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Non ho dovuto nemmeno pensarci tanto…perchè più o meno tutti i giorni volente o nolente in questo universo food incappo in qualcuna di queste assurde trincee. Non ridete! Guardate che c’è chi si prende talmente sul serio che trasforma le proprie opinioni sul cibo in una cosa da guerre, con battaglie, duelli, offese, appartenenze, dispetti e polemiche, con libri interi sui pro e contro. E così quasi che ti prende il pudore della foodblogger…ovvero la paura di pubblicare ricette troppo facili, o al contrario eccessivamente complesse, la paura di scrivere VANILLINA, di usare i fagioli in scatola, o quella di dichiarare che hai una macchina del pane, che trovi vomitevoli i semi di Chia (e la maggior parte dei superfood), che sei un’assassina di lievito madre con il cuore leggero, e che ringrazi il cielo ogni volta che un robot impasta qualcosa al posto tuo (altro che cucina della nonna!).
Bhe, visto che il mondo è già sufficientemente diviso senza necessità di giudizi non richiesti, verità e frantumazioni anche in cucina, oggi ho deciso di buttare alle ortiche il pudore della foodblogger! Ho riscritto da cima a fondo la pagina qualcosa di me, e condivido con voi questa onestissima, e velocissima, torta dei 5 minuti. Un’ottima merenda. Punto e basta. Senza pretese né tesserini o partiti (la fa il robot e non si sporca nient’altro)!
Io cucino così, e se la VANILLINA vi turba potete sempre cambiare canale!
TORTA 5 MINUTI
Ingredienti:
200 g mandorle pelate
200 g farina 00
200 g zucchero di canna
200 g di burro
3 uova
1 bustina di lievito chimico per dolci
1 bustina di vanillina
50 ml di Rum
1oo/ 150 g di gocce di cioccolato bianco e fondente
un pizzico di sale
zucchero in granella q.b da spargere sulla superficie
Procedimento:
Preriscaldare il forno: portarlo a 160° ventilato. Mettere tutti gli ingredienti nel robot da cucina: farina setacciata, zucchero di canna, mandorle pelate, VANILLINA, burro tagliato a pezzetti, uova, lievito, rum e un pizzico di sale. Frullare il tutto (normalmente bastano pochi minuti alla velocita 1), si deve avere un composto omogeneo. Fermare il robot da cucina, e pesare 150 g di gocce di cioccolato. A questo punto aggiungerle all’impasto attraverso l’apposito foro del boccale e attivare di nuovo il robot alla velocità minima, solo il tempo di incorporare le gocce al composto.
-Foderare con carta da forno una tortiera apribile di 24 cm di diametro, distribuire a cucchiaiate l’impasto nella tortiera livellandolo sino a coprirne il fondo in maniera uniforme. Cospargere la superficie dell’impasto di granella di zucchero. Infornare e cuocere per 40 minuti.
-Servire tiepida. É l’ideale per la colazione.
N.B: il rum può essere sostituito con il limoncello (in questo caso usare solo cioccolato bianco), o con il Grand Marnier o con un buon Cherry (in questi due casi usare solo cioccolato fondente).
Ti dirò io le mandorle non le pelo neanche … Ahahahh sei forte Bea, un bacione
Già fatto 😉 con le mandorle non pelate è un po’ più rustica ma comunque buonissima! ci intendiamo eh???
Sai che l’ho fatta con le noci? Buonissima … appena la pubblico ti taggo. Bacio
TROPPO simpatica ?? condivido tutto! Tranne la vanillina che non mi è mai piaciuta. Mi fa starnutire e pizzica la lingua. Non mi piace. O uso vaniglia o scorza di limone per aromatizzare. Posso farla lo stesso la torta? ?? buona domenica!
Simo, meno male che approvi! Non volevo certo essere troppo polemica, o risultare antipatica…Però ogni tanto in questo mondo c’è gente che si prende talmente sul serio, che ne è venuto fuori questo post! 😉 I gusti sono gusti, non discuto…e la vanillina è finita nell’elenco di esempi iperbolici perchè sembra spesso che sia causa del male nel mondo! Io amo le bacche di vaniglia, le compro sempre eque o addirittura da importatori diretti (c’è un negozietto fantasti a Torino che le fa arrivare direttamente dal Madagascar, lo conosci?)…bhe, però se rimango senza uso la Vanillina senza sensi di colpa – dato che comunque è già presente anche nelle bustine di lievitio chimico! Insomma…niente di personale: solo un invito a vivere serenamente la cucina (che se deve diventare guarra di trincea non ne vale la pena)! Un bacione stella cara! a presto…
ma scherzi? amo l’ironia (e la polemica a volte ci sta, eccome se ci sta.. io sparo a zero molto spesso.. guarda.. poi sai cosa? Io credo che a fin dei conti i blog sono le nostra case, aperte agli altri che comunque devono rispettare le regole (della casa appunto) e se non piace qualcosa, prendono la porta. Non sono forum dove ognuno è libero di sparare ciò che gli passa per la mente, ecco il forum è come un bar, un luogo pubblico, il blog no. Secondo me neh?
La vanillna a me proprio fa venire mal di gola, mia nonna la usava a go- go e a me ha sempre dato fastidio (ma chissà che si sian qualche eccipiente che mi da una sorta di allergia? boh chi lo sa) ma comunque è tanto demonizzata e poi le stesse persone che ci sputano sopra, coprano, ad esempio, paste sfoglie dove dentro ci sono dei grassi che andrebbero bene per oliare il motore dell’auto quindi.. lasuma perdi.
Io abito a Pinerolo, Betu, da me ci sono due biobotteghe + varie erboristerie dove vendono anche alimenti e eataly per cui ho l’imbarazzo della scelta,ma se mi dici quale negozio dici ci faccio un salto volentieri 🙂 (ultimamente sono andata da Cantavenna – corso Unione per comprare il glucosio e burro di cacao in polvere per i panettoni, qui trovato solo quello a pezzetti) ussignur ho scritto un poema, scusa 🙂 bacioni
Io non discrimino nulla, che sia Bio o Lidl, buste pronte o “faccio io tutto da zero che sto we sto a mille!”
Adoro le preparazioni semplici, con pochi ingredienti che si fanno in in battito di ciglia…però amo, dico AMO alla follia il mio lievito madre, con me ormai da 3 anni, di impasti liberi senza planetarie (la mia cucina è un angolo di una casa mignon). Quindi w tutto!!!
Michela