Oggi ingrediente strampalato. Ecco a voi il Rafano: un radicione color senape che si trova abbastanza facilmente nei mercati, e anche nella grande distribuzione (di solito esposto nei banchetti terrosi tra aglio, cipolle, patate e carote). Il rafano a me ricorda il classico bellimbusto “tutto fumo e niente arrosto”. Sapete perché? Perchè per quanto a crudo, mentre lo sbucciate, vi farà bruciare e lacrimare gli occhi, ma da cotto il rafano si ridimensiona…anzi completamente ammaestrato riesce anche ad andare a braccetto (senza sovrastare) gli ingredienti che accompagna. Naturalmente la tradizione piemontese vuole una piccantissima salsa al rafano come partner ideale per un corposo bollito misto. Ma, nonostante i temporali, il freddo e le avversità meteo, potevo io mettermi a fare un bollito misto a maggio?. No! Così ho ripiegato sulla tradizione del centro Italia, che esploro sempre con grande piacere: frittata al forno lucana a base di rafano e patate. E anche il radicione giallo e senapato è stato domato!
RAFANATA LUCANA
Ingredienti:
6 uova intere
273 grosse patate a pasta gialla (circa 500 gr di patate lesse)
150 g di pecorino grattugiato
50 g di rafano fresco
50 g di pancetta affumicata
sale, pepe nero macinato fresco, olio extravergine di oliva
Procedimento:
Lessare in acqua bollente per 20 minuti. Sbucciarle, e schiacciarle con lo schiacciapatate. Lavare bene la radice di rafano, sbucciarla e grattugiarne 50 g. Con una forchetta sbattere le uova e il pecorino in una ciotola, poi aggiungere le patate schiacciate, infine il rafano e la pancetta affumicata tagliata a pezzettini. Unire al composto un cucchiaio di olio extravergine e mescolare. Condire il tutto secondo i gusti con un pizzico di sale e una macinata generosa di pepe nero. Colare il composto in una teglia da 23 cm di diametro foderata di carta da forno. Cuocere in forno caldo a 180° circa (ventilato) per 35/40 minuti fino a che la rafanata non assumerà la caratteristica crosta dorata.
zia Consu dice
Con questo tema devo proprio mettermi alla prova…intanto mi gusto la tua creazione spaziale..chissà che intrigante sapore, complimenti!!!!
paola dice
complimenti,ottima,questo mese spero di non fare come lo scorso che avevo pronto il piattino ma poi è scaduto e non l’ho presentato,buona notte
Martina dice
Interessante l’idea di assaggiarlo mescolato in qualche impasto. Io il rafano l’ho conosciuto solo sotto forma di Kren, in alto Adige, a casa dl mio ex che era di Bolzano e proprio non mi piace, ma magari come dici tu, ammaestrato e affievolito dal mix con altri ingredienti può essere buono…Tutto sta ad avere il coraggio di provare…:P
Martina dice
p.s. mi fa tanto ridere il nome di questa ricetta “rafanata”! 😛