quel bel barattolino starebbe benissimo nella tua cucina deliziosa (quando sogno una cucina la sogno bella e luminosa come la tua…)!Se ti piace il sapore del mango credo redo che lo apprezzeresti anche marmellatato!
Cara Cri! Il tuo sapere dolciario-professionale mi conforta…Se tu alla lettura approvi le proporzioni degli ingredienti difenderò mooolto meglio i miei biscottini dalla zimbellaggine!!!Grazie!
Cara Filosofa Ruspante!!!Scrocchiarello però è bellissimo!!!Lo scriverò sul barattolo dei biscotti: GLI INSOLUBILI SCROCCHIARELLI! (astenersi perditempo troppo raffinati)! Grazie di cuore amica mia!
Cara Elisa…in questo periodo ho pochissimo tempo per il web…ma non mi nego mai il piacere (e l'acquolina in bocca) che mi regalano i tuoi bellissimi post!!!a presto…
Oh tesorina.. che mi ero persa anche io! Sono meravigliose, adoro il mango e le voglio proprio provare! Non preoccuparti, anche io sono lontana dal pc per un po', purtroppo, ma spero di tornare quanto prima ad essere presente. E' sempre interessantissimo leggerti, ti abbraccio e a presto amica mia! <3
Ma come mai mi ero persa questa bella ricettiva?
Adoro i biscotti e non ti nascondo che la frolla mi viene da mangiarla anche cruda e a volte succede…la devo assaggiare per forza! Sono una golosa, c'è poco da fare.
Non conoscevo la storia di questa espressione così comune. Grazie.
I e tuoi biscotti sono una delizia. A presto carissima, è sempre un piacere!
Io il post lo intitolerei "la rivincita degli zimbelli" e non perchè tu sei una di loro, nè tanto meno questi splendidi biscotti fanno parte di questa categoria, ma perchè le persone (così come il cibo) migliori rimangono sempre un po' incomprese…e ho detto tutto 🙂
Ti nominerò il mio personale consulente linguistico…mica lo sapevo da dove derivasse l'espressione ! Dici, dici…è rimasto qualcosa dopo il passaggio di tuo fratello ?