Una delle cose che mi piace di più della cucina è la capacità di trasformare le cose. Pensereste mai alle cipolle come ingrediente base per un menù delle feste? Io no, eppure, c’è un piatto in cui anche delle povere, pallide e piagnucolanti cipolle diventano un manicaretto indimenticabile. “Siule Piene”, ovvero, cipolle ripiene. Nelle zone montane del cuneese rappresentano il piatto della festa estiva per eccellenza (che sia il santo patrono da festeggiare in piazza, il ferragosto o un pellegrinaggio ai santuari di altura). Non c’è tavolata, tovaglia da pic nic o zaino da cui non salti fuori una bella teglia di cipolle ripiene. Involucro poverissimo per un ripieno ricco (indicativamente carne, formaggio e uova, altra verdura e a volte un poco di riso), che qualche volta finisce a testa in giù (in certe valli le cipolle sono riempite e poi capovolte nella teglia). Le varianti si sprecano… io vi propongo una versione senza riso e senza pane grattato, prendetelo come un buon suggerimento perché le cipolle estive dalla polpa bianchissima e soda, accolgono bene e profumano qualunque ripieno che la cuoca riesca a mettere insieme (tra avanzi e fantasia).
CIPOLLE RIPIENE
Ingredienti:
6 cipolle bianche (circa 1 kgr)
300 g di macinata di bovino adulto
200 g di macinata di maiale o pasta di salsiccia
40 g di formaggio grana grattugiato
3 uova
500 g di spinaci freschi (o 250 gr di spinaci surgelati)
olio extravergine di oliva, sale, un pizzico di pepe nero, 2 spicchi di aglio, prezzemolo tritato
Procedimento:
-Lavare e pelare le cipolle. Cuocerle in acqua bollente per 15/20 minuti.
-Lavare e mondare gli spinaci e sbollentarli per pochi minuti. Scolarli e poi strizzarli bene dall’acqua in eccesso (altrimenti renderanno troppo umido il ripieno), e, una volta freddi, tritarli finemente sul tagliere.
– Nel frattempo in una padella antiaderente scaldare tre cucchiaiate di olio e 2 spicchi di aglio. Cuocervi bene le due carni macinate fino ad avere una bella rosolatura.
-Una volta che le cipolle sono scolate e raffreddate tagliarle a metà e svuotarle degli anelli più interni. Mettete da parte circa 50 gr di questi anelli interni. Foderare una o due teglie (tipo lasagnera) con carta da forno e sistemarvi le mezze cipolle svuotate degli anelli interni. Qui regolatevi secondo i vostri gusti: le dosi del mio ripieno sono abbondanti per cui io non riempio semplicemente sei mezze cipolle, ma finisco sempre per farcire anche gli anellini più piccoli. Tritate su un tagliere i 50 gr di cipolle bollite che avete messo da parte .
– In una terrina preparate il ripieno mescolando la carne macinata (eliminate l’aglio) con il trito di cipolle bollite e quello di spinaci. Aggiungere il grana e un poco di prezzemolo tritato. Unire le uova e mescolare bene. Aggiustare di sale e pepe. (A questo punto si potrebbe aggiungere pan grattato – per indurire un po’il ripieno- oppure pane raffermo bagnato nel latte, per ammorbidirlo; poi c’è chi unisce riso bollito, e chi insaporisce con mortadella). Accendere il forno e portarlo a 180° circa (ventilato).
– Con un cucchiaino farcire bene ogni cipolla. Anche qui ogni cuoca ha la sua variante: c’è chi riempie ogni cipolla e la copre con il suo cappello appuntito, chi lascia le cipolle senza coperchio, e chi, come me, guarda allo sostanza più che all’apparenza, per cui cerca di non sprecare né cipolle né ripieno: di solito finisco con una teglia di bellissime, e una di lillipuziane. Garantisco: sono tutte buone allo stesso modo. Quelle più “cicciotte” e belle diventano un secondo gustoso, mentre le piccine arretrano tra gli antipasti.
– Infornare le teglie e cuocere per circa 30 minuti. (Cuocendo la carne in padella non sono necessarie lunghe cotture in forno, così come non serve bagnare di brodo o di latte le cipolle, né coprire la teglia con carta alluminio).
Santuario della Madonna del Colletto, chiesetta della Valle Gesso (Alpi Marittime-Cuneo) a 1291 mt. slm. Ogni prima domenica di agosto vi si celebra la Madonna della Neve: per gli abitanti del vicino paese di Valdieri la festa è l’occasione per salire al santuario con un piccolo “pellegrinaggio” a piedi, e poi per fare bel pranzo al sacco… naturalmente a base di cipolle ripiene.
Sara e Laura-PancettaBistrot dice
E sono anche molto eleganti da servire!! Davvero belle queste cipolle ripiene, in questa nuova veste fanno la loro figura sulla tavola! E devono anche essere buonissime!!
Carmine Volpe dice
mi piace una bella idea per trasformare la cipolla in un piatto gourmand
Giulia dice
Per me che adoro le cipolle non c'è modo migliore per celebrare un giorno di festa. Da piemontese, conosco bene le siule piene e confermo che sono un piatto delizioso!
A presto
Giulia