
Agosto, tempo di viaggi, esplorazioni e sconfinamenti. Ragion per cui ho deciso di condurvi per mano in una “petite balade parisienne”. Parigi naturalmente è una città, anzi è la città per eccellenza cangiante, multiforme e inafferrabile. Vivendoci mi sono convinta che probabilmente esiste una Parigi per ogni paio di occhi che la guardano. Ognuno riesce a vederci quel che vuole, o quel che cerca: la raffinatezza, il cioccolato, la storia, i bistrot, la cultura, i macarons, Napoleone, le luci notturne, il romanticismo, la rivoluzione, i topi del metrò, e anche il suo struggente cielo grigio… Un giorno mi sono chiesta: se dovessi accompagnare una persona a Parigi da dove comincerei per farle scoprire la città? Così è nata l’idea di queste piccole e betulliane istantanee parigine… tanto per chiacchierare di cose belle, di libri e di luoghi che amo…(per una simpatica guida easy di Parigi curiosate qui quella della cavoletta più famosa della blogosfera).
Allora, sapete da dove comincerei a svelare questa città? Molto semplicemente dal suo cuore, dal mitico kilometro zero, o meglio da una libreria che è proprio lì, nell’orbita di quel centro assoluto che è la stella di bronzo (Point Zero) incastonata ai piedi della cattedrale di Notre Dame de Paris (in riferimento a questa stella, considerata il centro della Francia, vengono calcolate tutte le distanze stradali francesi).

Cattedrale e Île de la cité non hanno bisogno di presentazioni, ma avrebbe un senso conoscere Parigi proprio a partire dalla sua più celebre libreria straniera. Così, giusto per rendersi conto che la grandezza di questa città è soprattutto la sua capacità di essere sempre stata multiculturale, curiosa e aperta pur riuscendo a mantenere la sua orgogliosa e fiera identità. Dunque io ci sono inciampata per caso, attratta dai banchetti di libri e dal corvo in vetrina (sono il solito pollo, perchè in realtà è una libreria celeberrima, presente praticamente in tutte le guide e in un sacco di film su Parigi).

Bhe, come dicevo, orgogliosa della mia “scoperta” me ne sono tornata a casa come se fossi riuscita ad aprire da sola la caverna di Alì Babà (Woody Allen non aveva ancora girato “Midnight in Paris”). Poi mi sono documentata meglio, e da allora ogni tanto “Shakespeare & Co.” torna nella mia vita, o io torno da lei (oltre naturalmente a consigliarla a tutti, ma proprio tutti quelli che passano a Parigi). Dunque “Shakespeare & Co.” è una libreria specializzata in letteratura anglofona fondata a Parigi nel 1951 sulla rive gauche della Senna (quartiere latino). Letteralmente stracolma di libri (sono ovunque nuovi ed usati!) è impregnata di grande letteratura (di qui sono passati tutti quegli autori che Geltrude Stein definì della”Generazione Perduta”, gli scrittori cioè vissuti tra le due guerre e privati della giovinezza e dei loro sogni! -Hamingway, Joyce, Miller, Fitzgerald…).



Ma soprattutto è un’utopia fiabesca di scale sgangherate, libri polverosi, e poltroncine di velluto rosso che vive nello spirito della frase scritta su uno dei suoi muri: “Be not inhospitable to strangers lest they be angels in disguise” (Non essere inospitale con gli stranieri, potrebbero essere angeli mascherati!). Oltre ad entrarci in cerca di libri da acquistare (cosa si va a fare in una libreria?) qui ci si può trovare un angolino comodo per leggere (è anche una Biblioteca), o mettersi a suonare un vecchio pianoforte, o disegnare… e non parliamo dell’adorabile “postazione creativa” dotata di macchina da scrivere a disposizione dei visitatori.

Al piano superiore c’è una specie di “foresteria per scrittori”…o meglio il proprietario (George Withman), e oggi sua figlia Sylvia, ospitano volentieri chiunque chieda loro un letto in cambio di qualche ora al bancone del negozio, purchè dimostri di avere un progetto di scrittura!! Il tutto nella più estrema ed accogliente semplicità. Vi sembrerà strano, ma Parigi è comunque una grande città, quando la si vive quotidianamente (e tolto lo “sberluccichio” che vedono i turisti) ogni tanto si avverte lo stridore delle sue contraddizioni, e capita anche di sentirsi soli in una dimensione urbana magnifica, ma terribile e fagocitante. Ecco, quando mi è capitato di sentirmi così, di non sapere quale fosse esattamente il mio posto nel mondo, io me ne andavo per qualche ora da “Shakespeare & Co.”. Mi sentivo accolta. Era come tornare a casa, e non sto parlando di Italia, di nostalgia da spaghetti, burocrazia e politici da operetta (no, vi assicuro che queste sono tutte cose che hanno anche i francesi), sto parlando di un luogo dell’anima…uno spazio disordinato, ma con un suo percorso di classificazione, moderno e antico insieme, cosmopolita, generoso dei propri tesori nascosti, ospitale, curioso, in continuo movimento, profumato di legno e di carta, di te e di torte…e capace di conservare la memoria dei piccoli gesti degli sconosciuti!!(C’è un bellissimo muro tappezzato di frasi, e sorrisi di chi è passato di qui e ha voluto lasciare il proprio pensiero…).


“Shakespeare & Co.” riesce sempre a farmi vedere le cose con un’altra prospettiva, a farmi arrivare sin lì, sulla soglia di un altro mondo, di un’altra avventura, di un altro libro, e di un altro modo di vivere. E a farmi tornare il sorriso. Ve ne parlo perché è un posto all’antica (pochi libri freschi di stampa e tanti classici di seconda e terza mano, nessun computer), di belle letture, di incontri e condivisioni, perché da qui vedrete Parigi in un altro modo, perché è impagabile comprarci un libro (che si incamminerà per il mondo con un bel timbro fatto al bancone), e poi (carissimi amici foodies) perché è proprio qui, che nel film Julie and Julia Julia Child va a cercare un libro di cucina francese scritto in inglese (il suo , di libro, doveva ancora essere scritto, anzi, era in cerca di solida ispirazione).
Sbirciate “Shakespeare & Co.” nelle mie foto, nelle pagine del suo sito ufficiale, nelle parole di chi la vive e la anima ogni giorno (intervista alla proprietaria Sylvia Whitman), e di chi non smette di innamorarsene. Ma se riuscite, dedicatele qualche ora del vostro prossimo soggiorno parigino, non ve ne pentirete!

Shakespeare and Company
37 rue de la Bûcherie
Paris, Ve
0143254093
Weekdays: 10 am- 11 pm
Weekends: 11 am-11pm
http://www.shakespeareandcompany.com/
Mi sembra un luogo irreale questa libreria/biblioteca/foresteria parigina. Ho letto avidamente i tuoi post persi durante le vacanze e mi sono deliziata, come sempre mi accade quando passo da te. Hai uno stile incantevole, mi rapisce, sul serio torno a rileggere alcune frasi. Adesso che sono tornata a casa (anche se mi sento ancora imbambolata, ma è normale?) mi posso dedicare a scegliere una ricetta per il tuo contest. Il libro preferito ce l'ho e ha un importante significato per me ma devo decidermi su quale piatto preparare per la mia dolce e coltissima amica <3. Un bacio