Dopo un proficuo letargo invernale denso di progetti, nuove idee e cambiamenti interessanti torno qui oggi a chiacchierare di libri e delizie. Vuoi per l’aria romantica che tira intorno a San Valentino, vuoi per la necessità di affrontare il cuore della stagione fredda, il mese di febbraio sembra chiamare a a gran voce il cioccolato in tutte le sue forme. Io mi dedico alla forma libresca, perché sono convinta che le “buone letture” siano sempre il supporto fondamentale per poi mettersi all’opera in cucina. Tra i tanti volumi a tema presenti nella mia biblioteca golosa ne ho scelti quattro che considero particolarmente importanti, utili e divertenti. Invece di dedicare un post ad ogni singolo libro ne parlo insieme, perché mi sono resa conto che il metodo comparativo, che applico con amore allo studio della letteratura, funziona benissimo anche con la cucina! 😉
Al culmine del sapere cioccolatoso su carta c’è indubbiamente l’Encyclopédie du chocolat dell’École du grand chocholat Valrhona, pubblicato da Flammarion nel 2015. Nel 1989 Frédéric Bau e Paul Bernard Bret fondano in Francia a Tain l’Hermitage (un piccolo paese della regione della Drôme) l‘École du Grand Chocolat Valrhona, che negli anni è diventata una fucina di creatività, innovazioni, formazione intorno al cioccolato (sul loro sito trovate informazioni circa la visita alla Cité du Chocolat, i corsi di formazione e anche un discreto numero di belle ricette). Da questo luogo straordinario e incredibilmente peccaminoso nasce anche questa bellissima Encyclopédie che in 400 pagine (costa circa 25 euro) snocciola gran parte della teoria, delle tecniche, e delle ricette che un comune mortale cioccolatofilo deve conoscere nella sua vita. Vi allego anche la foto del sommario, tanto per farvi capire che se volete avere nella vostra biblioteca un solo libro che parla di cioccolato io sceglierei questo, perché accanto ad una solidissima base teorica messa a punto in trent’anni di corsi, si trovano ricette di pasticcieri di fama mondiale del calibro di Frédéric Cassel, Éric Léautey, Cyril Lignac, Christophe Felder, Gilles Marchal, Christophe Michalak, Jean-Paul Hévin e Christophe Adam.
Tra le sue pagine trovate addirittura la ricetta della celeberrima Namelaka, citatissima in qualunque programma televisivo di pasticceria. Ebbene a pagina 105 c’è proprio quella originale, in tutto il suo suadente splendore: Namelaka significa “ultra cremosa” in giapponese, e in effetti si tratta di una crema amatissima dalla pasticceria moderna sia per il suo sapore che per le sue caratteristiche strutturali. Il difetto, se proprio vogliamo trovarne uno, è che per ora il testo è solo in francese… lingua consona tanto a una summa del sapere quanto al delizioso cibo degli dei!
In seconda posizione ho messo Che paradiso è senza cioccolato? di Ernst Knam. Di lui, e anche un po’ di questo libro del 2014, ho già parlato in un post dedicato alla famosa Crostata al Cioccolato, che oltre ad essere un capolavoro di golosità è una specie di tormentone tra blog e siti di cucina. Con andamento leggermente ondivago, ovvero con ciclici alti e bassi, la crostata al cioccolato di Knam gode di un durevole successo, e cosa ancor più miracolosa gode di un incredibile rispetto, nel senso che la ricetta vaga immutata nel web. Insomma, quando una ricetta è perfetta non ha senso cambiarla.
Anche se io sono qui per dirvi che oltre a lei il libro vanta un bel numero di altre ricette perfette che si meritano il nostro sudore in cucina, e sollucchero delle nostre papille. In genere sono un po’ titubante nei confronti dei libri dei personaggi molto famosi e molto televisivi, perché spesso peccano di supponenza (dando tutto per scontato) o di lavori raffazzonati dovuti alla gran fretta di pubblicare qualcosa cavalcando l’onda labile del successo. Questo invece è un lavoro ben fatto, capace di dare soddisfazione al principiante, come al pasticciere dilettante in vena di preparazioni complesse e di pasticceria moderna. Io sono un’amante delle liste, delle cose in ordine cronologico e delle scale, per cui avrei trovato più logico avere le ricette base in partenza e non al fondo del libro, anche se riconosco che trovare tra le prime pagine una vellutata Afrikana è incredibilmente più accattivante ( in sostanza se siete alle prime armi cominciate dal fondo e da un dolcino singolo e semplice, non da una torta a strati che richiede in partenza altre tre preparazioni)! Vi ho avvertiti!
In terza posizione, sempre anche in base al livello di complessità, ho messo uno dei regali più simpatici degli ultimi anni. In sostanza si tratta di una bella scatola/armadietto contenente ben otto libricini dedicati al cioccolato tratti dal Larousse du Chocolat (ogni librino conta una trentina di ricette). I Larousse, un po’ in ogni settore, sono libri/dizionari fantastici, completissimi ed essenziali (qui ho parlato del Larousse Dessert). Questa è una versione ridotta e giocosa, ma solo nella forma, perché i libretti vantano ricette come sempre serie, ben fatte e precise che dividono il mondo del cioccolato in otto strati di golosità: bon enfant, glaçant, gourmand, craquant, bluffant, fondant, élegant, extravagant. Insomma, cioccolato per tutti i gusti…E anche se le ricette sono un pelino più generiche e impersonali, questa è una confezione che farà la gioia di ogni amante dei libri di cucina, della pasticceria e del cioccolato (nel cassettino si trova persino in omaggio un delizioso Carnet de Recettes vuoto da compilare con le proprie creazioni). Il tutto per una ventina di euro circa (anche meno on line)…Insomma un regalo perfetto! Anche questo, ahimè, è in francese…ma il mondo dei dolci, e l’alta pasticceria non possono proprio prescindere da questa bella lingua (quindi conviene impararla no?).
Infine concludo questa quartina di pagine golose con Cioccolato un libro imperdibile che fa parte della collana (nomen omen) sempliciessenziali edita in Italia da Guido Tommasi Editore (15 euro). Donna Hay, l’autrice, in questo senso è una garanzia. Le sue sono sempre ricette semplici, realizzabili con pochi strumenti e in una qualunque cucina. Sono adatte alla tavola di tutti i giorni, ma soprattutto adatte alle nostre vite quotidiane, in cui buona volontà e grande amore per il cibo combattono con corse, incastri, e tempo tiranno. I lavori di Donna Hay sono rasserenanti, nelle immagini come nel cibo che è alla portata di tutti per ingredienti, attrezzature richieste, tempi e difficoltà. Questo poi in particolare, è il libro che sfogli quando devi fare in dolce in quattro e quattr’otto, quando cerchi una buona idea, e anche quando vuoi andare a dormire in pace con il mondo (magari sognando eteree creature di cioccolato)! Certo Donna Hay è un’autrice dal successo planetario, che in anni e anni di attività nel settore ha spremuto ogni goccia della sua notorietà cavalcando al meglio la passione globale per il cibo fatto in casa (traduzione: ha pubblicato e ripubblicato in più libri le stesse identiche ricette). Detto ciò questo rimane un piccolo grande classico da tenere a portata di mano per affrontare al meglio e rapidamente gli attacchi di cioccolatite acuta!
Sperando di avervi ingolosito a sufficienza ricordo che questa è una chiacchierata personale senza alcuna pretesa di esaustività (domani per caso potrei incontrare il libro sul cioccolato dei miei sogni che fino ad oggi non conoscevo)! Inoltre sono personali anche i libri di cui parlo, nel senso che sono acquistati di tasca mia senza alcuna partnership commerciale (quindi a scanso di equivoci: non ci sono librerie, case editrici o siti di e-commerce che sovvenzionano i miei sproloqui). A presto amici!
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Daniela dice
Ottimi suggerimenti per la biblioteca. Grazie cara Betulla