Se Zeus volesse donare un regno ai fiori, la rosa regnerebbe su tutti.
(Saffo)
Questa ricetta è per la mia cara amica Samantha, che come me ama i giardini incantati, i pic nic romantici al tramonto, e le piccole gioie fiorite della vita!
Si tratta di un semplice drink rinfrescante alla rosa, perfetto per una merenda estiva o per un pic nic di chiacchiere tra amiche (io l’ho immaginato come sostituto ideale di in tè delle cinque)! Con i fiori in cucina, come con le spezie, occorre mano parca, ma soprattutto occorrono abbinamenti perfetti per evitare il temutissimo “effetto saponetta” (la sensazione di mangiare sapone in uno dei cassetti del comò della nonna). Con le viole, rose e lavanda il rischio è sempre dietro l’angolo. Con questo preparato che condivido con voi oggi si ottiene un leggero “sciroppo alla rosa” che poi si può diluire a piacimento con acqua (frizzante o liscia) per ottenere una bevanda davvero dissetante: il limone compenserà nel bicchiere (o nella tazza) tutta la dolcezza languida della rosa. L’incognita maggiore è “l’aroma naturale di rosa”, che a seconda della marca, può essere più o meno intenso (aprendo il boccettino annusatelo e se lo sentite troppo forte aggiungetene solo mezzo cucchiaino per volta; viceversa se usate la “rose water” TRS che si trova nei negozi etnici per la cucina indiana potrebbe servirvene una dose maggiore perché ha un profumo più debole)! In ogni caso questa bevanda è un modo originale di utilizzare le rose del giardino (non devono aver subito alcun trattamento), e anche di deliziare i propri ospiti con una bevanda curiosa e analcolica.
Il libro che si vede in foto sotto alla tazza è un volumetto bacucco del 1982 dedicato alle rose di Giuseppina Bonaparte (nei giardini della Malmaison ne coltivava più di 200 specie) illustrate dal mitico Pierre-Joseph Redouté detto “il Raffaello dei fiori”, data la sua straordinaria capacità di renderne l’effimera bellezza. È un libro che parla di una donna dalla vita rocambolesca, di un castello (e di un giardino) dove ha sfilato la Storia, e infine anche del cuore di un uomo che siamo abituati a vedere negli abiti più rigidi e istituzionali. Per farla breve Napoleone era un gran tenerone, e scriveva lettere struggenti e bellissime…
Come le rose, che alla fin fine profumano sempre d’amore!
“Non ho passato un giorno senza amarti; non ho passato una notte senza stringerti tra le braccia; non ho preso una tazza di tè senza maledire la gloria e l’ambizione che mi tengono lontano dall’anima della mia vita. In mezzo agli affari, alla testa delle truppe, percorrendo i campi, la mia adorabile Giuseppina è sola nel mio cuore, occupa il mio spirito, assorbe il mio pensiero. Se mi allontano da te con la velocità del torrente Rodano è per rivederti più presto. Se, nel cuore della notte, mi alzo per lavorare ancora, è che può anticipare di qualche giorno l’arrivo della mia dolce amica…”
(Generale Napoleone Bonaparte a Giuseppina, Nizza, 10 Germinale, 30 marzo 1796).
BEVANDA FREDDA ALL’ACQUA DI ROSE
Ingredienti per circa 6/8 persone
Per lo sciroppo:
35 g di petali di rose non trattate (circa 4 rose piccole/medie) raccolte in mattinata (non umide di rugiada, ma non devono neppure aver preso sole troppo intenso)
225 g di zucchero
300 ml di acqua
1 cucchiaino di aroma naturale di rosa per uso alimentare
Per servire:
acqua minerale fredda (liscia o frizzante)
ghiaccio
un limone non trattato
Procedimento:
In un pentolino d’acciaio dal fondo spesso mettere 225 g di zucchero semolato, 300 ml di acqua e un cucchiaino di aroma naturale di rosa per uso alimentare. Mescolare bene con una frusta poi aggiungere i 35 g di petali di rosa. Mettere il pentolino sul fuoco medio, mescolare e portare a ebollizione. Fare cuocere dolcemente per circa 8 minuti (girare continuamente lo sciroppo cercando di “schiacciare” il più possibile i petali). Fare raffreddare bene, poi filtrare lo sciroppo attraverso un colino a maglie fitte. Con il dorso di un cucchiaino “compattare” nel filtro i petali in maniera da “estrarre” quanto più succo possibile. Lo sciroppo di rose è pronto e conservato in frigorifero va usato entro tre giorni.
(in fondo alla ricetta ci sono tutte le foto del procedimento passo passo).
Per servire:
versare qualche cucchiaio di sciroppo in una caraffa di vetro trasparente raffreddata in frigo (o in una teiera). Aggiungere cubetti di ghiaccio, limone non trattato e acqua minerale fredda (liscia o frizzante) secondo i gusti sino ad ottenere un drink dissetante (la dose perfetta non esiste, occorre procedere aggiungendo circa un bicchiere di acqua per volta, mescolare bene e assaggiare man mano per regolarsi). Servire in bicchieri da cocktail oppure in tazze da tè, come ho fatto io 😉
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