Per scrivere il post dedicato alla ricetta del “Pomidoro all’italiana” di Vincenzo Corrado ho raccolto un bel po’ di materiale, ho letto articoli, ricette e saggi di storia dell’alimentazione, ho preso appunti, ho preso cosparso ogni cestino di casa di pomodori, li ho fotografati, accarezzati, cucinati. In mondo del foodblogging corre, e ogni tanto è davvero difficile non farsi inghiottire da una certa frenetica ricerca di novità, accostamenti inusuali, ingredienti modaioli. Sono lenta, antica e fuori tempo…ma questa sorta di “assalto alla diligenza in corsa” non mi lascia certo indifferente. Ebbene, per una volta è stato bello concentrarmi su un ingrediente base, studiarne la storia, il viaggio, la diffusione…ripercorrere i suoi primi timidi passi dai giardini più raffinati alle cucine, e vedere se una ricetta del 1776 (quella dei Pomidoro all’italiana di Vincenzo Corrado) potesse conquistare i palati moderni. Ebbene in questo mese di giugno, fatto di cieli blu, nuvole pazze, e, come sempre, di taante idee strampalate, mi è venuta voglia di declinare tutto questo “parlare di pomodori” alla piemontese. La mia impressione è che il Piemonte ami i pomodori crudi (“tumatiche” in insalata), e ancor più conservarli per l’inverno (“bagnetti rossi”, rubra, giardiniere, passata, concentrate). Ma alla fin fine, nei ricettari storici, come in quelli più moderni le ricette dedicate al pomodoro come ingrediente principale sono piuttosto rare. Ecco, questa terrina estiva è una di quelle poche. Rapida, gustosa e profumatissima. Ideale per una cenetta rustica a lume di lanterna in giardino (o sul balcone).
TERRINA MONFERRINA DI POMODORO, UOVA ed ERBE FINI
Ingredienti (per due persone):
400 g di pomodori (varietà cuore di bue)
50 g di scalogno
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio da minestra di aceto di vino rosso
un pizzico di sale
salvia, alloro e rosmarino
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di formaggio grattugiato tipo grana
prezzemolo, basilico, timo, menta 1 spicchio di aglio
2 uova
Procedimento:
-Lavare e mondare i pomodori. Pelarli e tagliarli in una dadolata piuttosto grossolana fino a pesarne 400 g. Tagliare a julienne anche lo scalogno (e pesarne 50 g circa). In un tegame basso e largo scaldare due cucchiai di olio extravergine, soffriggere rapidamente lo scalogno, con salvia, rosmarino e alloro. Unire la dadolata di pomodori condita con sale, zucchero e aceto di vino rosso. Mescolare di tanto in tanto, e fare cuocere per circa 20 minuti a tegame scoperto.
-Accendere il forno e portarlo a 200°.
-In un piccolo robot da cucina tritare rapidamente il pangrattato con il formaggio grana, lo spicchio d’aglio, e qualche foglia di ognuna delle erbe fini.
-Disporre la dadolata di pomodori sul fondo di una terrina (20×15 cm) appena unto, rompervi due uova, e cospargerle con il composto di pangrattato, formaggio ed erbette.
-Passare la teglia in forno caldissimo (200°) per pochi minuti (a seconda del grado di cottura del tuorlo che si desidera!). Indicativamente 10 minuti sono sufficienti per ottenere un tuorlo ben cotto (come quello che vedete in foto).
Nadina Serravezza says
Ho appena finito di leggere questo bellissimo articolo e le ricette. Bravissima
speedy70 says
Deliziosa e originale questa terrina, grazie della ricetta!!!!
Camilla says
Ciao!
Non conoscevo questa ricetta ma sembra buonissima.
Complimenti per il tuo articolo sul sito AIFB, è stato un piacere contribuire alla tua settimana.
Buona Giornata 🙂
Betulla says
Cara Camilla! Ma grazie a te per aver partecipato con entusiasmo e leccornie!