
Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo.
Ecco i quattro ciliegi che fiancheggiavano il vialetto oltre il cancello appena accostato, ecco i due faggi che svettavano di molto oltre il tetto scuro e lucido. I muri erano sempre candidi, senza macchie né fumosità, non stinti dalle violente piogge degli ultimi giorni. Tutte le finestre erano chiuse, a catenella, visibilmente da molto tempo.
“Quando la rivedrò? Prima della fine della guerra è impossibile. Non è nemmeno augurabile. Ma il giorno stesso che la guerra finisce correrò a Torino a cercarla. E’ lontana da me esattamente quanto la nostra vittoria.”
Beppe Fenoglio, Una questione privata.

Ingredienti (per 6 coppette da forno da 8 cm di diametro):
Bellissime le parole abbinate a questo dolce..complimenti!
Fra l'altro deve essere divino ^_^
Buon WE cara <3
la zia Consu
Questo dolce è una vera poesia mia cara!!!!:-)
Che meraviglioso post Betulla!!E il dolce deve essere buonissimo!!Complimenti!!Camilla
Che poesia! Sia il brano che hai riportato, sia il dolce. Se ho capito bene, il gelato deve essere spinto verso il basso per essere ricoperto di cioccolato. Giusto? Un bacio, carissima
Questo libro è tra i preferiti del mio Matteo, ricordo quando tanti anni fa me lo leggeva ad alta voce… chi l'avrebbe detto che dopo 8 anni saremmo arrivati fin qui…
Vedi, ricordi e corrispondenze si intrecciano… e sento vibrare quel cuore, che ha colore delicato ma tanta forza…
Una sublime rivisitazione del classico tortino dal cuore vivo. L'analogia con il testo letterario ne fa una poesia nella poesia