Siccome da qualche giorno il mio forno si gode meritatissime “ferie d’agosto”, è giunta l’ora di condividere la mia ricetta di fiducia per i “pancakes”, che cuocendo rapidamente in padella sono una manna con questo caldo. Anche questi pancakes, come i “Blueberry muffins”, sono ispirati alla lettura di The Joy of Cooking, o meglio del suo erede diretto degli anni 2000 (la versione in diversi volumi con fotografie).
Ovviamente, essendo il libro intitolato “All about breakfast&brunch”, c’è un intero, nutrito capitolo dedicato a pancakes, waffles, French toast & doughnuts (di questo libro avevo già parlato per i Cornmeal Pancakes). Insomma, tutte quelle dolcezze americane traghettate nella vecchia Europa da milioni di film e serie tv che tutti sogniamo di assaggiare almeno una volta, magari seduti in una allegra tavola calda. La mia passione per i pancakes (con conseguente, maniacale prova di infinite ricette) è però ben radicata nell’infanzia: nei fumetti e nei cartoni animati, si vedeva sempre Paperino che a colazione preparava giganteschi dischi tondi dolci per i tre pestiferi nipotini Qui Quo e Qua, che inspiegabilmente erano tradotti come “frittelle”. Ora, dato che per me le “frittelle” erano solo quelle di carnevale (le bugie, le chiacchiere o quelle di mele), e dato che già da piccola ero un’osservatrice attenta, non mi sono mai capacitata di come potesse esistere un mondo in cui si mangiavano “dolci fritti” a colazione, e peggio ancora di come si potesse friggere un dolce tondo su una piastra senza olio. Certo, non mi sfiorava il pensiero che quello fosse un mondo di fantasia, e neppure immaginavo che fosse un mondo di fantasia tutta americana. In ogni caso le “frittelle di Paperino” mi hanno sempre fatto venire l’acquolina in bocca, specialmente a causa di un mini cartone animato contenuto in una videocassetta di classici Disney che io e i miei fratelli guardavamo in continuazione.
Il cortometraggio -del 1948- si intitolava “colazione per tre” (Three for Breakfast), ed era la solita catastrofica avventura del povero iracondo Paperino, alle prese con una colazione moolto movimentata a causa della golosità di Cip e Ciop (lo si può vedere qui su youtube, ed anche dopo tanti anni rimane una delizia in soli 6 minuti). La voglia di assaggiare queste ghiotte frittelle era tale che mi ero anche fatta regalare il “Manuale di Nonna Papera”, sicurissima che tra le sue pagine ne avrei trovato la ricetta.
Non potevo sapere, né capire, che il famosissimo manuale non era il ricettario di cucina della Nonna Papera del mondo Disney, bensì un simpatico prodotto editoriale tutto italiano. A dirla tutta questa cosa di non trovarci dentro le “frittelle di zio Paperino” né la celebre torta di mele (quella da mettere sul davanzale a raffreddare), non mi è mai andata giù, ma da adulta mi sono rifatta provando mille ricette diverse di pancakes. Quella a cui torno sempre però è questa, che, anche a detta della Dolcemetà, che nelle sue estati americane di gioventù si svegliava solo con il profumo dei pancakes, somiglia parecchio agli originali made in U.S.A. Dopo diverse prove, e seguendo i consigli di Laurel Evans -del blog Un’americana in cucina– ho sostituito parte del latte con un ottimo surrogato del latticello (yogurt e latte mescolati con un cucchiaino di succo di limone), che conferisce ai pancakes una nota acidula e grande sofficità (anche se, differenza della maggior parte delle ricette che trovate in giro, in questa non ci sono gli albumi montati a neve). Per fare le cose come si deve provate a cercare un buon sciroppo d’acero –maple syrup– puro al 100% (ormai è in vendita anche nei piccoli supermercati di provincia). Che dire, happy breakfast paperoso amici, ancora una volta la mia fiducia nel Rombauer team era ben riposta! 😉
Basic Pancakes
Ingredienti:
200 g farina 0
50 g zucchero
8 g lievito chimico vanigliato in polvere per dolci
un pizzico di sale
2 uova grandi
40 g burro
200 g yogurt
150 g latte fresco intero
un cucchiaino di succo di limone
i semi di mezza bacca di vaniglia (oppure essenza, o ancora vanillina)
burro fresco, sciroppo d’acero, miele frutta fresca per servire
N.B: volendo questi Basic Pancakes si possono aromatizzare anche con uvetta, mirtilli congelati o freschi, frutta secca, banane a fettine, bacon croccante, formaggio a cubetti, noce di cocco, scaglie o gocce di cioccolato).
Procedimento:
-In una ciotola setacciare la farina, unire lo zucchero, il lievito, un pizzico di sale, e mescolare dolcemente tutti gli ingredienti.
-In una scodellina mescolare lo yogurt, il latte e un cucchiaino di succo di limone e fare riposare per 10 minuti.
-In una seconda ciotola mescolare quindi le uova, il burro fuso, il surrogato del latticello (yogurt+latte+succo di limone) e i semi della bacca di vaniglia.
-Rovesciare poco per volta il composto di ingredienti umidi su quelli secchi nella prima ciotola. Mescolare rapidamente con una frusta (o con lo sbattitore elettrico) fino ad avere un composto cremoso e soffice senza grumi (evitare di mescolare troppo). Eventualmente aggiungere qui la mezza tazza con gli ingredienti extra leggermente infarinati.
-Ungere leggermente una padella antiaderente a fondo spesso con del burro o con un filo d’olio (io uso una padella in alluminio per crepes). Scaldare la padella a fuoco basso, rovesciare un mestolino di composto sul fondo della padella, attendere che la superficie del pancake sia coperta da bollicine, e che le bollicine scoppino, quindi con una paletta girare con gesto secco e deciso il pancake per farli cuoce anche dall’altro lato (i pancake non devono essere troppo dorati, “lightly browned”). Vi consiglio di non fare pancakes troppo larghi, specialmente le prime volte, perché con un diametro di 12/15 cm si girano più facilmente! Allo stesso modo non consiglio pancakes spessi come materassi, che pure vanno per la maggiore, ma come si vede anche dalle illustrazioni di “The Joy of cooking” è preferibile farli abbastanza sottili per evitare un eccessivo effetto spugna!
-Procedere sino ad avere esaurito l’impasto (tenere sempre il fuoco medio del gas al minimo). Si otterranno 12/15 pancakes, e servire immediatamente con burro, sciroppo d’acero, miele, frutta fresca o conservare al caldo coperti da carta alluminio.
Anch’io sbavavo di fronte alle colazioni di paperino 😛 i pancakes originali non li ho mai provati ma ne ho sempre fatto delle versioni più salutari senza quello e questo…ma ammetto che a queste visioni stragolose non saprei proprio resistere 😛 non mi resta che prendere appunti e mettermi all’opera appena il pupo me lo permette ^_*
Immagino che le tue versioni “sane” siano comunque una gran golosità…ma una volta quelli originali vanno provati! 😉 p.s: che bello sentirti…buona estate a te e al piccolino!
Io continuo a salivare quando vedo le famose frittelle di Zio Paperino. Ma ci daranno mai la ricetta?!?
Va be’. Se la dolce metà dice che i tuoi pancake si somigliano proprio tanto a quelli con cui si svegliava nel suo periodo USA be’ allora questi sono da provare 🙂
Ma vero che facevano proprio venire l’acquolina così belle lucide?