Ogni estate in casa Betulla si ripete la stessa scenetta: alla terza pianta di basilico completamente rapata in una notte da voracissime lumache, io cado preda di atavici istinti assassini e dichiaro solennemente che a breve verrà acquistata la lumachina per stermiare TUTTA la bavosa, famelica popolazione di chiocciole che vive a sbaffo nel nostro giardino. La dolce metà, da gran ghiottone, è incapace di vedere il danno nel presente…lui pensa alle lumache solo sotto forma di leccornia autunnale, per cui, con l’acquolina in bocca ineggia al fatto che noi abbiamo un tesoro fantastico nel praticello di casa, che se le chioccioline sono di bocca buona, avranno carni più profumate, che non ci si può arrabbiare con degli animaletti tanto golosi. Sì, la dolcemetà in questi casi ragiona esattamente come la strega di Hansel e Gretel, che metteva le sue prede all’ingrasso a suon di leccornie. Gliel’ho fatto notare, e il risultato è stato una bella scatoletta di “disabituante biologico per lumache”…degli assurdi e innocui granuli profumati per fare in modo che le chiocciole non varchino la soglia del mio angolino delle erbe aromatiche. Non funzionano. Per cui, fallito ogni tentativo di lotta chimica e biologica, non mi rimane che la psiche: ogni volta che trovo una chiocciola “cicciona” nelle mie piante di basilico, la prendo per il guscio e la porto oltre al cancello… durante tragitto le spiego con grande gentilezza, che vivo con un mangialumache, e per la sua sopravvivenza suggerisco di andare a brucare in altri pascoli verdi, in giro per il mondo.
Sig…lumaca avvisata mezza salvata…ma non sempre mi ascoltano!
Con questa ricetta contribuisco alla giornata del Calendario del Cibo italiano di Aifb dedicata alla Rane e alle Lumache. Qui potete leggere un mio post dello scorso anno sulle mitiche Helix Pomatia Alpina di Borgo San Dalmazzo, con annessa ricettina tradizionale e profumosa carpita ad una veeecchia zia!
LUMACHE AL BARBERA
Ingredienti per il brodo della lessatura:
1 cipolla
1 gambo di sedano
2 spicchi di aglio
qualche foglia di prezzemolo
2 foglie di alloro fresche
Ingredienti per le lumache al vino rosso:
3 hg di carne di lumache pari a circa 60/65 molluschi (fresche o surgelate, cmq senza gusci e senza tortiglione)
1 cipolla
1 gambo di sedano
3 spicchi di aglio
un grosso ciuffo di prezzemolo
erba di San Pietro (Balsamita major, sostituibile con menta)
3 bicchieri di vino rosso (Barbera)
pepe nero
una manciatina di pinoli
olio extravergine di oliva (¾ cucchiai)
(eventualmente) un mestolo di brodo vegetale caldo
Procedimento:
1.Lessare le lumache per un’ora abbondante in un brodo aromatizzato con carota, sedano, cipolla aglio prezzemolo e alloro. Trascorso questo tempo verificare la cottura, ed eventualmente proseguire ancora per 30 minuti. Questo tempo dipende dalla grandezza delle lumache. In ogni caso, dopo 60 minuti assaggiatele e verificate che siano tenere (rimarranno sempre un po’ gommosette, sono lumache, ma devono essere tenere).
2. Su un tagliere tritare finemente con la mezzaluna la cipolla e il sedano e metterli da parte. Poi fare un trito altrettanto fine con il prezzemolo e l’erba di San Pietro. In una pentola d’acciaio abbastanza capiente scaldare 2 spicchi di aglio in 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva. Soffriggervi dolcemente di cipolla e sedano (devono essere appena coloriti), poi unire il trito di erbe aromatiche. Aggiungere le lumache bollite e fare rosolare il tutto mescolando dolcemente con un cucchiaio di legno. Unire una macinata di pepe nero, e bagnare il tutto con abbondante vino rosso (iniziare con 2 bicchieri, e aggiungere il terzo dopo la prima mezz’ora di cottura). Mescolare bene, e proseguire la cottura per un’altra oretta circa. Le lumache devono sobbollire a fuoco dolcissimo (se dopo il terzo bicchiere di vino dovessero asciugare troppo unire mezzo mestolino di brodo vegetale caldo)! A dieci minuti dal termine della cottura aggiungere i pinoli. Aggiustare di sale. Io consiglio sempre di farle con un giorno di anticipo…riposando i sapori si amalgamano esaltandosi reciprocamente. Al momento del consumo scaldare con una noce di burro e servire con abbondante pane a fette un poco abbrustolito nel forno.
Grazie Betulla per il bellissimo articolo e per averci raccontato un pochino di storia della tua famiglia.
Grazie mille per questo contributo! Io le mangio sempre in umido col pomodoro ma la tua ricetta mi ispira tantissimo!
Dovrò chiamare il mio fornitore e farmela portare al più presto! 🙂
Adoro questo cibo, non è da tutti lo so, e con il barbera non le ho mai cucinate… ho proprio una confezione in freezer, mi sa che questa te la copierò! complimenti!