
Mi sto dilettando con antichi miti riguardanti l’ira degli dei. Tra questi ce n’è uno ittita particolarmente simpatico: il protagonista è Telipinu, dio della fertilità, che adirato per le iniquità degli uomini decide di nascondersi da tutti e tutto. La vita sulla terra si ferma, la natura è immobile, tutte le specie viventi hanno freddo e fame; e anche le divinità stesse non sono al riparo dai devastanti effetti della collera di Telipinu. Il Dio del Cielo convoca tutta la sua corte di dei, che dopo lauto banchetto (chiamali scemi) si mette a cercare Telipinu. Nessuno riesce a trovarlo, allora viene chiesto l’intervento di un’aquila, che con la sua vista acuta potrebbe scorgere il dio. L’aquila fallisce, così come il dio dei venti, di solito tanto possente da penetrare ogni anfratto, ma incapace di trovare il nascondiglio di Telipinu. Finalmente l’acuta Hebat, regina del sole, pensa di convocare una piccola ape, e le ordina di trovare il dio e trafiggerlo con il suo pungiglione. Il minuscolo insetto vola per il mondo, sui monti, sui fiumi e sulle foreste fino a che non scorge Telipinu addormentato in una radura. Immediatamente lo punge, per riscuoterlo dal sonno (e dall’ira). Ma il brusco risveglio non fa che peggiorare l’umore nero del dio. L’ape, quindi, consapevole della sua piccolezza, raduna le poche forze rimaste per tornare da Hebat e chiedere aiuto e rinforzi. La bella regina manda l’aquila in soccorso all’ape. Insieme riescono a portare indietro il dio furibondo. Cosa si fa per calmare un fuggitivo iroso, arrabbiato con tutti e inselvatichito? Nei miti come nella realtà, nel mondo divino come in quello umano gli si dà da mangiare!!!
“Dopo poco, l’uccello si posò: immediatamente alcuni servi avanzarono in fila, recando nelle mani tazze di nettare, grandi coppe di panna e di miele, e ceste di frutta. Non appena l’irato dio ebbe mangiato qualche boccone dei cibi e bevuto qualche sorso delle bevande che gli avevano imbandito, l’incantesimo cominciò ad agire su di lui; l’ira e il furore che ribollivano nel suo animo scomparvero, e al loro posto subentrò una calda sensazione di benessere, e più mangiava e più beveva e più amabile diveniva; poiché ogni qualvolta le vivande incantate toccavano le sue labbra, nell’animo suo entrava abbondante la grazia.”*
Telipinu si calma, la sua rabbia verso gli uomini scompare, e la vita sulla terra torna a fiorire. Tutto grazie a una piccola ape, e al suo buon miele.
Che dire, credo che queste crostatine di miele e noci, nella loro fragrante semplicità, abbiano un effetto simile. Non le ho testate su Telipinu, ma sulla mia dolce metà, che qualche volta torna a casa la sera con la stessa voglia di fuggire dal mondo. Funzionano… indubbiamente placano i nervi, fugano le inquietudini e saziano, con semplicità, quel buco allo stomaco del tardo pomeriggio!
Si tratta di un mio adattamento di un dolce povero tipico del Saluzzese (Cuneo), zona di belle colline che respirano aria di montagna, dove un dolce schietto viene apprezzato meglio con un buon bicchiere di vino.
CROSTATINE NOCI e MIELE
Ingredienti per 12 crostatine (con base di circa 8 cm di diametro):
Per la pasta frolla
300 g di farina 00
150 g di zucchero
120 g di burro a temperatura ambiente
1 uovo intero e 1 tuorlo
la buccia grattugiata di un limone non trattato
1 pizzico di sale
Per la farcitura
150 gr di miele di acacia
100 gr di noci
30 gr di burro
Volendo qualche scorzetta di limone (disidratata) per decorazione
Procedimento:
1. Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, incorporarvi le uova, lo zucchero il pizzico di sale e la buccia grattugiata del limone. Infine aggiungere il burro a pezzetti e lavorare rapidamente fino a passare da un composto sabbioso a un impasto omogeneo e liscio. Avvolgere nella pellicola per alimenti e riporre in frigorifero almeno mezz’ora prima di utilizzare (al riparo da odori forti).
2. Nel frattempo accendete il forno e portatelo a 180 ° circa (ventilato); spezzate grossolanamente i gherigli di noce su un tagliere. Metteteli in un pentolino con il miele e il pezzetto di burro. Fate sciogliere il tutto dolcissimamente rimestando di continuo. Il composto legandosi, diverrà quasi caramellato.
3. Stendete la frolla con il mattarello, e usatela per foderare circa 12 formine per tartellette imburrate. Disponete al centro di ogni crostatina uno o più cucchiai di miele e noci, poi distribuire bene il composto in modo uniforme su tutta la frolla. Infornate e fate cuocere per circa 30 minuti. Eventualmente, una volta raffreddate, decorare con qualche ricciolo di scorza di limone essiccata.
*libero adattamento da T.H Gaster, Le più antiche storie del mondo.
Anche a me piace molto la mitologia perchè i miti sono senza tempo. Io faccio una crostata molto simile nel ripieno (senza burro e con caramello decotto con la panna). In bocca al lupo per il contest
Queste crostatine placherebbero l'animo a chiunque! Ho sempre adorato la mitologia e mi fa piacere che condividiamo (oltre la passione x la buona cucina) anche questo!
Un bacio e buona serata <3
la zia Consu
Mi sono sempre piaciuti i miti sugli dei, quindi non posso che apprezzare questo tuo post e questa ricetta che oltre tutto mi piace un sacco per gli ingredienti che hai usato 🙂
Un bacione e buona serata!
Per un attimo ho ripensato a quello che ho studiato al liceo, avendo fatto il classico… tante cose le ho rimosse, ma alcuni miti mi sono rimasti nella mente, ci ho sempre visto assonanze e mirati riferimenti alla nostra vita attuale e al comportamento umano… certo, se a merenda avessi avuto le tue crostatine avrei studiato meglio… 😀
A volte, a cena finita, immergo il cucchiaio nel miele e ci metto sopra proprio una noce o delle mandorle intere… bontà divina, ehehe!
Bella storia!!!
Delle superiori mi spiace non aver studiato di più la mitologia, l'ho sempre trovata interessante ed è stato un gran peccato non aver approfondito! Il miele mi piace tanto, devo provare queste crostatine!! Un abbraccio
Ciao, arrivo da te grazie al contest "Profumi e sapori d'Autunno" al quale anch'io partecipo. Complimenti per il tuo blog, mi sono unita ai tuoi lettori e mi piacerebbe tanto che tu facessi altrettanto. A presto, Claudia
http://www.lacucinadistagione.blogspot.it/
Anche io adoro la mitologia!! Lo sapevo che piaceva anche a te :-)! A casa mia ho tanti libri sull'argomento, li ho letti tutti nel tempo. Così come trovo…divine…le tue mielose crostatine. Un ripieno insolito ma dolce e avvolgente come un abbraccio. Un bacio, cara