Nuova carabattola, nuova ricetta. Ho da poco ricevuto in dono la “Mary Ann Cake Pan”, teglia bizzarra, in Italia nota negli ultimi anni anche come “teglia per torta furba” o qualcosa del genere. Siccome io sono tutt’altro che furba, preferisco dedicarmi al nome inglese della teglia, ugualmente generico ma più interessante. Correva l’anno 1981, quando il critico Craig Claiborne, dall’alto delle colonne del Times dedicava un intero articolo proprio a lei a quella deliziosa “torta depressa” (“A DELICIOUSLY DEPRESSED CAKE”). Posto che Craig Claiborne confermava l’origine misteriosa del nome, spiegava che la “Mary Ann Cake”, legata spesso a teneri ricordi d’infanzia come torta di compleanno, è sostanzialmente una “sponge cake” con una leggera “depressione” in centro per accogliere creme e frutta fresca.
A me questa storia della “depressed cake” suscita un’ilarità incredibile…me la immagino come un’attrice un po’ attempata, abbondante e ben agghindata, pronta per andare in scena. Solo che lei è un po’ “depressed”, non crede più alle proprie capacità, piagnucola, rischia di rovinarsi il trucco con lacrime e kleenex. Poi qualcuno la incoraggia…la cosparge ancora una volta di scintillante zucchero a velo, solleva le quinte, le dà una spinta per entrare in scena… et voilà, si compie la magia. Spettacolo meraviglioso: interpretazione da oscar, quella che solo una grande attrice, pur consumata dai dubbi e dalle emozioni, riesce a regalare al suo pubblico.
Grazie Mary Ann Cake, la sensibilità è la virtù dei grandi cuori, dei poeti, e delle vecchie, morbide, torte sincere!
La ricetta della “Sponge Cake” che trovate qui di seguito è quella della venerabile Nigella Lawson, food writer inglese di fama internazionale, autrice del libro n.1 dei “forno-lover” (modesto e sobrio sin dal titolo “How to be a Domestic Goddess” ovvero “Come diventare una Dea in cucina”) e di un sito internet che è una vera miniera di golosità sontuose e decadenti.
Non vi fate trarre in inganno dalla mia foto con frutti di bosco (essendo ottobre stanno per sparire definitivamente dal mercato), la “Sponge Cake” è una base straordinaria, e le possibilità per farcirla sono infinite (non me la immaginerei una grande attrice altrimenti!). Infatti Nigella nel suo libro suggerisce davvero tantissime ottime idee di varianti sia per l’impasto, per la farcitura (anche per ovviare la mancanza di frutta fresca in inverno). Naturalmente, come ho scritto nella premessa alla ricetta, la torta si può realizzare benissimo anche senza l’apposita teglia con scalino sul bordo (attenzione ai prezzi che per la stessa teglia on-line vanno assurdamente dai 15 ai 25 euro).
Nigella ha un’ultima raccomandazione, che faccio mia per salutarvi:
“Eat immediately and with joy in your heart”.
VICTORIA SPONGE di NIGELLA LAWSON
Questa dose di Victoria Sponge è per la teglia “Mary Ann Cake Pan” della Cicago Metallic con bordo a scalino (27 cm di diametro x 6 cm di altezza), oppure per due teglie rotonde con bordo amovibile da 20 cm di diametro x 5 cm di altezza.
Ingredienti:
Per la torta:
200 grammi di farina bianca
25 grammi di maizena
3 cucchiaini rasi di lievito chimico per dolci in polvere
un pizzico di sale
225 grammi burro molto morbido a temperatura ambiente (più altro per imburrare lo stampo)
225 grammi di zucchero semolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia oppure i semi di mezza bacca di vaniglia
La scorza grattugiata fine di un limone non trattato
4 uova grandi (a temperatura ambiente)
2 – 3 cucchiai da 15 ml di latte (a temperatura ambiente)
Procedimento:
-Riscalda il forno a 180°. Imburra lo stampo e infarinalo leggermente.
– In una ciotola setaccia la farina con la maizena, il lievito e un pizzico di sale.
– In un’alta ciotola con le fruste elettriche lavora a crema il burro insieme allo zucchero, unisci la vaniglia, la scorza di limone grattugiata e poi le uova, una per volta, alternandole a una cucchiaiata del composto di farina, maizena, lievito e sale. Quando le uova saranno tutte e quattro incorporate aggiungi tutto il composto di farina restante e mescola delicatamente.
– A questo punto devi incorporare anche il latte un cucchiaio alla volta (non dovrebbero servirne più di 3) finché la pastella non cade facilmente dalle fruste, dalla paletta o dal cucchiaio di legno quando viene sollevata dalla ciotola.
-Distribuisci ora l’impasto nella tortiera in modo uniforme livellare leggermente la superficie. (te l’ho già detto, ma al posto di un’unica teglia puoi anche usare due tortiere come per la classica Victoria Sponge e dividere l’impasto a metà). Metti la torta nel forno caldo e falla cuoce per circa 25 minuti (la superficie dovrà essere dorata, brunita e piena di bolle, oltre che delicatamente elastica al tatto). In ogni caso fai la prova stecchino: pungendola al centro lo stuzzicadenti dovrà uscire pulito e asciutto.
-Lascia raffreddare completamente la torta prima di farcirla.
Qui per la farcitura entrano in gioco diverse opzioni, la più classica vorrebbe della confettura di lamponi, dei lamponi freschi (appena appena schiacciati con una forchetta in una scodella), e un generoso strato di panna doppia montata e resa “scintillante” da qualche cucchiaiata di zucchero semolato. Io invece come si vede in foto ho bucherellato la Sponge con i rebbi di una forchetta, ci ho spalmato un bello strato di confettura di lamponi (l’ho riscaldata in un pentolino e l’ho filtrata con un colino per eliminare i semini). Poi sulla confettura ci ho messo della crema pasticcera raffreddata (la ricetta è qui), e per servire frutti di bosco freschi a cascata.
Note:
è sempre meglio mangiare questa torta il giorno stesso in cui è stata preparata, ma se devi farla in anticipo puoi mettere la base in un porta-torte ermetico coprendola bene con un foglio di carta da forno. In ogni caso non farcirla fino all’ultimo momento. Ricorda che la base della Sponge Cake può essere congelata. Una volta fredda avvolgete la torta in un doppio strato di pellicola e poi mettetela in un sacchetto per il freezer ben chiuso. Si conserva bene per un massimo di 3 mesi. Per scongelarla, scartatela e mettetela su una griglia per dolci a temperatura ambiente per 2-3 ore.
Thea dice
Grazie, mi ispira molto e quindi la proverò
Betulla dice
Cara dolce Thea, spero che ti piaccia quanto l’ho apprezzata io! a presto
Silvia dice
Che spettacolo di post , depressed cake fa davvero ridere. Sempre un gran piacere leggerti.
Betulla dice
Grazie Silvia cara. anche a me faceva proprio ridere l’idea di una torta sull’orlo di una crisi di nervi! Un bacione, a presto…
zia Consu dice
Leggere i tuoi post è sempre super interessante.
Lo stampo “furbo” ce l’ho anch’io, non mi resta che segnarmi la ricetta per questa nuova esperienza sensoriale ^_^
Buon we cara <3