
La primavera è alle porte (o almeno sarebbe bello) e la Pasqua anche. Quindi, se è vero il detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, magari quel “chi vuoi” sono gli amici. E gli amici è sempre bello accontentarli tutti. Così ho pensato ad un secondo da portare in tavola in due versioni, vegetariano e con carne, senza contare che si tratta di un piatto gluten-free. La versatilità di questo finto-arrosto poi fa in modo che se ne avanza qualche fetta la si può benissimo mettere nel cesto del pic-nic per la gita fuori porta del giorno di pasquetta. Insomma un piatto allegro, che sa di fresco e di chi ha voglia di condividere un pasto con tutti, ma proprio tutti, perché piace tantissimo anche ai bambini e chi lo cucina può prepararlo il giorno prima in modo da potersi dedicare tranquillamente agli ospiti.
Il 2013 è stato dichiarato dall’ONU Anno della Quinoa. Originaria del Sud America, questa pianta è considerata uno pseudocereale (in realtà appartiene alla famiglia delle Chenopodiacee, la stessa degli spinaci) e viene coltivata soprattutto in Bolivia, Cile e Perù, dove costituisce il nutrimento principale delle popolazioni andine. La quinoa è infatti una pianta che non richiede particolari trattamenti, e ha la capacità di adattarsi a climi e ambienti ecologici differenti. Resiste alla siccità, può crescere in terreni poveri, con alto tasso di salinità, e può essere coltivata a livello del mare come ad un’altitudine di quattromila metri, con escursioni di temperature da -8 a 38 gradi. Sotto il profilo nutrizionale è un alimento completo e prezioso: ha un alto contenuto di aminoacidi essenziali, in particolare lisina, importantissima per il nostro organismo; contiene acidi polinsaturi (40% di acido linoleico), e infine è ricca di sali minerali (calcio, manganese fosforo zinco e ferro) e vitamine (vitamine del gruppo B più vitamina C). Per tutti queste sue eccezionali caratteristiche la Quinoa, super cibo delle Ande, è stata arruolata nella lotta contro la fame e l’insicurezza alimentare. Da non sottovalutare anche il fatto che la maggior parte della quinoa è prodotta dai piccoli contadini, e che quindi rappresenta uno strumento di sostentamento non solo nutrizionale, ma anche economico. Perchè non approfittare del pranzo di Pasqua per provarla e conoscerla meglio?
ARROSTO DI QUINOA E CARCIOFI
Ingredienti per 2 arrosti:
200 g di quinoa
300 g di carciofi (circa 5 carciofi medi)
140 g di carota (1 carota grande)
100 g di formaggio tipo Asiago
70 g di formaggio grattugiato
3 uova intere
10 foglie di prezzemolo
120 g di macinata di vitello (solo per fare l’arrosto con carne)
sale e olio extravergine d’oliva q.b
un mestolino di brodo vegetale per la cottura della carne
per la salsa:
-1 yogurt greco colato
-1 cucchiaio di miele
-una punta di coltello di Masala Indiano per verdure
-qualche goccia di limone
-sale fino
Procedimento:
-Sciacquare bene i grani di quinoa in acqua fredda (fino a che l’acqua nel contenitore non è limpida). Farla cuocere in acqua bollente leggermente salata (cuoce in 12 minuti circa, comunque fino a che i grani non si aprono formando un cerchiolino chiaro). Scolarla bene con un colino e mixarla in un robot da cucina (si formerà una pasta densa e abbastanza collosa).
-Pulire bene i carciofi e tagliarli in quattro parti mettendoli via via in acqua acidulata con succo di limone per evitare che scuriscano. Pelare anche la carota. Porre la verdura nella vaporiera per circa 15/20 minuti (se non la possedete sbollentatela in acqua fino a che infilzandola con una forchetta risulterà tenera). Mettere i carciofi nel robot da cucina con una decina di foglie di prezzemolo lavate e asciugate. Su un tagliere tagliare la carota in mirepoix, e tagliate anche il formaggio tipo Asiago in dadini della stessa dimensione.
-Per l’arrosto con carne cuocete in un padellino antiaderente la macinata di vitello. Non è necessario fare soffritti, basta cuocerla in un mestolino di brodo vegetale e portarla a cottura rosolandola alla fine con un filo d’olio.
– In una terrina capiente unire la quinoa e i carciofi mixati, aggiungere i dadini di carota e quelli di formaggio. Con una forchetta mescolare energicamente pre amalgamare bene gli ingredienti, infine unire le 3 uova e il formaggio grattugiato. Dividere l’impasto: versarne metà in un’altra terrina a cui aggiungerete la macinata di vitello cotta e ben sgranata con una forchetta. Aggiustare entrambi i composti di sale secondo i gusti.
-Accendere il forno e portarlo a circa 180° (ventilato).Stendere un foglio di carta alluminio di circa 50 cm. Versarvi il composto vegetale, dandogli una forma rotonda simile appunto ad un arrosto.
Sigillare con cura la parte superiore della carta alluminio ripiegandola, poi stringere i lati dell’arrosto come i due fiocchi di una caramella (se in questa fase si rompe la carta non disperate e avvolgete il tutto in un secondo foglio senza ricominciare da capo).
Ripetete l’operazione con in composto vegetariano. Disporre le due caramelle giganti in una teglia o sulla placca da forno e cuocere a 180° per circa 1 ora.

-Nel frattempo preparare la salsa di accompagnamento: versate lo yogurt colato in una ciotolina, aggiungete qualche goccia di limone, mescolate bene, infine unire sale secondo i gusti e una punta di Masala Indiano per verdure. Mescolare per fare insaporire bene.
-Quando gli arrosti saranno cotti aspettare almeno una mezz’oretta prima di aprire delicatamente le caramelle di carta alluminio (il rischio è che gli arrosti si spacchino a metà: l’ideale sarebbe farli addirittura il giorno precedente e farli riposare una notte in frigorifero).
Fare attenzione ad eventuali fuoriuscite di vapore caldo dalla carta alluminio. Mettere gli arrosti su un tagliere e affettarli delicatamente (fette spesse circa 1,5/2 cm). Scaldare un filo di olio in una padella antiaderente e rosolare le fette di arrosto prima di servirle calde accompagnate dalla salsa allo yogurt e Masala. Volendo potete rosolare l’intero arrosto, in questo caso però è necessario che abbia passato la notte in frigorifero perché sia solido e compatto. Se volete dare al vostro pranzo un aspetto un po’ più chic impiattare le fette di arrosto nei singoli piatti e decorate con un ciuffetto di salsa allo yogurt, qualche foglia di prezzemolo ed un gheriglio di noce.

Ciao Betulla!
io amo la quinoa e tutta la famiglia dei chicchetti! questa ricetta mi sembra super! viva la quinoa!