Qualche Natale fa ho tentato di entrare definitivamente nel nuovo millennio chiedendo in regalo uno smartphone. Lo so, dato che son qui a riempire di fatti miei un blog e social annessi questa dello smartphone pare un’ovvietà. Invece no. L’esperimento non ha funzionato! Dopo un mese ero già stufa di avere un pc in formato telefono, di ricaricarlo continuamente…e di altre mille difetti con cui non sto qui a tediarvi. Morale della favola: ho rispedito al mittente lo smartphone difettato (e anche il nuovo millennio), e ho pensato bene di permettermi il lusso di avere un telefono capace solo di telefonare, e un pc per tutto il resto. Il mio telefono “a bottoni” non ha internet, ha una suoneria dell’anteguerra, una batteria che dura tra gli 8 e i 10 giorni…e almeno una cosa (cioè telefonare) la sa fare benissimo! Tutta questa bella storia di felicissima” “regressione tecnologica” è per dirvi che alla fine il mio smartphone natalizio è stato convertito in una gelatiera!
Ah, l’intro. narrativa è anche per annunciare che con questo post inauguro ufficialmente una nuova paginetta del mio blog dedicata alle CARABATTOLE della mia cucina (non amo solo la tecnologia desueta, ma anche le parole un po’ agé). OVVIAMENTE non si tratta di recensioni sponsorizzate o cose simili. Vi voglio solo raccontare la mia esperienza con “attrezzature, strumenti& affini” per condividerla con voi. Mi piace moltissimo curiosare nelle cucine (e nei blog altrui) per vedere “cosa usano davvero le persone per cucinare”. E questa paginetta è un modo per farlo letteralmente, cioè per aprirvi le porte del mio adorato sgabuzzino (dove in un caos babelico conservo tutte o quasi le mie preziosissime carabattole da cuoca!).
Insomma, dato il clima torrido non potevo che cominciare da lei. La mia fida, minuscola gelatiera a pozzetto, che ormai da tre anni rinfresca le mie estati. Dovete sapere che da giovincella ho passato un’intera estate a produrre gelati per il bar del ristorante in cui lavoravo. Rompevo quantità paurose di uova, (o sbucciavo quantità altrettanto paurose di frutta) preparavo la miscela base, che poi rovesciavo in una gigantesca gelatiera con oblò, simile ad una lavatrice che con il suo ipnotico cestello rotante produceva kg e kg di sofficissimo gelato millegusti. Insomma, so abbastanza bene che cos’è il gelato artigianale fatto con cura e in maniera professionale. Motivo per cui, quando ho deciso di convertire il buono dello smartphone in una gelatiera ho soppesato a lungo ogni pro e ogni contro del grande dilemma in cui si imbatte ogni potenziale acquirente di gelatiere casalinghe: gelatiera ad accumulo o gelatiera autorefrigerante?
Posto che nessuna delle due raggiungerà mai davvero i risultati di una gelatiera professionale, posto che esistono milioni di articoli in rete dedicati all’argomento (oltre ad esempio alle recensioni di amazon, che è sempre bene leggere prima dell’acquisto di elettrodomestici vari), si può dire che la gelatiera ad accumulo è semplicemente un pozzetto (tipo secchiello del ghiaccio) che va raffreddato in freezer almeno 24 ore prima che possa mantecare il vostro gelato, quella autorefrigerante invece ha dimensioni e prezzi più imponenti perchè sostanzialmente ha un compressore che le permette raffreddare/fare gelati a raffica (senza pensarci con 24 ore di anticipo, e senza doversi fermare ad un unico gusto gelato – attenzione però, siccome è come un frigorifero non la si può spostare e sbattacchiare spesso, e necessita di stare ferma in piano almeno un’ora prima di metterla in moto). Sapete che vi dico? Prezzo, e spazio hanno sicuramente influito. Ma alla fine ho deciso di prendere una gelatiera così semplice pensando soprattutto al sapore del gelato. Non sono un’estremista dell’home made, e di gelaterie ottime, che usano ingredienti freschi e di qualità (non bustine di semilavorati) è piena ogni città italiana…per cui ecco, le occasioni per mangiare un buon gelato artigianale non mi mancano.
Quindi ho optato per una gelatiera economica e poco ingombrante per quelle 8/10 volte all’anno in cui voglio prepararmi facilmente un gelato casalingo, simile, per gusto e texture, a quei gelati mantecati a mano che le nostre mamme ci facevano per merenda (io lascio sempre il cestello nel freezer, in modo da averlo sempre pronto). Il gelato fatto con questa gelatiera viene come quello: tanto per essere chiara, ed esservi davvero utile, non aspettatevi una cosa compatta tipo vaschetta Carte d’or , intesi? Guardate la mia foto, con una temperatura ambiente 28° questo gelato (che è fatto sostanzialmente con una crema inglese come base, ed è completamente privo di addensanti) comincia a sciogliersi quasi subito. Insomma…con questa gelatiera avrete un’ottimo gelato casalingo sufficiente per 4 persone (naturalmente potrete farci anche eccellenti sorbetti di frutta e frozen yogurt, cui però dedicherò un post apposito). Con le ricette base che si trovano nel ricettario allegato farete grandi cose… e una volta impratichiti con le due basi crema e quelle frutta riuscirete a fare mille gloriose varianti per soddisfare tutta la vostre voglie gelatose (udite udite…praticamente vi sto dicendo non è nemmeno necessario integrare la gelatiera con altri libri e libretti a tema!).
Per concludere, se non avete schiere di bambini affamati, se non avete una cucina gigantesca, se non avete 280 euro da investire in una Gaggia, se non volete 7 gusti di gelato a pasto, cominciate con una semplice gelatiera ad accumulo (la mia è una MoulinexIG 5017, ma della stessa fascia se ne trovano davvero tante) … se il callo del gelato sopravviverà 365 giorni (da un’estate all’altra), solo allora la vostra passione potrebbe meritarsi qualcosa di più!
Bene…e ora, finalmente, passiamo alla ricetta di questo coccoloso gelato alla vaniglia, che in questo caso ho “variegato” con due cucchiai di crema spalmabile alle nocciole. Ve lo dico? Una deliziaaa…
GELATO ALLA VANIGLIA
! Attenzione: la miscela base va preparata con circa 12 ore di anticipo !
Ingredienti:
25o ml di latte fresco intero
100 g di zucchero a velo (non vanigliato)
2 uova
450 ml di panna da montare fresca
i semi di mezza bacca di vaniglia (o un cucchiaino di estratto)
Carabattole necessarie :
Gelatiera Moulinex IG5017
Procedimento:
-In un pentolino scaldare leggermente il latte con la polpa della bacca di vaniglia(non farlo bollire). A parte nel frattempo sbattere in una ciotola le uova e lo zucchero. Aggiungere lentamente il latte caldo a filo continuando a mescolare.
-Trasferire questa miscela in un pentolino, riscaldare molto lentamente, senza mai farlo bollire, mescolando con un cucchiaio di legno. Quando la crema si rapprenderà leggermente, velando appena il dorso del cucchiaio sarà pronta. Farla raffreddare a temperatura ambiente, poi aggiungere la panna non montata.
-Fare raffreddare in frigorifero per 12 ore prima di lavorarla nella macchina del gelato.
Varianti:
Dopo aver mantecato il gelato nella gelatiera (mediamente occorrono 20 minuti), è possibile colare sul composto due cucchiai abbondanti (30 g circa) di crema spalmabile alla nocciola per fare un goloso variegato.
Batù Simo dice
Betullina.. ma perchè non ti vedo nei blog che seguo? :-((( hai cambiato qualcosa? mi è giù successo e non capisco se sia blogger o se c’è qualche problema col mio account.. uffa ecchep….