

Storia di un pezzetto di mondo che sta sui monti, vicino alle nuvole. Storia di una mamma e una figlia che decidono di adottare un’ochetta milanese covata da una gallinella nana. La guardano un po’ e decidono di portarsela a casa. La mettono in un cesto, nel cofano dell’auto e si fanno 200 km sobbalzando ogni volta che la piccola ricorda al mondo la sua presenza con un verso diciamo poco armonico. Dopo averla cresciuta chiamandola Guendalina scoprono che la fantastica ochetta in realtà è un maschio. Ormai però il pennuto crede di chiamarsi così…ed è troppo tardi per battezzarlo diversamente. Nonostante il nome, scopriamo che la possente virilità di Guendalina deve essere quietata non da una sola compagna…ma almeno da due “tontolissime” femmine che lo seguono in ogni dove, e lo riconoscono come capo assoluto e supremo. Guendalina, e la sua numerosa famiglia, diventa il nostro fedele guardiano… sensibile a ogni movimento, intelligentissimo, affettuoso con noi e feroce con gli estranei. Se non ci fosse stato il noto precedente storico delle “Oche del Campidoglio”, avremmo potuto credere che i suoi problemini di identità di oca covata da una gallinella si fossero definitivamente risolti scegliendo di essere un fido canide da compagnia. Guendalina è rimasta con noi per ben otto anni, regalandoci tante risate, innumerevoli uova, e una tribù di discendenti. Poi la dura legge del bosco ha deciso che doveva diventare il buon pranzetto di una volpe affamata. E così è stato! Per ricordarla/lo e averla sempre con noi, continuiamo, però, a chiamare “Guendalina” tutte le oche maschio che animano questo piccolo mondo di montagne, alberi e animaletti in cui sono cresciuta. Ecco a voi, rispettivamente: l’oco Guendalina III e le sue Mogli, le quattro anatre “Cesire”, e infine la mitica gigantesca Betulla che tanto mi ispira e che dà il nome a questo blog.
La ricetta è un dolce veloce e buonissimo, come i bei ricordi e come il vento fresco di questa estate.

N.B: per questa ricetta occorrono 4 stampini per Crème Brûlée e un caramellatore a fiamma apposito per dolci (sostituibile con il grill del forno). La ricetta è frutto di una crasi tra crema Inglese, Crème Brûlée, Crema Catalana, e qualunque altro dolce caramellato vi venga in mente! Come per Guendalina, la sua identità non è chiara, però vi assicuro, funziona, e non c’è bisogno del forno.
CREMA CARAMELLATA
Ingredienti:
200 ml do panna
60 ml di latte intero
35 g di zucchero
3 tuorli
i semini di 1,5 cm di bacca di vaniglia
+ lo zucchero semolato (bianco o integrale di canna) da cospargere sui dolci e bruciacchiare.
Procedimento:
-Mettere il latte e la panna in una pentola insieme ai semini della bacca di vaniglia. A parte, in una ciotola montare bene i tuorli con lo zucchero. Scaldare il composto di latte e panna. Non appena comincia a bollire rovesciarvi a filo le uova montate con lo zucchero. Mescolare bene con una frusta fino a che il tutto non aumenta di densità (qualche minuto, o se avete il termometro da cucina 84°). Spegnere immediatamente perché se il composto raggiunge l’ebollizione la crema impazzisce. Trasferire la crema nelle apposite ciotoline e riporre in frigorifero per qualche ora (ovviamente ben al riparo da odori forti). Al momento di servire cospargere di zucchero e caramellare (si ottiene quasi lo stesso effetto passando le ciotole sotto al grill bollente del forno per qualche minuto).
Che splendida atmosfera si respira qui, dolcissima amica.. questa crema è luminosa e bella proprio come un raggio di sole. E ho adorato la storia di Guendalina 🙂 Grazie, un bacio grande e un abbraccio <3
ahh lo sapevo che una creatura del sottobosco come te avrebbe apprezzato…Grazie Ely…sono felice che tu sia tornata!
Grazie cara della visita e delle tue bellissime foto! Io avevo Guendalina ed Adelina…un'amore ma alla fine le abbiamo regalate…ero un'adolescente che però le ricorda sempre con affetto..
Che bella l'oca Guendalina..anch'io le chiamo sempre così ma solo perchè sono condizionata dal cartone animato Disney 😛
Buonissima anche la tua crema caramellata..una vera esplosione di gusto ^_^
la zia Consu
me la ricordo Guendalina 🙂 grazie per la ricetta che sembra proprio buona, la proverò… anche se il caramellatore dovrò sostituirlo con il forno versione grill. ti farò sapere! un bacio
Eh si…gli animaletti sono impegnativi…ma restituiscono tantissimo!!! a presto sabry…
Uhh…sai che non so a che cartone ti riferisci???mi informerò! Comunque la mia Guenda si chiama così per un'ochetta di cartone che girava sulle torte di compleanno a mo di candelina…Bhe…siamo strani…prima o poi fotografo e racconto anche quella!
Ciao Laely…ma davvero te la ricordi???Super!!!Fare questa crema è facilissimo…bisogna solo stare attenti a non farla cuocere troppo!!!vedrai che la crosticina di zucchero (proprio quella di Amelie) viene benissimo anche sotto il grill (mi raccomando a pochi cm dalla crema!).
Fammi sapere!
Che atmosfera bucolica e che affondata farei in quella crema!!