Calzano a pennello con il mese di ottobre, con i colori dei boschi d’autunno, con le prime brume e con i caminetti accesi: sono i sapori di terrosi, di bosco.
Da ragazzina ogni tanto facevo merenda con delle frittelline di acqua e farina cotte in un padellino antiaderente. Queste sfogliette salate erano una mia invenzione, di conseguenza, ero l’unica a mangiarle, anzi, peggio, l’unica a trovarle commestibili. Le chiamavo “frittoli non fritti”, il chè aumentava le prese in giro dei miei fratelli. Ho perseverato con i frittoli per anni, resistendo alla disapprovazione, e sperimentando mille varianti e aromatizzazioni: paprika, erbette provenzali, pepe nero… Niente comunque, convinceva i due fratelli ad assaggiarli! Neppure l’espediente narrativo: cioè raccontare loro che stavo preparando le frittelle di zio paperino, i famosissimi pancakes americani, o i blinis russi per un raffinatissimo caviale. Non si sono mai bevuti le mie storielle, fino a che (alla soglia dell’università) non ho smesso di farli. Riuscite a immaginare il mio stupore quando mi sono resa conto che esisteva un primo piatto fatto esattamente come i mie frittoli?? Non solo esiste, ma è una preparazione antichissima (risale ai romani l’uso del Testo per cuocerli) che oggi è anche un presidio slow food. I miei frittoli sono i Testaroli lunigiani tipici della città di Pontremoli (storica cittadina in provincia di Massa e Carrara). Certo, io non ho un testo di terracotta o di ghisa (che poi è un parente stretto della Tajine mediorientale, o del Tandoori indiano)…ma vi assicuro che i Testaroli sono un sorprendente primo piatto, originale e gustosissimo e suscettibile a mille, divertenti variazioni.
Questa è con polvere di funghi porcini…che è la mia ultimissima mania in cucina. Me l’ha suggerita la signora della mia drogheria di fiducia come “aiutante magico”…io ho diffidato a lungo. Nell’ordine ho pensato di farmela a partire dai funghi freschi con l’essiccatore, poi di sbriciolare un sacchetto di porcini già secchi, e poi ho deciso di fidarmi. In effetti è strepitosa…e se è fatta davvero bene rende perfettamente , in aroma, i funghi porcini da cui deriva. I Testaroli hanno una consistenza “fungosa”, cioè sono porosi e un po’ mollicci, per cui ho preferito usare solo l’aroma dei funghi invece che sovrapporre due ingredienti con la medesima struttura.
“Testaroli ai funghi con bacon croccante”
Ingredienti:
200 g di farina 00
500 ml di acqua fredda
3 g di polvere di funghi porcini secchi
un pizzico di sale
un pizzico di pepe nero
80 gr di bacon tagliato sottilissimo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva (+olio per ungere la padella)
3 spicchi di aglio
un rametto di rosmarino
Procedimento:
-Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere la polvere di funghi porcini, il sale, il pepe nero e mescolare bene. Amalgamare con cura l’acqua fredda (poca per volta), sino ad avere una pastella fluida e priva di grumi. Scaldare una goccia di olio in una padella per crepes, o in una padella antiaderente, versarvi un mestolo di pastella, e distribuirla bene sul fondo. Incoperchiare e fare cuocere per circa 4/5 minuti a fuoco basso. Procedere così sino ad ottenere circa 5 crespelle rustiche (spesse cioè 3 mm).
– Accendere il forno, portarlo a 180°, stendere il bacon su una teglia coperta di carta da forno. Cuocerlo per 8/10 minuti, o comunque sino a che non è croccante!
-Portare a bollore una pentola d’acqua salata. Tagliare i testaroli a rombi, tuffarli nell’acqua calda per un minuto appena. Scolarli rapidamente e ripassarli in padella con due cucchiai di olio d’oliva, gli spicchi d’aglio leggermente schiacciati e il rosmarino.
-Porzionare nei piatti e spolverare con il bacon croccante sbriciolato.
Bella bella bella questa ricetta! Adoro i testaroli, sempre mangiati nella versione al pesto di cui vado ghiottissima, e questa tua rivisitazione m’ispira una golosità incredibile. Ora non resta che attrezzarsi per la polvere di porcini e provare!
No vabbè ma ci credi che io non li ho mai assaggiati perchè ho sempre creduto fossero un mix di carni strane?
Ora devo assolutamente rimediare…grazie per avermi illuminato!!
un abbraccio grande!
Potresti rifare i tuoi frittoli x il blog 😉
Cmq buoni i testaroli. Ho avuto modo di provarli in Toscana e favolosa la tua versione!
Baci
Più guardo questa ricetta più ho l’acquolina in bocca.
Questo sì che profuma proprio di terra e di autunno… Un piatto davvero caldo e avvolgente, brava Bea 🙂 Sei sempre grandissima!
Ciao Betulla! ecco qui il link della mia prima alchimia: http://www.lozenzerocandito.it/primi-piatti/foglie-dulivo-con-finferle-patate-vitellotte-e-bacon-croccante/
Un abbraccio
Ciao, ti lascio il link della mia alchimia:
http://www.deliziosavirtu.it/cucina/pizza-di-farina-di-castagne-con-crescenza-funghi-e-speck
Ciao cara, ecco il link alla ricetta che hai giá scoperto 😉
Baciiii
https://crumpetsandco.wordpress.com/2015/11/13/polpette-di-funghi-zucca-e-couscous-mushrooms-and-squash-patties-with-couscous/
Eccomi all’ultimo ma ci sono. Comunque te lo ripeto io questi testaroli li devo proprio fare.
Baci,
Silvia.
http://www.trafornelliepennelli.ifood.it/2015/11/risotto-con-castagne-e-funghi-porcini.html