Come ben sapete #Betullablog ama praticare una cucina un po’ desueta che va a braccetto con quei sapori non convenzionali dei tempi andati. In questo modo è diventato un punto d’onore offrire ai miei ospiti, come ai miei lettori, ricette affidabili di piatti antichi e dimenticati dai più. Uno dei meglio riusciti e apprezzati di questa estate è l’ insalata tiepida di nervetti e cipolle, un antipasto davvero rustico (immancabile sulle tavole delle osterie di un tempo), e sorprendente (è apprezzato anche da chi rifugge certi ingredienti dal sapore troppo particolare). Questa insalata è tipica dell’area padana, sia quella lombarda, che quella piemontese (in particolare l’alessandrino); e tanto per cambiare è uno di quei modi ingegnosi di utilizzare proprio tutte le parti dell’animale (anche le cartilagini). Al giorno d’oggi si trovano negli alimentari più forniti delle mattonelle di nervetti&testina sottovuoto già pronti al consumo (occorre semplicemente aprire la confezione, tagliare e condire). Ma io vi scrivo proprio tutta la ricetta, non sia mai che un giorno vi troviate con un ginocchio di vitello e non sappiate dove sbattere la testa…;-)
p.s: la ricetta tradizionale a cui mi sono ispirata vorrebbe come accompagnamento dei nervetti i cipollotti crudi lasciati a bagno una notte intera in aceto e Barbera. Questa è una mia versione addomesticata, e cotta di questa insalata ruspante, che risulterebbe un po’ troppo aromatica e indigesta per i gusti di “casa Betulla”. Così ho trovato la soluzione, neanche troppo lontana dall’originale, di cuocere le cipolle (come ho scritto nella nota la stessa insalata si prepara con fagioli e cipolle lessi). Alcuni -temerari- ristoranti propongono poi questo piatto con i nervetti affettati sottili sottili (all’affettatrice), come una sorta di gustosissimo salume. Io preferisco però tagliarli a dadini in modo da conservarne la consistenza un poco “gommosetta” anche sotto i denti.
Insalata di nervetti e cipolle
- 1 kg ginocchio di vitello
- 2 carote
- 2 sedani
- 2 cipolle
- 1/2 bicchiere di aceto di vino rosso
- 1 cucchiaino di sale grosso
- 1 foglia di alloro
Per l'insalata:
- 5/6 cipolle rosse
- 1 cucchiaio di aceto balsamico
- 1 cucchiaio di zucchero integrale di canna
- 1 bicchiere di vino rosso
- 2 foglie di alloro
- 4 rametti di timo serpillo fresco
sale, pepe nero, elio extravergine per condire
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Per i nervetti:
Lavare e tagliare grossolanamente sedano, carote e cipolle. Mettere in una pentola capiente con il ginocchio di vitello, coprire di acqua. Aggiungere il mezzo bicchiere di vino rosso, l’alloro, il sale grosso e portare a ebbolizione. fare sobbollire dolcemente (parzialmente coperto) per circa 2 ore e mezza, o comunque sino a quando, trafiggendo il ginocchio con una forchetta lo si sente morbido e tenero. Trascorso questo tempo tirare su il ginocchio dal brodo, e ancora caldo staccare con le mani le parti di cartilagine attaccata all’osso. Disporre le cartilagini in una terrina e compattarle bene. Fare riposare per una notte in frigorifero con sopra un peso.
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Per l’insalata vera e propria:
preparare le cipolle affettandole sottilmente. Scaldare un filo di olio extravergine in una padella antiaderente, e farvi rosolare le cipolle. Aggiungere il cucchiaio di zucchero, l’aceto balsamico, l’alloro e il timo. Mescolare rapidamente e sfumare con il vino rosso prima che rosolino troppo. Incoperchiare e fare cuocere dolcemente per circa mezz’ota, rimestando di tanto in tanto (se i liquidi non bastano aggiungere mezzo mestolo di brodo o di acqua calda). Devono essere trasparenti e traslucide e lievemente dolci all’assaggio.
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Comporre l’insalata tagliando a dadini i nervetti (dopo una notte di riposo sono un mattoncino compatto e gelatinoso). Metterli in una terrina di servizio, e rovesciarvi sopra le cipolle tiepide. Mescolare rapidamente, condire con sale, pepe nero macinato freso e pochissimo olio extravegine di oliva. Servire immediatamente senza troppi fronzoli (è un piatto davvero rustico, che non merita gabbie e sovrastrutture gastronomiche!). Il tepore delle cipolle scioglierà appena i nervetti donando al piatto una sericità untuosa impagabile!
Altre due varianti tradizionali sono l’insalata di nervetti e faglioli bianchi di spagna, o di nervetti conditi con bagnetto verde. Su tutte però secondo me vincono le cipolle, che con la nota agrodolce contrastano il sapore incredibilmente ricco dei nervetti
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