“Lutèce”
Chapitre II
L’HISTOIRE
Se ami Parigi…intendo non un amore passeggero turistico/estivo da una notte di passione, ma quelle robe profondissime e eterne, viscerali direi, da matrimonio! Ecco, se ami Parigi così, seriamente, per sempre, nella buona e nella cattiva sorte, allora ami anche il suo passato, tutta la sua Storia, e ovviamente il Musée Carnavalet. Certo Parigi è piena di grandi musei imponenti e belli da togliere il fiato: i visitatori di solito li collezionano come perle in un susseguirsi vertiginoso di meraviglie dell’umanità. Ma in questo carosello infinito di bellezza, il Musée Carnavalet è il luogo che più di ogni altro custodisce l’essenza della città, dalla preistoria, o almeno da quando la tribù celta dei Parisi si è installata su un’isoletta al centro della Senna…sino ai giorni nostri!
Per lungo tempo è rimasto un curioso museo guazzabuglio (comunque delizioso nell’affastellarsi disordinato e polveroso da museo civico di una delle più grandi metropoli europee). Ora, dopo essere stato chiuso per diversi anni, è stato completamente ri-allestito e finalmente può dignitosamente brillare di luce propria in mezzo agli altri strepitosi musei della città.
Ladolcemetà lo adora per la sezione sulla rivoluzione francese. Io lo adoro per la sezione sulla Belle époque (e anche per le insegne storiche dei negozi parigini). In ogni caso di fronte al giuramento della Palla Corda, a un sasso del muro della Bastiglia, davanti agli orecchini a ghigliottina, alle scarpette di Maria Antonietta, all’insegna originale de le Chat Noir, nella camera di Proust, sulla scrivania di Gertrude Stein, tra i pavoni di Mucha…insomma a qualunque epoca appartenga la Parigi che vuoi vedere, qui la troverai come dentro a una piccola “Wunderkammer” senza tempo.
Il museo ha sede nel palazzo in cui visse la mitica Madame de Sevigné (cosa che di per sé lo renderebbe già degno di una visita), inoltre l’accesso alle collezioni permanenti è gratuito e senza prenotazione (è chiuso il lunedì).
N.B: come sempre TUTTE le foto sono mie, sono protette da diritto d’autore, e non è possibile utilizzarle senza permesso. Preciso che ogni marchio o attività citata in questi post NON è frutto di alcuna collaborazione. I miei NON sono “consigli commerciali”, ma semplicemente racconti, quindi beneficio della soggettività e quando considero una cosa o un posto “bellissimi” esprimo un’opinione personale NON necessariamente adatta al resto dell’umanità.
Susanna dice
Grazie per il.suggerimento e l’interessante descrizione. Deve essere una chicca! Tornerei a Parigi solo per questo piccolo museo.
Betulla dice
Ciao Susanna…in realtà non è un museo tanto piccolo: è ricchissimo di reperti, e per visitarlo tutto ci vuole una buona mezza giornata! Sono io che ho dovuto purtroppo limitarmi nelle ciance, e soprattutto nelle foto. Altrimenti avrei scritto l’intero feuilleton solo su questo Museo (e non solo un capitolo)! In ogni caso è davvero un bel modo per scoprire la storia della città: mi piaceva tanto anche il vecchio allestimento, ma questo lo rende sicuramente moderno e più piacevole! Insomma se ti capita un giretto a Parigi non perderlo!