Le storie delle parole sono sentieri affascinanti… Sentieri di camminate solitarie e incontri curiosi!!! Qualche giorno fa gironzolavo, appunto, in cerca di notizie sul Carpione… Non sulla preparazione in sé, ma sulla tradizione del piatto. Non ho trovato date o “ingressi ufficiali nella gastronomia”, ma un filo sottile che ha fatto spostare la mia attenzione dal Carpione che avevo in mente alla sua origine: CARPIO, dall’antico alto tedesco CHARPHO, slavo KARPU, (citata per la prima volta da Cassiodoro come un pesce d’acqua dolce, tipico del Danubio): specie di pesce delicatissimo che ha la scaglia argentina e picchiettata di rosso, onde si favoleggiò che si pascesse d’oro e d’argento.
Bhe, in fondo era facile, Carpione, dal modo in cui si preparava la Carpa. Peccato che in Piemonte il Carpione sia ormai un metodo di conservazione/aromatizzazione applicato non solo al pesce (nello specifico tinche e trote), ma anche a verdure e carni rosse e bianche. Tutto interessantissimo…e io ho cominciato a pensare a quel pesce viaggiatore, che, chissà come, dal Danubio è arrivato a nuotare nei fiumi piemontesi con le sue squame dorate. Mi sono invaghita di quel riflesso, di quel nutrirsi di oro, e di quel viaggiare, e ho deciso di regalarli al mio carpione (di pollo e zucchine) con la polvere gialla della Curcuma dello Sri Lanka.
N.B:Come ho detto il Carpione è passato dall’essere una preparazione riservata alla Carpa, all’indicare un vero e proprio metodo di conservazione degli alimenti più disparati. Praticamente si tratta di una marinata di aceto, vino e aromi che si rovescia calda su pesce, carne, verdura o uova fritti. Ben stipati in un contenitore di coccio questi alimenti potevano essere così conservati a lungo durante l’estate, senza contare che questa infusione aromatica conferiva un sapore tutto particolare anche agli alimenti più insipidi. Oggi, che facciamo il Carpione esclusivamente per il suo sapore (se anche lo si prepara in quantità lo riponiamo comunque il frigorifero) non ha più senso mantenere le dosi di aceto delle ricette “antiche” (due parti di aceto e una di vino). Quindi, il mio consiglio spassionato è di passare a proporzioni di 1:1, se non addirittura 1parte di vino e mezza parte di aceto. Per rendere l’idea occorrono circa 600 ml tra vino e aceto per coprire due fettine di pollo e due zucchine affettate che ho fotografato. Proprio perché la marinata del Carpione deve adattarsi al gusto personale di ognuno, in questa ricetta non ci sono dosi, ma solo l’indicazione del procedimento e degli ingredienti per fare la marinata (considerate comunque che il liquido deve sempre coprire bene gli alimenti!). Ah, dimenticavo l’indubbio vantaggio di questa preparazione: rende rinfrescante e appetitosi cibi che d’estate nessuno avrebbe voglia di consumare.
CARPIONE
Ingredienti:
-zucchine fritte (tagliate sottilissime con il pelapatate, poi infarinate con farina di grano tenero 00 e fritte in olio bollente di arachidi o girasole).
-petto di pollo a fette sottili impanato e fritto (fettine passate in uovo sbattuto, pangrattato poi fritte in olio di semi di arachidi o girasole e ben asciugate).
-aceto di vino bianco
-vino bianco secco
-zucchero bianco
-cipolla, prezzemolo, salvia, alloro, rosmarino, aglio, Curcuma, Pepe Nero.
-olio extravergine di oliva
ATTENZIONE: PER FARE UN CARPIONE CLASSICO ELIMINARE LA CURCUMA
Procedimento:
– Preparate le zucchine e il petto di pollo impanandoli e friggendoli in anticipo. Quando questi ingredienti saranno pronti preparate la marinata facendo friggere in due cucchiai di olio di oliva extravergine la cipolla affettata, e tutti gli odori di cui disponete. Quando la cipolla sarà appena colorita togliete il pentolino dal fuoco e aspettate che l’olio si raffreddi. A parte nel vino bianco, diluire mezzo cucchiaino di polvere di curcuma (dose adatta a 600 ml di liquido tra vino e aceto), comunque fino ad avere un liquido intensamente giallo e profumato. Unite questo vino giallo al soffritto di cipolla e aromi, infine unite l’aceto. Aggiungete ancora l’aglio, grani di pepe nero e mezzo cucchiaino di zucchero. Mescolate bene e rimettete sul fuoco. Portate a bollore, poi rovesciate la marinata calda sul petto di pollo e sulle zucchine sistemate in una terrina di vetro (tipo “Frigoverre” che hanno il coperchio di plastica). Conservare in frigorifero, e consumare freddo dopo almeno 24 ore di riposo. Per servire scolare la carne e le zucchine dalla marinata e dagli aromi almeno un’oretta prima del pasto.
Francesca P. dice
Si segue la scia delle parole, si condisce con la curiosità, si marina con la fantasia e… voilà un piatto speciale e insolito! La curcuma la uso spesso, mi piace che colori tutto di giallo, dona positività, una tintura di Spirito…
Miss Mou dice
Sai che le preparazioni in carpione mi hanno sempre ispirato per tutto. Adoro la combinazione con la cipolla e i pinoli poi.
gwendy dice
Ma che brava!!I tuoi piatti sono sempre molto particolari!
Ros Mj dice
Interessante. Mai sperimentata questa marinatura ma penso che con il caldo un piatto freddo e saporito è quello che ci vuole. Le tue ricette hanno sempre un ché di insolito…mi piace molto la Betulla alternativa :-)! Baci, cara
Cristina Lionetti dice
Bellissima ricetta!
Buona serata 🙂
Betulla dice
che bella espressione "tintura di spirito"…e poi il giallo è il colore del sole, mangiarlo è una favola!
Betulla dice
è un metodo ideale con il caldo!!davvero da provare cara filosofa!
Cristina D. dice
Betulla, mi piace il tuo approccio alla cucina che passa attraverso la storia, i libri, le tradizioni popolare. Si, te l'ho già detto, hai ragione, ma ogni volta mi sorprende questo tuo approccio. Non sapevo proprio nulla del carpione.