
Come sapete mi piacciono le storie dei piatti, dei loro nomi, i percorsi degli ingredienti sui sentieri della tradizione o su quelli dell’innovazione! Mi piace sapere il perché delle cose, mi piace saperlo quando mi metto in cucina, e mi piace raccontarlo a chi passa di qua!
Questa sera però faccio un’eccezione…permettetemi un uso molto personale (e famigliare) del blog. Questo post è tutto per il mio fratellino (sì, sempre quello dei corvi, quello che voleva essere Odino e che mi ha fatto cucinare a sorpresa per 40 persone)! Lui sostiene che il mio blog sia pieno di piatti complicati…dice che bisognerebbe partire dalle basi, e poi passare ai grandi piatti della tradizione italiana ecc…! Così mi bacchetta quando un piatto è troppo “piemontese”, quando è troppo “ricercato”, quando è troppo “complesso”, e anche quando non mi impegno abbastanza per le fotografie! Naturalmente poi non disdegna nulla di ciò che gli presento sul tavolo, e naturalmente io ascolto solo i consigli che mi interessa sentire (cioè quelli grafici), mentre per tutto il resto “faccio orecchie da mercante” e vado dritta per la mia strada… Ma quando mi son sentita dire che, con tanto di sorella foodblogger, il pooovero ha dovuto cercare la ricetta della pizza su giallozafferano, bhe, capirete anche voi che dovevo porre rimedio!
Ecco la mia ricetta personale (e rapida) per una buona pizza rustica… e per zittire il fratello! Pizza Betulla: senza pretese di originalità o pappardelle storiche (perché quando si parla di pizza ognuno ha la sua “visione” di quella pasta di pane con pomodoro).
PIZZA (impasto con lievito di birra, adatto anche a focaccia, e pagnottelle)
N:B: per ridurre la quantità di lievito di birra prolungare significativamente i tempi di lievitazione.
Ingredienti per la pasta:
400 g farina 00
200 g farina di grano duro
350 ml di acqua tiepida
1 bustina di lievito di birra disidratato da 7 g o 25 g di lievito di birra fresco (1 cubetto)
1 cucchiaino -pari a 5 g- di miele millefiori o di acacia (o di zucchero)
1 cucchiaino -pari a 5 g- di sale fino
+la farina necessaria per la spianatoia e per stendere i dischi di pasta e l’olio per ungere le teglie.
N.B: le dosi indicate qui per circa 4 pizze sono in realtà una ricetta BASE, che si può variare quasi all’infinito, modificando le farine (tipo 400 grano tenero e 200 integrale; tutto tenero, tutto grano duro, metà e metà…), sostituendo l’acqua con il latte, aggiungendo un cucchiaio di olio nell’impasto o ancora 15 gr di burro, zucchero integrale di canna. L’importante è rispettare la proporzione tra i 600 gr di farina, 350 ml di acqua o latte e 25 gr di lievito. Io uso questo impasto per:
A. Pizzata Rustica e Soffice (con sopra qualunquecosacommestibile)
B. Focaccia (pasta spennellata di olio, con sale grosso e rosmarino), semplice o farcita di prosciutto cotto e formaggio
C. Panificare e produrre pagnottelle nel forno di casa
Indicazioni approssimative per il condimento di 4 pizze da 30 cm di diametro:
-2 vasetti da 340 gr di Polpa di Pomodoro
-1 mozzarella fresca per ogni pizza
– qualche foglia di basilico fresco
-un pizzico di dado vegetale disidratato
-olio extravergine di oliva, e sale q.b
+ altri eventuali condimenti a piacere (pomodori freschi, prosciutto, carciofini, funghetti sott’olio, acciughe, gorgonzola, aglio…)
Procedimento:
-Mettere in una tazza l’acqua appena tiepida, sciogliervi il cucchiaino di miele, infine mescolare il lievito di birra. Lasciare la tazza in un luogo riparato e caldo (in inverno nei dintorni del fornello acceso o di un termosifone), per una decina di minuti, o comunque sino a che sulla superficie apparirà una leggera schiuma (segno che il lievito si è attivato).
-In una terrina capiente setacciare le due farine e mescolarvi il sale. Unire al centro, a poco a poco, il liquido di acqua e lievito, e cominciare a mescolare con un cucchiaio di legno. Subito dopo rovesciare l’impasto sulla spianatoia infarinata e procedere con le mani fino ad ottenere una “palla” di pasta elastica e omogenea. Porre la pasta nella terrina infarinata e coprirla con uno strofinaccio pulito (in inverno sempre meglio un luogo “calduccio” e al riparo da sbalzi termici). Lasciatela lievitare per circa 3 orette.
-Trascorso questo tempo rovesciare l’impasto ormai lievitato e cresciuto sulla spianatoia e dividerlo in quattro palline identiche. Stendere quattro dischi di pasta (con le mani o con il mattarello, sottilissime o più spesse, a seconda di come vi piace la pizza), e trasferirle nelle teglie rotonde (30 cm di diametro) ben unte con olio di oliva. Lasciarle lievitare ancora un po’ l’impasto nelle teglie.
-Intanto accendere il forno, portarlo a 180°- 200° (ventilato), e preparare il sugo di pomodoro. Scaldare appena in un pentolino due o tre cucchiai di olio extravergine di oliva, rovesciarci sopra i due vasetti di polpa di pomodoro! Aggiungere un pizzico di dado vegetale disidratato, qualche foglia di basilico e sale secondo i gusti. Fare cuocere per 10 minuti a fuoco medio. Tagliare la mozzarella a dadini piccoli.
-Spalmare qualche cucchiaiata di sugo su ogni disco di pasta (secondo i gusti più o meno “pomodorosi”). Distribuire la mozzarella e gli altri condimenti (per il prosciutto consiglio di metterlo solo al momento di servire la pizza). Infornare per circa 15-20 minuti (dipende molto dal forno).
-Servire con un filo di olio extravergine e basilico fresco e profumato. Ovviamente anche fredda il giorno dopo è buonissima!
ahahah, è terribile tuo fratello, però senza lui ci saremmo persi questa pizza e sarebbe stato un peccato!
terribile il fratellino …ma credo proprio che dopo questa meraviglia di pizza tu l'abbia zittito!!!
Io vivrei solo di pizzaaaaa 😛
Bellissimo post..
la zia Consu
Adesso aspettiamo qualcosa in onore della mamma :))
un abbraccio
daniela
Ciao Dani!!!
il post per la mamma c'è già!!é la mitica insuperabile Crostata Eliolina, praticamente è il primo doce che ho postato sul blog…non potevo cominciare senza di lei!
Grazie Consu…il tuo commento è una certezza!ormai lo aspetto, sempre!
Sì, è veramente terribile, pensa che quando viene a cena fa il critico gastronomico e assegna punteggi ai piatti, presentazione, tavola e serata! Solo che invece delle Stelle Michelin, o dei famosi cappelli…lui assegna Banane! Ti rendi conto? e io gli do anche retta!!!!
Oh, immagino tu la conosca bene la vera pizza…e mi vergogno un po'ad aver pubblicata questa ricettina molto rustica e casalinga!!